© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. È spesso un fatto snervante l’attesa per fare o rinnovare dei documenti, a questo si affiancano le incomprensioni, i disagi e quant’altro. In questi ultimi anni, sotto il mirino della lente d’ingrandimento dei connazionali, sono finiti i Consolati. Colpe spesso attribuite, a lor dire, al mal funzionamento, a un personale che crede che non da subito o abbastanza attenzione. Tutti sono prioritari davanti a uno sportello. Siamo facili a puntare il dito contro e solo gli errori degli altri ma… è per davvero sempre così? Volendo ascoltare il “tocco delle due campane” e per diritto di replica, ho avuto il novero di entrare con la mia emittente in suolo italiano ed essere ricevuta dalla più alta carica rappresentante lo Stato Italiano, Dott. Massimiliano Lagi, Console Generale d’Italia a Stoccarda. Dietro un buon caffè e biscotti, incomincia la nostra armoniosa chiacchierata, tra temi, problematiche e consigli utili per usare in modo intelligente e usufruire al meglio dei servizi consolari messi a disposizione.
Dott. Massimiliano Lagi, a poco più di un anno dal suo insediamento a Stoccarda, sostituendo il Dott. Massimo Darchini giunto a fine mandato, ha avuto modo di conoscere “in parte” la realtà degli italiani che vivono sotto la sua ala circoscrizionale. Come si è trovato a far fronte alle molteplici esigenze dei connazionali, in piena pandemia?
Intanto un caro saluto a tutti. Grazie per avermi dato l’occasione di conoscerci e di poter parlare anche con tutti i connazionali, con i vostri telespettatori e ascoltatori. Come diceva appunto è stato un periodo, quello del mio arrivo nel settembre 2020, piuttosto critico dal punto di vista del Covid-19. Eravamo in pieno lockdown e ovviamente la mia capacità e possibilità di conoscere le realtà, le associazioni, i connazionali è stata molto colpita. Ho fatto il possibile, tant’è che ho preso anch’io il Covid. É andata bene, però. Devo dire che i connazionali sono molto aperti e disponibili nel cercare di presentarsi e presentare le loro abilità. Ovviamente, mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe tutt’ora viaggiare di più nella circoscrizione e conoscere capillarmente queste realtà. Anche perché, si scoprono delle storie e non solo qui in Città a Stoccarda ma anche nei centri più piccoli, nelle periferie e che è una ricchezza grandissima. Storie bellissime, di successi dei connazionali e su tutti i punti di vista professionale, da persone che arrivano e si costruiscono e costruiscono il proprio futuro per se e per la propria famiglia, a persone che studiano e quindi ci rappresentano anche dal punto di vista culturale e che arricchiscono il tessuto non solo economico ma anche culturale, peraltro molto ricco, sotto questo punto di vista.
L’emergenza Covid-19 è una brutta bestia, diciamocela tutta, è “una grande gatta da pelare” ma le problematiche degli italiani che ci giungono in Redazione, non sono da meno, dal fissare un appuntamento ai documenti transitori per un matrimonio, dal rinnovo di un documento alla straziante attesa in loco, fino alla carta elettronica d’identità. Io personalmente ho usufruito dei vostri servizi senza problemi, ma altri lamentano. A suo avviso “se ci sono per davvero” quali sono le cause del disservizio e nel caso, quali migliorie sta adottando, per rendere più efficaci gli uffici ed eliminare eventuali punti deboli che lo rallentano?
Sì, dunque, il Covid-19 ovviamente ha avuto un impatto molto forte in generale in tutti i servizi, non solo in quelli del Consolato. Chi vive in Germania, sa quello che è successo anche ai connazionali che si sono rivolti al Comune, o sono andati alla Posta, o semplicemente nei negozi ecc. Noi abbiamo avuto dei grossi problemi quando, ovviamente, anche noi “essendo umani” ci ammaliamo e abbiamo avuto dei casi di Covid che ci hanno costretto ad adottare delle situazioni di emergenza. In particolare, le turnazioni per cui metà del personale lavorava in un giorno in presenza e quindi nel Consolato e l’altra metà in online da casa, in modo che, se ci fosse stato un caso nella squadra denominata “A” avremmo potuto far continuare a lavorare in presenza l’altra metà del personale, finché non si fosse risolto appunto anche clinicamente il caso di contagio. È stato per cui un continuo organizzare l’ordinaria emergenza che purtroppo, come detto, si è verificata anche per quanto mi riguarda e questo è stato l’aspetto più difficile, ogni giorno dover avere a che fare con problemi di questo tipo. Per quanto riguarda il pubblico, avendo già
stabilito comunque il sistema degli appuntamenti, naturalmente abbiamo fatto in modo di cercare di non limitarli e quindi di mantenere il ritmo di questi numeri. Per quanto riguarda la carta d’identità elettronica e addirittura quando dal primo ottobre 2020 abbiamo iniziato a rilasciarla, gli appuntamenti sono aumentati. È per me motivo di soddisfazione e ringrazio soprattutto il personale che si è dedicato interamente a questo e cioè, quello di avere aumentato addirittura la produttività delle carte d’identità. Confronto il 2019, nel 2021 abbiamo fatto un risultato da record su tali termini, in una situazione come le dicevo certamente non facile anzi, diciamola tutta, critica. Si è dato molto da fare, ha capito molto che l’emergenza cera ma che non poteva essere una ragione per non continuare a prestare servizi e da questo punto di vista, speriamo che il peggio sia passato. Abbiamo ora una nuova normativa che ha fatto sì che, non sia più necessario entrare con il tampone o con il 3G. La mascherina permane ancora e abbiamo tutte le misure. Vediamo, se piano piano ritorneremo alla normalità. É dall’anno scorso che abbiamo quest’altalena di speranze e poi, dopo, delusi dai numeri. Speriamo che questa sia la volta buona.
Gli utenti che chiamano telefonicamente hanno oggettivamente difficoltà di parlare con un operatore, ma c’è da dire anche che la “tecnologia” oggi è diventata parte integrante della nostra esistenza di vita. Può comunicarci, quali sono tutti i canali telematici e informatici messi a loro disposizione e come possono utilizzarli a meglio?
Eh! Ha detto intanto una parola “magica” quella del sito. Io invito tutti i connazionali a guardarlo il sito del Consolato Generale di Stoccarda, ma direttamente nel Consolato Generale, prima di affidarsi a chat, ai discorsi dei gruppi di comunità ecc. Non perché non siano magari importanti ma io, intanto, andrei all’originale e quindi alla fonte che è il sito del Consolato Generale di Stoccarda e che, come tanti altri, è standardizzato e dá tutte le informazioni che servono, per quanto riguarda la richiesta di erogazione di servizi consolari. Già guardare quello quindi, per avere un’idea di quello che è necessario per avere, come dire, una carta d’identità, o per fare un’iscrizione all’AIRE ecc., diventa importantissimo e si risparmia anche tempo. Avendo le informazioni sbagliate, è normale che si fanno degli errori e che poi hanno dovuto rimediare, dopo che magari è passato molto tempo. Io faccio anche un banalissimo esempio: molti guardano e comunque si lamentano che al numero X non rispondiamo mai, poi vai a guardare che hanno cercato il numero che fine a poche
settimane fa era “purtroppo” anche nei più noti motori di ricerca più impiegato, ma che era un numero vecchio. Ho cercato anch’io e per tanto tempo di farlo cancellare ma essendo un motore di ricerca, non è semplice. Pertanto, se uno fosse anche semplicemente andato nello stesso motore di ricerca ma al sito del Consolato, avrebbe trovato il numero aggiornato. Sono sciocchezze? Sono sciocchezze, però, se uno sta una settimana, due e tre a chiamare un numero sbagliato e poi si arrabbia “giustamente” e lo andrei a vedere anch’io perché al numero non risponde nessuno, beh, non è una colpa di cui posso farmi carico. La responsabilità di cui mi sono fatto carico è quella d’aumentare le ore di reperibilità del Consolato, tanto che da ormai un anno (anche se ancora molti connazionali non lo sanno) abbiamo un servizio di centralino, dalle 9:00 del mattino alle 13:00 tutti i giorni
e il giovedì anche il pomeriggio. Questo ha aumentato, ripeto, la disponibilità. Poi, abbiamo una persona al centralino e qui abbiamo “ottocentocinquanta mila” più le altre persone che, anche non iscritte all’AIRE, magari si possono comunque rivolgere al Consolato, italiani e tedeschi o stranieri che siano. La buona notizia è quindi che, le ore di reperibilità al telefono sono aumentate. Quello che però io invito caldamente a fare è, di scrivere ai contatti dei singoli uffici, ma scrivere (perché poi, uno si fa peraltro una scaletta mentale delle varie richieste) per spiegare il proprio caso. L’iscrizione all’AIRE sembra un’iscrizione per tutti ma
poi ognuno ha il caso particolare, familiare. Ecco, il fatto di spiegare “per iscritto” piuttosto che stare al telefono con un centralinista che può dare tutte le informazioni ma che poi non può entrare nello specifico, fa sì che uno ottiene una risposta attagliata al loro caso e quindi alla risposta che cerca. Devo dire ad esempio che, l’ufficio della carta d’identità e passaporti, è un servizio che generalmente facciamo in maniera anche molto rapida e che porta i suoi frutti. Lo stesso è per l’ufficio anagrafe, stato civile ecc., abbiamo un po’ più di problemi per il semplice fatto, ripeto, sono casi che devono essere anche studiati nella loro complessità. Più che bussare però, per chiedere un’informazione generica, mentre magari siamo attivi in pubblico e non possiamo fare altro che stare allo sportello e quindi non possiamo dare una risposta immediata, scrivere secondo me diventa la cosa migliore. Nel
sito ci sono anche degli importanti richiami, dei link, come ad esempio “Alla guida dei servizi consolari” per cui già lì, ci sono anche delle risposte per fare cosa e “per…”. Questo è un lavoro che è stato fatto in strettissimo coordinamento con l'Intercomites e tra il coordinamento l’Ambasciata e con tutti gli altri Consolati della rete italiana qui in Germania. Anche lì, quindi, è un’ottima risorsa. Per quanto riguarda il discorso che lei faceva degli appuntamenti per la carta d’identità, passaporti e comunque dei servizi in generale, ricordo il ruolo svolto anche dal COM.IT.ES con il progetto “Sportello Comites” che si può chiamare tutti i giorni, per avere un’assistenza. Fornisce assistenza a coloro che, ad esempio, non riescono a prendere un appuntamento nel sistema di prenoto online, magari perché non hanno un computer, o non hanno dimestichezza con l’internet ecc. Certo, questo, non vuol dire che il COM.IT.ES ha un “portafoglio” pieno di appuntamenti proprio ma semplicemente chiedendo per favore di essere aiutati, loro si prontano e devo dire che stanno facendo un ottimo lavoro, per i connazionali che si trovano in difficoltà con la tecnologia.
Dott. Lagi, é una domanda che mi viene spontanea, mi spiega una giornata “tipica” di un Console Generale d’Italia nel suo Consolato?
Sì. Il bello del mio mestiere è che non c’è mai niente di tipico. Ogni volta cambiamo proprio vita, Paese, funzioni. Una volta, si può essere assistenti commerciali o comunque responsabili commerciali per quanto riguarda in un’Ambasciata, altre volte appunto siamo a lavorare in Consolato Generale e altre, sempre nella stessa Ambasciata, facciamo la parte politica e insomma è sempre diverso. Sono stato a Bruxelles, in un gruppo di lavoro di rappresentanza dell’Italia presso l’Unione Europea. Prima sono stato in Africa in Ambasciata, sono stato in Brasile e in Libia come Consolato e però in “Libia” durante la guerra, per cui era un altro mondo rispetto al Brasile. È tutto diverso anche qui a Stoccarda. Anche quando siamo al lavoro quindi, come Consolato Generale, ogni giorno è in parte sempre diverso. Perché, le cose e i servizi sono tanti da fornire e i lavori e la proiezione esterna è anche molto varia. Di solito cerco di essere in ufficio al più presto verso le 8:30 e
anche prima, in modo di organizzare il lavoro e assegnare la documentazione che è arrivata nel corso delle ore precedenti. Iniziano poi le lunghe riunioni di coordinamento, quando si può e non c’è pubblico anche quelle con il personale, per decidere varie questioni. Ci sono poi le “grane” come si dice, le grane quotidiane che quelle non mancano mai e per cui alle volte, si arriva alle quattro le cinque di pomeriggio e si inizia a lavorare e a dire: ecco, adesso iniziamo a fare quello che ci si proponeva magari di fare. In generale, come detto, a parte una breve pausa pranzo generalmente fatta in ufficio ma qualche volta “per fortuna” anche fuori, così vedo che c’è vita anche fuori dal Consolato, si riesce a ritornare al lavoro e completare fino a tardi pomeriggio gli impegni. Non mancano poi anche le rappresentanze e le partecipazioni alle attività, quando si è invitati alle manifestazioni degli altri Enti e delle autorità.
Dopo questi due anni tappati in casa, causa Covid-19, è stato per certo una tragedia. Molti hanno perso i propri cari, chi il lavoro e quant’altro. Come dice anche Lei, l’auspicio ora è che tutto torni al più presto alla normalità e gli spettacoli, le celebrazioni religiosi ecc., hanno ripreso vita. Ci rende partecipi degli eventuali appuntamenti che coinvolgeranno la vasta area di giurisdizione del Consolato Generale d’Italia a Stoccarda?
Sì, prima di tutto ma ho la ragionevole certezza che, il prossimo 2 giugno, la Festa della Repubblica sarà finalmente in presenza. Io, da quando sono arrivato, non sono riuscito a farla e l’anno scorso l’abbiamo fatto digitale e ovviamente… come dire, molto, molto spiacevole, ma era una necessità e non si discute, però il contatto stesso con la comunità e il festeggiare insieme e di presenza è bello. Già questa è una buona notizia, perché spero veramente che ce la faremo quest’anno. Per quanto riguarda le attività, io mi rifaccio soprattutto all’Istituto Italiano di Cultura e che è gestito ora da un giovane direttore, Giuseppe Restuccia. È arrivato anche lui da appena un anno e in piena pandemia ma ha già fatto tantissimo. In realtà, non ha mai smesso di lavorare nell’Istituto però, in piena pandemia ha lavorato soprattutto in modalità online. È stata comunque (anche se è difficile parlare in questi termini, spesso) un’esperienza positiva da questo punto di vista. Le potenzialità offerte dal digitale sono state scoperte e approfondite e dobbiamo dire che, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, ne ha fatto un uso molto ampio. Credo che rimarrà comunque, come successiva possibilità. Adesso hanno ripreso moltissime attività in presenza e anzi, invito la comunità stessa a informarsi sul sito e a partecipare a queste attività, perché sono veramente variegate, importanti. Come dire, è anche uno strumento molto bello e importante la cooperazione, tra la comunità italiana qui presente e i nostri amici tedeschi. Hanno un grandissimo amore per la nostra cultura e la nostra terra. Non lo devo certo dire io questa cosa, lo sapete meglio di me, voi che vivete qui. Le attività non si sono mai interrotte, hanno cambiato formato e sono ritornate a fare presenza.
Dott. Lagi, é arrivato il momento di lasciarla al suo lavoro. Ringraziandola per la squisita ospitalità, per averci dato delle delucidazioni di come ci si deve comportare noi connazionali all’estero entrando in un Consolato e quali sono gli approcci veri, se vogliamo essere aiutati, la saluto invitandola a lasciare un messaggio ai connazionali della sua circoscrizione. Grazie
Certamente. Premetto, come le ho scritto prima di incontrarla, che è stato un piacere avere lei e suo marito qui oggi con la sua emittente TeleVideoItalia e, attraverso lei, ringrazio anche il Corriere d’Italia per cui scrive. Credo fermamente nella trasparenza e nel dialogo tra il Consolato Generale e i connazionali e penso che in tale contesto i media, soprattutto quelli che si rivolgono prioritariamente alle nostre collettività, svolgano un ruolo fondamentale. Ben volentieri dunque l’ho invitata per questa intervista nel mio ufficio. Io mi
rivolgo a tutti voi cari connazionali molto francamente, come ho sempre fatto credo, forse in maniera un po’ informale per un Diplomatico però, chiedo a tutti voi di dare fiducia comunque al Consolato Generale e al suo personale che sta qui, per voi. Lo sappiamo bene la ragione per cui siamo qui, non solo io e tutto il personale. É perché avete dei diritti, ovviamente, a ricevere dei servizi che vi spettano. Stiamo facendo il massimo. Lo abbiamo fatto anche in questi due anni di pandemia, non smettiamo di farlo. Quanto più veniamo contattati, anche nelle forme che indicavo prima, con domande e ricerche specifiche, chiare per quanto più possiamo aiutarvi presto, se non prima che è meglio. I problemi ci sono e lo sapete, vengono soprattutto da una mancanza di personale e direi che non ci caratterizza a noi ma è un po’ comune a tutta la rete consolare. Lo sforzo viene fatto, la nostra Ambasciata ci sta sostenendo anche nelle nostre richieste e devo dire che, anche
dal Ministero c’è l’impegno, per risolvere la situazione. Si può fare di più e certamente sempre meglio. V’invito a darci fiducia e a guardare il sito del Consolato Generale d’Italia di Stoccarda. A rivolgervi anche al COM.IT.ES per quanto riguarda l’erogazione dei servizi e le informazioni. Noi abbiamo un ottimo rapporto con loro, lo avevo nell’amministrazione precedente e l’ho anche con quello attuale, per cui siamo in stretto contatto. Approfitto dell’occasione, se posso, per invitare tutti i connazionali a iscriversi al portale Fast.It, lo
trovate anche nella Hompage del sito del Consolato di Stoccarda. Si tratta semplicemente di un portale che serve, intanto per l’iscrizione all’AIRE ma lo possono fare anche quelli già iscritti, L’obbiettivo di questo portale è di ampliare poi i propri servizi, che verranno offerti. Una volta che ci si registra i dati rimangono, possono essere anche da voi aggiornati costantemente e poi potrete richiedere maggiori servizi, quando questi si renderanno disponibili, senza che si debba tutte le volte reinserire i dati con il rischio che possono essere sbagliati. È un aiuto questo, che è fornito e che semplifica il lavoro e la vita a noi ma anche a voi che “con pochi click” potete veramente ricevere dei servizi che, prima, necessitava venire qua o dell’invio di tanti documenti. È anche un’occasione questa, fornita dal digitale e dai sistemi telematici, che capisco possano essere anche ostici per qualcuno, ma si può cercare di fornire assistenza anche da questo punto di vista. Un invito forte faccio quindi a tutti i connazionali, ad iscriversi al portale Fast.It, per aiutarci ad aiutarvi! Grazie. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de
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