© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Sanremo non è solo la culla del panorama musicale e dell’intrattenimento nota in tutto il mondo, per via del ”Festival della Canzone Italiana” e altrettanti eventi celebri di livello internazionale, ma è anche un raffinato e apprezzatissimo luogo turistico estivo e balneare, in un mare che dalla “Fee” ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della bandiera Blu. É inoltre una perfetta meta per gli amanti dei paesaggi tipici, sport e benessere, luoghi storici da visitare, da torri, monumenti, palazzi, ville, chiese ed edifici di diverso culto, all’immensa varietà florovivaistica di rara bellezza, ai suoi migliori negozi e boutique, veri e proprii salotti del Made in Italy, ai suoi abitanti molto cordiali e ospitali; per non parlare poi della tradizione culinaria di Sanremo che abbraccia, per antonomasia, tutti i sapori mediterranei e non solo. Incontriamo a tale proposito Giuseppe Faraldi, assessore al Turismo della Città di Sanremo. Con lui, facciamo una riflessione rivolta sia al Festival di Sanremo, sia alla splendida Città dei Fiori e dei suoi numerosi eventi in corso che portano, annualmente, milioni di persone da tutta Europa e oltre oceano a visitare i suoi posti incantevoli.
Assessore Faraldi, benvenuto nella nostra trasmissione. A lei chiedo una sua prima impressione sul Festival e sulla vostra splendida città di Sanremo.
Buongiorno, grazie a lei Angela e grazie a tutti i miei compatrioti che vivono in Germania. È un piacere essere ospite da voi e poter portare il messaggio di Sanremo anche oltre i confini nazionali, soprattutto in una terra dove il “Festival di Sanremo” è molto apprezzato, è molto conosciuto e facciamo tornare un pochettino a casa anche coloro che, per tanti motivi, lavorano e vivono in Germania. Il Festival è stato un evento eccezionale nel vero senso della parola, perché è stato il Festival più visto da venticinque anni a questa parte. È stata una festa nella città, eccezionale. Pensi che la nostra cittadina conta, normalmente, cinquantaseimila abitanti. È una piccola cittadina e nel e negli ultimi giorni del Festival, si
sono contate centottanta mila persone. È stato veramente un evento che ci ha un po’ travolto, ci ha un po’ spiazzato, perché i numeri sono stati superiori alle aspettative. È stato un Festival che è uscito dall’Ariston. Solitamente uno associa il Festival al Teatro Ariston e che giustamente è la casa, il cuore, il pulsante della manifestazione. Invece il Festival, si è trasferito anche nelle piazze, si è trasferito nei locali, si è trasferito per le vie della città, ed è stato una cosa sinceramente molto, molto bella ed emozionante. La città è cambiata, è diventata una città glamour, una città, dove tutti volevano venire, tutti volevano partecipare a un evento e questo ci ha sorpreso. Avevamo studiato, per fare un qualcosa di questo tipo con la Rai, che ringrazio anche attraverso i vostri canali TeleVideoItalia.net, però è stato un evento veramente al di là di tutte le rosee aspettative.
Restiamo sul tema Città dei Fiori che in questi ultimi due anni, causa pandemia, ha avuto una crisi di astinenza festivaliera. Abbiamo visitato posti allestiti per l’occasione, come il Forte di Santa Tecla, con i trentacinque splendidi abiti della mitica Raffaella Carrà e non solo. Che cosa ritiene di avere fatto a meglio, in questa settimana di Festival?
Allora, nel 2021 è stato davvero un miracolo riuscire a portare a casa un Festival, perché, le sensazioni che si provavano nel 2021 erano veramente drammatiche. Io ho avuto la fortuna e la sfortuna di salire sul palco dell’Ariston, nelle sere in cui veniva trasmesso senza pubblico e vedere tutte quelle sedie vuote davanti e una sala nera, è stata veramente un’esperienza che mi porterò dietro e ancora peggio è stato, uscire da quella sala per tornare a casa la sera e ceravamo: io e i carabinieri… basta, cioè una sensazione veramente…, lì toccavi con mano quello che stava succedendo. Ed è stato una sensazione veramente, pesante, proprio pesante. L’anno scorso, è andato decisamente meglio. Siam
riusciti a portare a casa un Festival con il pubblico nella sala e con qualche manifestazione all’esterno, diciamo, che c’è stato un assaggio di quello che sarebbe capitato quest’anno e quest’anno, abbiamo preparato un Festival per far vivere appunto la cittá e fare in modo che il Festival potesse essere un evento. Abbiam lavorato anche duramente perché, gli uffici comunali, sono stati impegnati a gestire situazioni che cambiavano tutti i giorni. Le location erano tante, lei Angela ha nominato il Forte di Santa Tecla che è il forte sul mare di Sanremo, ed è molto bello, ed è già da apprezzare così per com’è, è struttura storica. Dentro cera una manifestazione che riguardava gli abiti iconici di Raffaella Carrà e la manifestazione è stata visitata, se non erro, da circa undicimila persone, per dare un’idea dei flussi turistici di questa manifestazione. A Piazza Colombo c’era il palco, dove si sono
esibiti alcuni artisti molto famosi e gli artisti che arrivano da Area Sanremo che è la manifestazione che porta i concorrenti, i partecipanti alla manifestazione che è gestita dal Comune di Sanremo e dalla sua Orchestra Sinfonica, a poter calcare il palco dell’Ariston attraverso le finali di Sanremo Giovani. Si sono esibiti anche questi ragazzi e hanno avuto la possibilità di cantare sul palco importante. Tenga presente che il palco di Sanremo, se qualcuno di voi lo conosce, era analogo al palco del Primo Maggio a Roma, quindi, un palco di dimensioni veramente importante, metteva veramente sensazione rimanere su quel palco, davanti alla gente. Poi cerano le Ville storiche, dove si sono svolte tantissime manifestazioni riservate o meno riservate; Casa Sanremo, dove c'erano tutte le attività del
Gruppo Eventi; il Casinò di Sanremo, dove c’erano le registrazioni o anche puntate in diretta delle trasmissioni televisive della Rai e quindi, direi, che c’era solo l’imbarazzo della scelta. Il lavoro è stato duro, soprattutto per quanto concerne l’organizzazione, poi una volta che è partito il meccanismo, è stato un pochettino più festa anche per noi. Io però, mi son reso conto di quello che è successo il lunedì successivo, perché fino a domenica, eravamo tutti un po’ in trans agonistica da capire cosa stava succedendo. Il lunedì, quando abbiamo tirato le somme e la città si è svuotata, abbiam capito quello che avevamo combinato e sinceramente, è stata probabilmente la soddisfazione maggiore.
Confermo la bellezza del Teatro, anche perché ho il privilegio di seguire annualmente le prove generali dei big all’Ariston, in veste di tv stampa ma anche grazie alla SDA Sanremo Eventi, che talaltro è un’etichetta indipendente italiana in Germania dal ’92 a fianco dei giovani talenti. Tornando in tema festivaliero però, cosa rifarebbe in futuro e non, in questa settimana del Festival?
Rifarei tutto quello che abbiamo fatto quest’anno, probabilmente tenterei di apportare alcune migliorativi. Per esempio, a me piacerebbe riuscire col sindaco (perché è un discorso che portiamo ovviamente e soprattutto con il sindaco Alberto Biancheri e con tutta
l’amministrazione) piacerebbe riuscire a creare tutto il centro di Sanremo, il sabato in un’isola pedonale, perché la gente potrebbe muoversi in maniera più libera. È molto difficile perché da noi le strade…, Sanremo è una piccola città con due strade, quindi diventa difficile, però possiamo sempre provarci. A me piacerebbe, riuscire ad anticipare un pochettino, la manifestazione. Creare qualcosa anche nel weekend antecedente al Festival. Riuscire a trovare qualche evento, qualche cosa che possa far vivere in questa maniera la
città, anche il sabato e la domenica, prima del Festival. Fare una settimana intera, di eventi festivalieri. Già quest’anno abbiamo creato, il lunedì sera, un evento importante che erano i fuochi d’artificio sulle note delle canzoni del Festival e sono stati veramente molto, molto belli. Vedere quella nave da crociera a costa, dietro illuminata a festa, il molo del porto vecchio di Sanremo illuminato e dei fuochi che si sviluppavano seguendo da Domenico Modugno e siamo arrivati ai Måneskin e quindi è stato un crescendo molto, molto bello e da ripetere sicuramente. Son queste un pochettino il desiderato e quello che vorremmo fare,
poi, vediamo cosa riusciamo a mettere in pista. Da levare, sinceramente non saprei, perché…, avessi la bacchetta magica, leverei il traffico, però quello non posso farlo, quindi. Per il resto, direi, quest’anno è andato tutto bene. Non ci sono state criticità e devo fare un ringraziamento a tutte le forze dell’ordine, che si sono occupati di tutta la sicurezza e a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita del Festival. Quello sì, è doveroso perché poi, io e il sindaco ci mettiamo la faccia, però il lavoro lo fanno anche tanti altri. É giusto quindi, ringraziare tutti gli uffici del comune, perché il lavoro è stato fatto da tantissima gente.
È vero. Mi associo nel ringraziare, specie la Mara, per com’è riuscita a pianificare anche il nostro incontro e rendere possibile la nostra intervista, senza causare disagi.
Eh, alla Mara bisogna fargli un monumento perché, seguire l’agenda del sindaco e l’agenda mia durante il Festival, sinceramente è una cosa impegnativa, perché poi si accavallano gli impegni di tutti e lei riesce incredibilmente a gestirli, senza mandarci da una parte entrambi insieme, oppure farci saltare un appuntamento. È veramente brava, ed è anche giusto riconoscere il lavoro della Mara che, in quella settimana lì, è veramente ma veramente difficile.
Fiorello è l’emblema del Festival, specie per noi giornalisti che lo aspettavamo comunque. Andiamo quindi su Amadeus, i due conduttori e mattatori del Festival?
Amadeus è…un automa. È una persona che riesce, incredibilmente, a gestire tutto con una sicurezza e una capacità al di fuori del comune. Ha anche gestito un Festival, ha cambiato le regole del Festival perché: ha fatto in modo che, da qualche anno, il Festival fosse più appannaggio dei ragazzi, delle nuove generazioni. È riuscito a svecchiare quest’immagine del Festival e ha portato dei risultati che… sinceramente, meglio di cosí nessuno poteva
pensare. È una persona di e con molta capacità e i risultati, lo certificano, quindi nulla da aggiungere. Morandi, è il volto umano del Festival. Morandi è quella persona di una disponibilità, di una gentilezza e di una spontaneità che lasciano un pochettino, così…, con il sorriso perché, vedi una persona che si ferma a parlare con tutti, che è gentile con tutti e che ha delle uscite estemporanee che nessuno si aspetta e vedi davvero una persona che potrebbe essere il tuo vicino di casa. Rimani quindi contento di averlo conosciuto e rimani soddisfatto di aver lavorato, seppur in ruoli diversi, con una persona di questo tipo.
La votazione è stata già fatta, abbiamo votato e Mengoni ha vinto, quindi il voto è sciolto e gli articoli li abbiamo giá stilati. Ora, ci rivela la sua canzone preferita, quale era veramente?
Eh…devo dire una cosa, sinceramente dare una votazione, avendo ascoltato due volte una canzone, non è facile. Perché poi, adesso che le stiamo ascoltando di più nelle radio, cambia. Cambia il gusto, cioè, ci sono canzoni che subito non ti sono sembrate gran cosa, per esempio la canzone di Lazza è molto bella, ci sono anche altre canzoni che diventano orecchiabili. A me, ha emozionato quella di Mr. Rain, con tutti i bambini e cioè son quelle cose che…, Mengoni va beh, è di un’altra categoria lui, oltre a tutto. Diciamo che la
classifica finale poi, rispecchia anche i miei i gusti, non ci sono grosse sorprese. Sentendole però, magari apprezzi di più una canzone che è arrivata seconda o terza, rispetto a quella che è arrivata prima. Di solito poi, il giudizio migliore, lo danno le vendite, quindi…, però vedo che voi giornalisti ci avete azzeccato perché, questi tre sono arrivati nelle prime tre posizioni. Poi, uno può essere primo, secondo, quello per l’amor di Dio, però, vedo che siete stati bravi e avete centrato. Il Festival è democrazia, perché vengono votati quindi solitamente, la maggioranza, è quella che indica il vincente e di solito, la maggioranza, prende delle decisioni corrette.
Spenti i riflettori del Festival, Sanremo città non si è fermata. Assessore Faraldi, ci illustra i nuovi progetti che offre questa splendida città ligure?
Nuovi progetti, adesso il 18 marzo siamo su tutte le televisioni nazionali, perché c’è la Milano Sanremo, è una corsa “monumento” e quindi siamo in onda su centosessanta Paesi, in tutto il mondo. Dopo, fine marzo, ci sarà due giornate dedicate ai fiori, che sono un evento importante per noi. Sanremo è la Città dei Fiori comunque, è un assist importante. Fiori e musica sono i nostri cavalli vincenti e poi andremo verso pasqua, lì saranno poi le estive e andremo a manifestazioni anche importanti, ad esempio il Luigi Tenco che è per ottobre. Diciamo che a Sanremo c’è sempre qualcosa, nell’arco dell’anno. C’è ilgriffes, ci
sono tutte le manifestazioni sportive, c’è il Rallye di Sanremo, le gare di trial, le maratone ecc., di solito il nostro calendario sportivo conta circa quaranta manifestazioni tutto l’anno e con atleti che arrivano da tutta Europa. Poi ci sono i nostri eventi, come l’Orchestra Sinfonica che è un nostro cavallo di battaglia non indifferente, perché, utilizza il Teatro Alfano, che abbiamo aperto due anni fa. É un Teatro all’aperto con vista sul mare e che sinceramente è uno spettacolo e fa dei concerti o di musica classica, o Cross Over, con artisti contemporanei che sono veramente molto belli. Ci sono tante altre cose per cui uno viene a Sanremo, oltre al sole e al mare, può utilizzare tutti i sentieri che abbiamo ripristinato per andare in bicicletta, per andare a fare escursioni, concorsi ippici, di golf e tanto altro ancora, diciamo che a Sanremo, volendo, uno sa cosa fare per tutto l’anno. Grazie a voi,
per l’opportunità che mi avete dato e che avete dato al nostro Comune di Sanremo. Il vostro è un lavoro comunque che, noi, vi utilizziamo perché, come tutti coloro che vengono a Sanremo durante il Festival per lavoro, sono il nostro megafono, sono la nostra voce, la nostra promozione o per radio, o per televisione. Noi ci facciamo conoscere grazie voi e quindi vi devo ringraziare, perché siete un pochettino la nostra cartolina. Voi portate all’estero o in Italia ovviamente, per le trasmissioni che viaggiano a carattere nazionale, il nostro biglietto da visita e quindi devo ringraziare voi per l’opportunità e per la gentilezza. Un saluto cordiale a tutti i telespettatori e lettori della vostra emittente TeleVideoItalia.net e del Corriere d’Italia per cui scrive, come a tutti i miei connazionali che vivono in Germania.
La Redazione TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia la disponibilità, l’accoglienza e la grande attenzione che il Comune di Sanremo e i suoi abitanti ci dedicano ogni anno, con cura e grande dedizione. Ideale da visitare tutto l’anno, in coppia o in gruppo, Sanremo, denominata per eccellenza la “Città dei fiori”, è una tra le più belle città italiane per cui la nostra Italia puó vantare al mondo. Merita di essere visitata ma soprattutto… di essere “rispettata” senza eccezioni! Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de
Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.
Comentários