© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Ebbene sì, Amadeus resta al timone con l’incarico di presentatore e direttore artistico del Festival di Sanremo per altri due anni, quindi 2023 e 2024. La conferma che in molti ci aspettavamo è arrivata. L'amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes e il direttore del Prime Time Stefano Coletta, hanno ricevuto il conduttore Amadeus. Al colloquio, lo stesso Amadeus si è detto felice e onorato della proposta ricevuta. Aver ricevuto adesso questa proposta, mi permette di lavorare da subito. Non vedo l'ora d'iniziare, ha commentato entusiasta.
In tanti come noi di TeleVideoItalia Angela Saieva, anche in questa a dir poco spettacolare edizione, abbiamo espresso il desiderio di vederlo ancora al timone della kermesse più importante per l’Italia e per l’Europa e grazie alla decisione definitiva dei vertici di Mamma RAI, il desiderio si è concretato. Amadeus, con la conduzione di cinque Festival consecutivi, si prepara così a eguagliare il record delle altre due colonne della Rai quale Mike Bongiorno, che condusse la kermesse sanremese tra 1963 e il 1967, come quella di Pippo Baudo che con il 1992 e il 1996 detiene il record di tredici presenze al Festival.
Anche la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo è stata un vero e meritatissimo successo. Ha trionfato ancora una volta, grazie alle minuziose scelte fatte dal conduttore e direttore artistico Amadeus, dalle giovani proposte dove ha dato grande attenzione e novero ai nostri giovani anche dall'estero, agli ospiti, ai big in gara, alle co-conduttrici, all' inseparabile vero amico Fiorello che l’ha affiancato dall’edizione 2020 a oggi senza indugi, al pubblico in sala dove piú volte é andato a salutarlo e a ringraziarlo. Ha portato, non per ultimo, a più del 65% di share gli ascolti, ha riportato soprattutto i giovani a guardare il Festival e a catapultare al Festival, attraverso i social, il pubblico di qualsiasi generazione e
da ogni parte d'Europa e del mondo. "É il Festival di tutti" ha sempre detto fin dalla sua prima edizione, lo ha detto anche ai microfoni della nostra emittente TeleVideoItalia Angela Saieva e ha continuato a ribadirlo in ogni sua edizione. Abbiamo imparato in molti ad amarlo e ad apprezzarlo, se mai ce ne fosse stato il bisogno. Ha messo d’accordo tutti, i piú scettici, critici e perfino i discografici che hanno apprezzato la sua capacità di scegliere le canzoni e di mettere su uno spettacolo non indifferente. Sempre cordiale, gentile, flessibile, disponibile e diretto con tutti noi, ha portato avanti con maestria e inimitabile serietà e professionalità le tre kermesse, affiancato dallo showman Fiorello.
Indelebili, dalla prima edizione del 2020 con il Teatro Ariston inevitabilmente pieno, al 2021 quando hanno dato vita a una surreale edizione del Festival, in piena seconda ondata di Covid-19 e in un Teatro Ariston completamente vuoto per via delle disposizioni governative contro il contagio, fino ad arrivare a questa edizione 2022 dove ha restituito al pubblico di Rai1 un Festival in una situazione di quasi normalità, ridato realmente alla musica il ruolo da protagonista e puntato sia sul ritorno in gara di mostri sacri che hanno fatto la storia della musica italiana nel mondo, sia a valorizzare sempre più i giovani emergenti.
Certo, anche se non dubitiamo, resta l'attesa della conferma se tornerà la fatidica coppia vincente “Ama/Fiore” ma sapere per certo Amadeus nuovamente al timone del Festival di Sanremo altri due anni ci rende davvero felici, soprattutto per chi come noi di TeleVideoItalia Angela Saieva e i nostri appelli in questi anni “nel dare spazio ai giovani”, "aprire le porte all'estero" come "semplicemente salutare i nostri connazionali emigrati all'estero" hanno trovato loco; o come la SDA Sanremo Eventi nota, dal 1990 a oggi, per avere portato con “fatti, no parole” centinaia di giovani all'Ariston Roof a diretto contatto con gli addetti ai lavori del Festival di Sanremo e non solo, dando loro una possibilità al di là di avere una
discografia o meno. Faccio nuovamente mia pertanto le parole dell’Icona Sabrina Ferilli, a chi per un motivo o l’altro fa “propria” i sudori e le fatiche altrui: “è giusto che parli chi studia e conosce per davvero quello che dice e fatto”, mentre… a quei pochissimi che ancora oggi non distinguono la differenza che c’è tra andare a “San Remo” e vedere “Sanremo” è: se la prima è un’invidiabile e splendida Città ligure e che si va per visitarla e scoprirne le sue immense bellezze, l’altra è una “kermesse” denominata appunto Festival di Sanremo e che da “settantadue anni” si disputa solo dentro il Teatro Ariston Roof! É bene sapere pure
che: durante la settimana del Festival di Sanremo, ogni angolo e luogo della Città di San Remo si arricchisce di eventi "collaterali" quindi estranei totalmente all’imponente kermesse, parliamo di arte, musica, mostre, cinema, letteratura, sport, iniziative gastronomiche e tante altre attrazioni che se pur presentate in altre rinomate strutture o piazze, la loro importanza non é da sottovalutare. Come detto, questo tipo di esposizione non ha per certo niente a che vedere con il Festival di Sanremo di per sé e presentato al Teatro Ariston Roof dalla Rai, ma questa sinergia coinvolge comunque cittadini e turisti che regala loro delle vere e proprie emozioni e alla splendida Cittá, un giusto e doveroso contributo economico, specie dopo questi due ultimi pesanti anni passati causa pandemia da Covid-19.
Peccato che alcuni, scesi occasionalmente durante la settimana del Festival ma sbarcati da tutt'altra parte della Cittá per aderire a un evento collaterale al Festival, risalendo si creano una corazza di "illusione" cullandosi su una inesistente notorietá avuta e da continuare a far credere e sfornare a chicchessia la qualsiasi, nel loro angolo di indefinito banco alimentare. Il tutto, in barba a milioni d’italiani emigrati e residenti da più di quarant’anni in terra Svevia e che per certo, hanno molto più da raccontare che delle semplici castronerie.
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