© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Ancora un grande orgoglio tocca i nostri giovani connazionali italiani in Germania. Nemmeno il lockdown ferma la giovane e caparbia laureante. Assistito al suo esame dato in diretta Streaming da Tamm, in Germania mercoledì 28 ottobre, avviciniamo la Dott.ssa Alessia D’Oria, neo laureata in Scienze Politiche delle Relazioni Internazionali, subito dopo la sua proclamazione ufficiale con “centodieci su centodieci”.
La tesi è stata presentata in Geografia applicata e ha avuto come titolo: Possibilità, speranze e concrete opportunità di sviluppo per l’Africa; mentre l’oggetto in questione è stato: Esperienza di volontariato ambientale e sociale in Namibia, presso l’ente non governativa e fondazione “Naankuse Wildlife Foundation” in prima linea, per la difesa degli animali in via di estinzione e per i diritti sociali spettanti alla tribù dei San.
Esaudiente, decisa, diretta e coincisa Alessia D’Oria ha fatto valere senza un minimo di smarrimento la sua tesi, i suoi principi e i suoi ideali, sia davanti al presidente della commissione di laurea e la Relatrice Proff. Pagano sintonizzati in diretta da Roma, sia davanti al suo silenzioso e ristretto pubblico di cari che ha voluto attorno a se, nel grande momento. Dopodiché, un’esplosione di gioia e congratulazioni è arrivata da parte di tutti i presenti, completando la meritata festa.
Dottoressa D’Oria, pur residente in Germania, cosa l’ha spinta a continuare gli studi in Italia e a conseguire una laurea per distanza.
Nonostante fossi venuta a vivere qui in Germania all’età di diciannove anni, ho scelto di continuare i miei percorsi di studi in Italia, perché ho sempre trovato l’Università italiana un qualcosa di grande merito. Questa è una nota in più a favore dell’Italia. Di fatti, anche se i problemi la affliggono, oggi come oggi è risaputo che il nostro sistema universitario è uno tra i migliori al mondo, ci dice ai nostri microfoni la Dott.ssa Alessia D’Oria.
Sostanzialmente, è stata una scelta strategica di questo tipo. Cercare di esprimermi sempre con la mia dialettica e quindi con la mia lingua madre, era un qualcosa che mi premeva. Motivo per il quale ho scelto di frequentare l’Università che non richiedesse l’obbligo di frequenza, ma che mi permettesse di studiare anche dalla Germania. Non rinunciando quindi ad affermarmi qui, in questa nuova nazione, ma allo stesso tempo di prepararmi dalla nazione da cui effettivamente provengo e che è appunto quella italiana.
In piena lockdown ha eseguito per online una tesi non indifferente, consapevole che le avrebbe segnato in poco meno di mezzora il destino di anni di studi, come si è trovata nell’affrontare tutto questo?
All’inizio abbastanza male, non solo per quelli che possono essere gli eventuali problemi tecnici, ma perché penso che gli esami in forma orali siano più trasparenti e diretti, mentre questi in via telematica mi hanno dato parecchi problemi. Penso di essere stata comunque l’unica ad avere peggiorato la mia media in occasione degli esami via casa, difatti, ho sempre preferito gli esami all’Università.
Ho avuto l’occasione di poter svolgere il mio ultimo esame a Roma, quando c’è stata quella breve parentesi in cui sembrava che l’Italia fosse ripartita. Poi, da una settimana, siamo in condizioni più particolari e quindi mi sono dovuta adattare a questa nuova esigenza. Alla fine però, è andata bene comunque. Mancava un po’ quella tensione tipica di una tesi, però, va bene pure così.
Incontrare connazionali con espressione linguistica di alto livello, non è facile. Tendenzialmente prevale più la lingua tedesca, come lo spiega.
Il merito che riesco a esprimermi così bene con la mia lingua madre, lo devo alle scuole che ho frequentato in Italia. Effettivamente parlo meglio l’italiano che il tedesco. Da piccola lo parlavo, ma subito l’ho dimenticato, avendo frequentato tutte le scuole in Italia. Da cinque anni a questa parte sono ritornata in Germania ma probabilmente, giacché sono circondata da italiani, scrivo, leggo, continuo a parlare la mia lingua e per lo più frequentando l’Università, il tutto mi ha permesso di sviluppare e perfezionare una certa dialettica.
Sono inoltre autrice di una trilogia di romanzi dal genere narrativo sentimentale, pubblicato dalla Butterfly Edizioni. É chiaro che in questo modo si acquisisca magari una comunicazione diversa, rispetto a chi utilizza l’italiano più colloquiale, in ambienti e in circostanze più informali.
Un grazie particolare va sicuramente a mia madre, al mio fidanzato e comunque a tutta la mia famiglia. “Dio” qualcosa mi ha tolto, però mi ha dato anche tanto. Sono contenta di avere oggi qui tutte e quattro i miei nonni, ne mancano due purtroppo, come i miei zii che anche qui ne manca qualcuno. È sempre un po’la maledizione di noi italiani all’estero, non poter condividere questi momenti con tutta la famiglia. Ringrazio me stessa che sono stata abbastanza tenace, nonostante tutte le complicazioni avute tra l’andare avanti e in dietro, il lavoro e non lavoro, ma alla fine è andato tutto come speravo. Sono felicissima e onorata di avere avuto la vostra presenza con la tua emittente TeleVideoItalia Angela, come attraverso te anche quella del Corriere d’Italia per cui scrivi. Vi ringrazio infinitamente per avere accettato il mio invito, specie con così breve preavviso.
Visibilmente emozionata, scambiamo due chiacchiere anche con mamma Carmela. È inspiegabile la gioia e l’emozione che provo per mia figlia Alessia, perché è riuscita a pieno nel suo traguardo. Sai Angela, ci teneva tanto, soprattutto con “centodieci”. Non ci sono parole per descrivere questa immensa gioia, per lei significava davvero tanto laurearsi con il massimo dei voti. C’è l’ha messa tutta e anche per me va bene così. Sono strafelice. Sono in Germania da una vita. Sono cresciuta nel ristorante dei miei e, tra alti e bassi, l’ho portato avanti con dedizione e tanto amore.
Tu mi chiedi come sto vivendo il lockdown, questa si che è una bella domanda. Con tanti sacrifici. Come del resto, penso, che lo stiamo facendo un po’ tutti. Credo che quello che sta facendo lo Stato però, non è mai abbastanza. Capisco che per loro è una cosa nuova e che ce la stanno mettendo tutta, per cui penso che serva la coerenza e l’unione di tutti per superare questa pandemia. Se non ci riserviamo e riguardiamo anche noi attentamente, sono altrettanto convinta che da solo il Governo non ce la possa fare. Come vedi, stiamo cercando di superare con tanti sacrifici questo seconda chiusura, dovuto all'emergenza sanitaria da Covid-19. Temo che non sia un segnale positivo di futuro, specie per chi ha una piccola o grande impresa. Ci sono dei casi davvero difficili e drammatici per cui, con l’amaro in bocca, mi viene da dire che: a livello lavorativo, là dove qualcuno perde il pane, lo Stato non è del tutto presente. Se pur scettica, mi auguro almeno che tutto questo finisca presto.
Oggi la soddisfazione più grande comunque, è quella di vedere mia figlia Alessia felice e festeggiare la sua Laurea, anche se penso che non sarà l’ultima per lei. Sono convinta che si scriverà al prossimo Master e che continuerà a fare parlare di se e delle sue esperienze, che continuerà a fare in giro per il mondo. Grazie di cuore, per essere stati anche voi oggi qui con noi, ci tenevo davvero tanto avervi. Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con gli studi della SDA FotoVideo Production, é visibile su www.televideoitalia.net e www.corriereditalia.de
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