© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Cresce il numero delle vittime delle devastanti alluvioni e che conta già più di duecento morti in Germania, mentre si continua incessante a scavare tra i detriti, alla ricerca dei dispersi. Settecento sono per ora le persone ferite e che erano date per disperse, mentre ne mancano ancora più di trecento all’appello e solo nei dintorni di Bonn. È una catastrofe senza precedenti. Migliaia di sfollati, intere case, strade e ponti distrutti si sono ridotti a enormi cumuli di macerie. Tutto questo ha portato gli anziani a paragonarlo a uno scenario già vissuto, quello lasciato dai bombardamenti alleati, nella seconda guerra mondiale.
Dall'inizio delle forti piogge, la Germania ha incominciato a piangere anche le sue vittime. Solo nella località di Bad Reichenhall, più di un centinaio sono state le persone evacuate, a causa del maltempo. A causa dell'esondazione del fiume Ache in ca. novecento, tra forze dell'ordine e vigili del fuoco, si sono mobilitati in soccorso ai diversi comuni colpiti. Molti sono anche i volontari, che vengono a dare una mano.
Mobilitato anche l'esercito, ottocento in questo momento sono le unità inviate sul posto. Le forze armate tedesche hanno coinvolto anche i carri armati e utilizzato decine di elicotteri, per sorvolare le aree disastrate. In questo momento le persone mobilitate sono circa ventitremila e che collaborano alla pulizia massiccia delle strade e alle ricerche dei superstiti. Chilometri di linee ferroviarie sono danneggiati, mentre quelle telefoniche sono saltate in molte delle zone colpite dall’alluvione. Il Ministero dell'Interno di Berlino fa sapere che, per ora, è impossibile stabilire la sorte di milletrecento persone.
Sotto osservazione c’è adesso il Reno, investito dai suoi bracci. A temere però è anche il sud della Germania, dove le esondazioni hanno registrato già le sue prime vittime. Offerte di aiuto e messaggi di solidarietà sono arrivati da diverse Nazioni. Non da meno è stata l’Italia che, attraverso la Farnesina e il Palazzo Chigi, ha assicurato tutto il sostegno necessario e non solo al Governo tedesco, mentre dal Vaticano il Pontefice Papa Francesco si è detto profondamente colpito e di pregare per tutti quelli che hanno perso la vita.
Anche le autorità tedesche hanno attribuito, tale spettrale disastro, al cambiamento climatico. Stento a riconoscere la mia Patria, amareggiata ha detto la governatrice della Renania- Palatinato Malu Dreyer, recata in visita con la Cancelliera Angela Merkel ad Adenau, una delle Regioni tedesche più colpite dall’alluvione. Non ci daremo pace fino a quando non troveremo tutte le persone disperse, ha assicurato la Governatrice, come siamo consapevoli che ci vorranno lunghi mesi di lavoro e forza per ricostruire tutto.
Finanziariamente il nostro Paese può far fronte a quello che è accaduto, ha aggiunto la stessa Canelliera. Di questa tragedia, temo che vedremo solo nei prossimi giorni la piena portata. Per quanto riguarda l'adattamento ai cambiamenti climatici, dovremmo dedicargli molta più attenzione, ha aggiunto, visto con quanta violenza la natura ha agito negli ultimi decenni. Noi la contrasteremo ma dobbiamo ancora impegnarci moltissimo e per questo, se pur costoso, investiremo nella difesa del clima perché, non farlo, ci costerà molto di più. Rimedieremo a stretto giro per aiutare la ricostruzione ma la politica faccia di più per contrastare la violenza della natura. Il nostro è un Paese forte, termina la Cancelliera Angela Merkel, ben vengano donazioni economiche anche dai cittadini, per le persone colpite dal disastro.
Oltre al dramma apocalittico, a Erfstadt non è passata inosservata la risata del governatore del Nord Reno-Vestfalia Armin Laschet (successore di Angela Merkel alla guida della Cdu e candidato alla cancelleria) sorpreso in diretta a ridere e scherzare con i politici del posto, mentre il Presidente Frank-Walter Steinmeier esprimeva il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.
Inevitabilmente lo scatto immortalato dai media e la video ha suscitato profonda indignazione. In seguito, dopo che il segretario generale della Spd Lars Klingbeil ha definito il comportamento di Armin Laschet “sconvolgente e privo di decenza” il governatore, si è scusato è si è detto dispiaciuto per l’inopportuna conversazione ma, tutto ciò, non è bastato a placare gli animi provocando comunque una fortissima polemica e ha spingere molte persone a esprimere dubbi sulla sua capacità, di guidare la Germania.
Se da una parte, sotto il mirino delle polemiche sono finiti anche chi non avrebbe tenuto conto dell’allerta acqua alta, dall’altra non è ancora chiara l'entità dei danni. Di fatto resta per ora che, questo mercoledì, dovrebbe almeno arrivare lo sblocco degli aiuti d'urgenza. S’ipotizza un primo aiuto pari a trecento milioni di euro, dal Ministro delle finanze Olaf Scholz, mentre la solidarietà è quella che in primis regna realmente sovrana.
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