© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il poliedrico artista toscano Pupo registra sold out anche nelle tappe organizzate in Germania dalla Dema Agency, inclusa quella del 1 marzo a Esslingen Am Neckar, nei pressi di Stoccarda e dove il duo della zona Luis & Stefy anteprima l'inizio dello spettacolo hanno intrattenuto per alcuni minuti il pubblico. Celebre cantautore, autore, paroliere, compositore e conduttore televisivo, le sue canzoni sono state tradotte in tedesco, francese, inglese e spagnolo. Ha scritto innumerevoli canzoni di successo anche per amici e colleghi, tra le tante "Sarà perché ti amo" cantata dai Ricchi e Poveri. Immutato non è solo il successo e la popolarità in tutto il mondo del cantante Pupo, ma anche la sua generosa e affettuosa accoglienza a noi riservata.
Grazie Angela, è un onore e un piacere ritrovare te e tuo marito, ed essere qui a distanza di anni di esperienze vissute insieme a voi due. Il fatto che, ancora oggi, siamo qui e ognuno con il proprio mestiere è davvero incoraggiante sia per noi, sia per chi lavora in questo mondo che è così volubile e passeggero.
Detto questo, dici bene, ho scritto anche per I Ricchi e Poveri. Sai, ci siamo sentiti e mi sono complimentato con loro, finalmente tutti e quattro riuniti su quel palco a festeggiare i cinquant’anni de “La prima cosa bella”. É una canzone scritta nel ’70 da Nicola Di Bari. Lo adoro, perché le sue canzoni sono state le prime che ho imparato a suonare con la chitarra, da ” La prima cosa bella”, “Il cuore è uno zingaro” a “I giorni dell’Arcobaleno” e tante altre meravigliose canzoni.
Giacché torni anche tu dal Festival di Sanremo, sai per certo che I Ricchi e Poveri hanno festeggiato anche i quasi quarant’anni di “Sarà perché ti amo” la canzone che poi li ha rilanciati e che ho scritto per loro, insieme a Dario Farina.
Tornando al motivo per cui oggi sono qui, ti do ragione Angela, questi sono due importanti avvenimenti che segnano la mia vita: la prima, è la data di oggi “1 marzo” che assume per me un altro significato. Vent’anni fa oggi, ricorre la scomparsa di mio padre Fiorello. È stato un momento difficile della mia vita, un dolore che non si rimargina. Avevo un rapporto con lui speciale e oggi a Esslingen desidero ricordarlo, pur certo che sarà dura. Queste sono ricorrenze che si combinano e assumono un grande significato rendendo, spero, più emozionante e coinvolgente lo spettacolo.
La seconda, sono i “40’anni” da quel lontano 1980, dove cantai per la prima volta “ Su di noi” a Sanremo e questo mio tour mondiale che porta il titolo appunto “40’anni Su di noi” sta celebrando questa mia canzone. É partito l’11 gennaio dalla Svizzera, toccando Bienna e Zurigo. È passato già dal Canada e USA. Ora sono in Germania. Ad aprile sarò in Australia e Russia, poi torno in Belgio e Lussemburgo e Venerdì 6 novembre 2020 nuovamente in Germania a Offenbach Am Main.
La mia canzone del futuro qual è… anche quest’altra tua domanda è bella. Io sono molto legato soprattutto alle canzoni del mio passato, quelle degli anni settanta, ottanta. Certo, più avanti feci delle produzioni in case discografiche note anche a te. Lì registrammo “Tu vincerai”, “La notte”, “Non è un addio” cantata con Robin Beck, bellissima anche questa. Eppure, nessuna canzone del mio recente periodo ha potuto superare i miei grandi successi. Ti dico quindi che: ancora la canzone del futuro deve arrivare, o che comunque segue le gesta e la strada dei grandi successi del mio passato. Di certo in servo ho un paio di canzoni che vorrei lanciare e magari a Sanremo, ma lo farò quando percepirò la buona possibilità di riuscita.
La mia ambizione è quella anche di poter salire un giorno su quel palco dell'Ariston, da conduttore e direttore artistico del Festival, quindi la tua domanda mi calza bene. Sarebbe un obiettivo professionale importante. Premetto che quest’anno Amadeus l’ha fatto molto bene, inoltre con il suo amico Fiorello lo spettacolo televisivo era garantito. Ha scelto inoltre delle canzoni straordinarie, direi di livello superiore agli ultimi Festival. Credo di sicuro che lo rifarà e glie lo auguro. Certo che nel momento in cui ci sarà uno spazio nuovamente per un cantante, come già è successo con Morandi, Baglioni, Renis, allora io in quel caso sono disponibile.
Ritengo importante il tema che mi poni, in riguardo ai giovani aspiranti artisti ambiziosi di riuscita e come difendersi dalle false proposte e organizzazioni improvvisate, per cui ti rispondo che: oggi le difficoltà sono tante e per “assurdo” è facile farsi ascoltare e conoscere attraverso i social, ma è molto difficile farsi riconoscere e rimanere nel tempo. Purtroppo i giovani hanno una confidenza con “l’usa e getta” terribile e che non garantisce loro niente.
Sarebbe più giusto abituarsi a una condizione di precarietà che per noi era meno pressante e alienante. Certo che, tra alti e bassi e in una era che non cerano social e visualizzazioni, per noi era più difficile arrivare al successo, ma è altrettanto vero che quando lo avevi ottenuto difficilmente la gente si dimenticava di te.
Prova è Morandi, Ranieri, Cutugno, Al Bano, io e tanti altri che siamo in giro ancora oggi a cantare in tutto il mondo. Questo vuol dire che, i nostri sacrifici sono stati ripagati, la gente non si è dimenticata di te a distanza di anni. Cerano dischi in vinile che toccavi con le mani e rimanevano in casa, proprio come questo giornale che mi hai dato in mano, il Corriere d’Italia.
Ecco vedi, a me piace toccare e tenere in mano il giornale diversamente che leggerlo su internet, anche se magari la notizia ti arriva più veloce, ma non ha quel fascino di sfogliare e toccare la carta che lascia il segno indelebile nel tempo.
Termino ringraziando gli italiani che popolano l’Europa e tutto il mondo intero perché, se io sono arrivato alla soglia dei cinquant’anni di carriera e a quarant’anni del mio più grande successo “Su di noi” lo devo proprio e moltissimo a tutti loro. Le mie prime serate le ho fatte qui in Germania, nel nord dell’Europa, nel nord dell’America, Canada, USA, Australia e dagli italiani che li popolano ho trovato sempre un grandissimo calore.
Grazie davvero anche a te Angela e alla tua emittente TeleVideoItalia e al Corriere d’Italia per cui scrivi, ve lo dico con il cuore in mano, con la genuinità e l’onestà intellettuale che comunque non mi è mai mancata.
Attraverso i suoi intramontabili successi ed emozionanti immagini proiettate su un mega schermo, Pupo, ha presentato le sue storie, la sua verità, i suoi errori, le cadute e le risalite, i suoi amori e le sue vittorie, i veri amici e quelli che: per un motivo o l’altro gli hanno voltato le spalle. Un riassunto insomma di vita, emozioni ed esperienze vissute, ricche di sfaccettature e raccontate come mai nessuno ha saputo fare meglio.
Un’affascinante carrellata di successi ci ha portato a riascoltare “Lidia a Mosca” con la sua travolgente storia d’amore, ”Tu vincerai” dedicata non a caso ai più deboli, prendendo come emblema un diversamente abile. Continua con lo spettacolo a dare forti messaggi positivi al suo pubblico in delirio, come “L’azzardo di Eva” spiegando ad esempio com’è riuscito lui stesso a vincere la sua battaglia personale contro il gioco d’azzardo, invitando le vittime cadute in questo subdolo male patologico di smettere e di dedicarsi una volta per tutti all’amore, agli affetti più cari e alla famiglia, unica vera soluzione per uscirne definitivamente. “Potete vincerlo...” grida Pupo con fermezza al pubblico, “…io ce l’ho fatta e voi non siete da meno”.
Con “Burattino telecomandato” evidenzia le sue esperienze, le bugie dette negli anni e qualcuna negando fino all’evidenza. Sfida però chi non le ha mai dette, o si è trovato a confrontarsi con esse. Il pubblico in queste due ore lo ascolta, annuisce, canta le sue canzoni, balla, si diverte, si accoccola, si emoziona. Non mancano i colpi di scena, come scendere improvvisamente dal palco e cantare tra la folla rispettosa, se pur incontenibile, lasciandosi abbracciare.
Il travolgente show man, presenta orgoglioso “Italia amore mio” secondo posto a Sanremo del 2010, ma non nega la reazione avuta per il penultimo posto a Sanremo dell’ottantatré con il brano “Cieli azzurri“, “…comunque adesso ci scherzo su, l’ho metabolizzato è vero a distanza di lunghissimi anni ma ci sono riuscito…” ironizza Pupo “…anche se lì per lì mi giravano davvero tanto, ed essendo piccino, potete immaginare il polverone che si è alzato quando mi toccavano a terra”. Il pubblico, apprezza la sincerità, lo applaude e acclama i suoi successi da “Gelato al cioccolato”, “Su di Noi” a "Un grande amore" e ancora “Firenze Santa Maria Novella” dove traspare tutto l’amore per la sua Toscana.
Tra una canzone e l’altra e commenti sensati, presenta la stazione di Ponticino di Arezzo, la sua città natale. Le orme di famiglia, i suoi amori incondizionati, i suoi figli e nipoti, suo papà Fiorello e sua madre Irene dove per l’occasione, in diretta, gli fa ascoltare il brano scritto e dedicato appunto a papà Fiorello: Sei caduto anche tu, ed io babbo non ti ho dimenticato. Lo spettacolo termina e le luci si spengono ma nonostante tutto, dopo una breve pausa, riesce e tra foto e autografi si concede ancora per un po’ ai fan.
Il suo, più che un concerto, è stato un aperto dialogo relazionato con il pubblico e le sue canzoni. Uno spettacolo inedito ricco di musica, sorrisi e riflessioni che non ha risparmiato nessuno, proprio come un abito cucito su misura per tutti, perché: i suoi racconti sono storie realmente vissute e forse anche per questo, con semplicità e armonia ci si rispecchia in qualche modo, arriva nel cuore di tutti e la si tramanda da generazione in generazione, senza perdere mai però quel filo d’intesa tra le canzoni e la pura realtà di vita vissuta. Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, é visibile su www.televideoitalia.net e www.corriereditalia.de
Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.