© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il cast della 69ª edizione del Festival di Sanremo, capitanato da Claudio Baglioni e i suoi co-conduttori Virginia Raffaele e Claudio Bisio, ha risposto in gran parte in modo esaudiente a tutti noi giornalisti presenti in sala stampa. A nostro avviso, le canzoni sono in parte rappresentative, rispecchiano i gusti musicali attuali, il cast sta suscitando notevolmente la curiosità del pubblico in sala e anche quello da casa quindi, a dir poco, le scelte del direttore artistico Claudio Baglioni sono state davvero azzeccate.
Non sono mancate le critiche, specie quella per il Premio alla Carriera a Pino Daniele arrivato in ritardo. Nell’insieme in presenza anche dei vertici della Rai, la direttrice di RaiUno Teresa De Santis e il vicedirettore Claudio Fasulo, si è parlato un po’ di tutto, dall’ordine di esibizione degli artisti in gara, ai suoi ospiti, all’audience, dei giovani, ai ritardi di scaletta. Tra le tante domande fatte dai nostri colleghi, con contesti talvolta positivi e talvolta anche meno e che hanno alterato più o meno gli umori degli addetti ai lavori, le nostre hanno trovano comunque loco sul direttore artistico Claudio Baglioni, che ci regala umilmente la sua attenzione e un buona dose di umorismo.
Maestro Baglioni, siamo nuovamente noi, Angela Saieva di TeleVideoItalia…
Eccomi, dové la Germania? Prontamente ci risponde lui, Claudio Baglioni.
Siamo qui maestro… gli rispondiamo.
Sarò maestro ma ci vedo poco, scherzando esclama Claudio Baglioni, poi ci inquadra tra i colleghi e risponde, ahhh… eccoti! Ma guarda l’Europa quant’è lontana!
É grazie però anche a Mamma Rai che ci ospita, al Comune di Sanremo, al Festival e a Lei, se in particolari periodi musicali, siamo così vicini! Gli rispondiamo, sintonizzati con il suo umorismo. Poi, rotto il ghiaccio, partiamo con le nostre domande.
Parto subito con la curiosità di come un celebritá musicale come Lei è riuscito, attraverso due grandi storici attori comici come Claudio Bisio e una tra le bellezze italiane rappresentate da Virginia Raffaele, a calarsi nei panni della comicità.
Ehhh beh..., nella domanda Angela c’è anche la risposta! Io sono involontariamente comico però mi presto, anche perché sono una specie di materasso sul quale sia Virginia Raffaele sia Claudio Bisio, possono saltare sopra a piedi pari e quindi in nome dello spettacolo si fa questo e altro. Cerchiamo insomma anche di alleggerire tutto quello che, appunto, ruota intorno al Festival. Tutto quello che è extra festivaliero, extra canzonettistico.
Forse non sa che grazie anche a Lei, molti italiani in questi ultimi anni si stanno affacciando sempre più numerosi al Festival. Merito anche alla combinazione tra musica giovane e i grandi ricordi, che hanno fatto la storia della musica italiana a livello internazionale.
Mi fa molto piacere che l’idea di questa italianità, possa essere anche di questa Italia di oggi, che canta e che pensa in un certo modo, che possa essere veicolata fuori insomma e non dare solamente un’immagine un po’ retro, un po’ oleografica e non solo attuale. Grazie quindi a tutte le persone e a tutti i tramiti. Come dicevo prima, ringrazio veramente tutti, specialmente i critici insomma, chi guarda alla sostanza di questo festival che per noi è la cosa più importante.
Essere seguiti anche da voi che siete in Germania e comunque all’estero, è una cosa che ci fa davvero molto piacere. Il fatto che un Festival molto all’italiana, molto italiano, sia anche motivo di riunione per i nostri connazionali, è un privilegio e un onore insomma saperlo. Sanremo lo sappiamo, ha un’incredibile internazionalità. È una sorta di marchio così forte. L’ho raccontato in diverse occasioni, quando io mi trovai nel 69’, 70’ a fare e ad avere un successo che qui in Italia non avevo in alcuni Paesi dell’Europa dell’est, il mio gruppo di ragazzi di Cinecittà venne chiamato addirittura “Sanremo six” perché era così rilevante già il nome, il brand.
Questo, quindi, ci fa assolutamente piacere. Grazie davvero mille, agli italiani che ci seguono da lì. Grazie per le sue domande e comunque aggiungo che, è grazie anche attraverso la sua presenza qui al Festival con la sua emittente e le testate per cui lei scrive, se l’Europa la sentiamo più vicina. Saluto e abbraccio fortemente tutti i connazionali italiani in Germania e tutti quelli sparsi per il mondo. Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con gli studi della SDA FotoVideo Production, é visibile su www.televideoitalia.net e www.corriereditalia.de
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