© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Standing ovation per i giganti della musica italiana che tornano in gara, portando in delirio il pubblico, I Cugini di Campagna, il gruppo composto da Nick Luciani, Tiziano Leonardi e i fratelli gemelli Silvano e Ivano Michetti, quest’ultimo fondatore storico dei I Cugini di Campagna nel 1970. Rivoluzionarono il proprio stile, eseguendo canzoni in falsetto. “Lettera 22” è il titolo del brano presentato al Festival di Sanremo 2023, scritto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, il duo che forma il gruppo La Rappresentante di Lista. Incontriamo il gruppo storico per antonomasia, fiore all’occhiello dei nostri connazionali italiani nel mondo, I Cugini di Campagna, che con grande umiltà ci hanno omaggiato della loro presenza.
Grazie Angela, intanto un saluto particolare a tutti gli italiani emigrati, siamo lì con voi, metaforicamente e so che avete apprezzato la nostra performance, soprattutto poi, per un gruppo anni settanta come il nostro. Ne abbiamo fatto di belle su questi palcoscenici però, un palco così importante come Sanremo ci mancava, per questa è un’esperienza molto ma molto importante, molto bella e che non dimenticheremo soprattutto…” ci dice Nick Luciani dei Cugini di Campagna “…ho visto anche il riscontro del pubblico, è stiamo anche molto apprezzando questa nostra esibizione, questo nostro momento particolare.
Cinquant’anni di storia artistica e abbiamo dovuto aspettare così tanti anni per rivedervi al Festival, ci raccontate le impressioni e l’emozione che avete provato.
Beh, l’emozione è stata tantissima. Noi abbiamo fatto molte cose in passato, però, quella del Sanremo ci mancava. I primi Sanremi ci avevano invitato però, all’epoca, andava in differita. C’era solo una puntata e trasmettevano su Rai2 e non avevamo accettato spesso di andare e poi, negli anni '70, i Cugini di Campagna andavano molto bene e non serviva fare Sanremo, come noi molti altri personaggi. Poi, negli anni '80, ci abbiamo riprovato a chiedere, magari di partecipare, però pare che si sono "rifatti" per questa cosa che, noi, avevamo rifiutato inizialmente e non ci presero. In seguito però, nel '97, noi facemmo la trasmissione con Fabio Fazio e Claudio Baglioni, che talaltro loro nel ’98 e ’99 presentarono il Festival di Sanremo. Noi ci presentammo allora, con una canzone scritta da Giovanni Paolo II, "il Papa" e musicammo una poesia presa da un libro di Karol Wojtyla. Era la nostra terra e volevamo partecipare con questa canzone, scritta dal Papa. Non fu accettata però al momento, perché il Papa "non era cittadino italiano". Ci inventarono questa scusa, che poi, non ci è andata giù e da lì saltò questo progetto che poi, talaltro, era azzeccato, perché noi avevamo fatto appena la trasmissione con Fabio Fazio e presentavano il Festival per due anni e successivamente, non ci si aspettava più di andare, ecco.
Com’è arrivata la fatidica chiamata al Festival?
Il grande Amadeus ha avuto questa straordinaria idea, soprattutto perché noi siamo stati, a settembre, all’Arena. C’è stato proprio un impatto, vedere questo pubblico di cinquanta mila persone e noi abbiamo fatto “Anima mia”. C’è stato davvero un bell’impatto e sicuramente lui, è rimasto un po’ stupito da questa cosa che, nonostante ciò, abbiamo preso un pubblico completo come ragazzi, nostalgici e tutti cantavano “Anima mia”. Noi, salutandolo, lui se ne é uscito dicendo “ci vediamo presto” e quel “noi ci vediamo presto” ne abbiamo parlato e sicuramente aveva già in mente qualcosa e successivamente, ecco, ci ha contattati e ci ha voluti a Sanremo, diciamo però, cantando un brano della Rappresentante di Lista, che è un gruppo emergente e che comunque sta andando molto bene, questo connubio “anni settanta” con questi ragazzi e devo dire che ha azzeccato molto la cosa. A noi, ha fatto molto piacere e siamo felicissimi di avere partecipato a questo grande evento.
Ascolta Nick, se vi dico Paolo Vallesi?
Eeeh, “Paolo Vallesi” Angela, è un grande amico e anche in quest’accoppiata delle cover che c’è stato, con questo ricordo del "La Forza della Vita", che talaltro fa trent’anni e noi con “Anima mia” che ne facciamo cinquanta. È abbinata bene anche ai colossi dei due brani abbastanza riportati e ci ha fatto molto piacere cantarla insieme a Paolo, anche perché, ci siamo trovati subito in sintonia anche come voce. Sono esperienze anche queste e sicuramente avrà apprezzato, questa nostra performance.
Abbiamo assistito alla consegna del Premio alla Carriera, per i settant’anni, a un mostro sacro della musica italiana di livello internazionale, come Peppino di Capri, ma nemmeno i vostri cinquant’anni di carriera sono indifferenti. Vi aspettereste questo Premio anche voi?
Mah, sicuramente sì, perché diciamo che "Anima Mia" è un brano che comunque, ancora oggi, sembra come se fosse scritto ieri e diciamo che, è un brano che non stanca mai. Io lo vedo anche nelle nostre esibizioni e ha preso tantissime generazioni, perciò meriterebbe un Premio alla Carriera sicuramente. Lo aspettiamo e... noi siamo qui. Sicuramente ci sarà qualche sorpresa…,
Ferma restando nelle sorprese e visto che solo in Germania vivono un qualcosa come piú di ottocentomila italiani, che programmi futuri bollono in pentola?
Di recente abbiamo chiuso dei concerti e sicuramente si andrà adesso in Australia, in America. Abbiamo tante date e anche diversi passaggi e ospitate televisive perché adesso, l’impatto con Sanremo, è stato molto positivo. Hanno apprezzato molto, è stanno cantando molto questo brano. Sto vedendo che questi ragazzi, molte persone e comunque, proprio la famiglia in generale, ha apprezzato molto questo brano e ci fa molto piacere questo. Siamo felicissimi.
L’impatto con Amadeus, come persona umana, come conduttore e come famiglia, artisticamente inteso, com’è stato e come vi siete trovati con lui?
Mah, devo dire che Amadeus, ha saputo sempre gestire per quanto riguarda anche i Festival precedenti. Ha sempre saputo vedere avanti, più di tanti altri, magari che l’hanno presentato. Ha cercato sempre di accoppiare questi personaggi, sia storici, sia anche moderni e devo dire che ci prende molto. Poi, è molto disponibile, è sempre una persona simpatica e…, ci ha sempre creduto, in parte. Ecco, diciamo che ha trovato il momento giusto e questa volta c’è toccato anche a noi.
Nick, so che è una domanda bizzarra, ma sapresti farmi un’autobiografia dei componenti de I Cugini di Campagna e sapere ad esempio chi è il brontolo, il pignolo, il tenerone ecc.?
Allora…, Silvano è il comico della situazione, diciamo, lui fa il contabile e che ci tiene tutte le contabilità, per quanto riguarda il gruppo però. Diciamo, è quello più comico, allegro, più ragazzone, ecco. Anche Tiziano è molto vivace, perché è più giovane è più ancora un ragazzone, diciamo nell’ambito generale. Anche se però, come pianista, sul pianoforte è in gamba. Ivano è il capo, quello che organizza, anche se poi è supportato anche da noi in certe cose perché, in molte cose non riesce a distaccarsi…, soprattutto adesso, con l’età…, no scherzo! Poi c’è il cantante, io, sono molto tranquillo, molto paziente. Io sono quello un po’ più…stabile, meno vivace, però tranquillo sicuramente.
Ho avuto il novero, di avere nella mia emittente TeleVideoItalia.net, un numero non indifferente di colossal della musica italiana come voi e anche se può sembrare retorica, domando anche a voi: in cinquant’anni di canzoni, quale mettereste al primo posto, quale invece è quella del cuore e quella che pensavate che fosse stato, forse, meglio non farla?
Sì, qualcuna magari c’è stata però, diciamo, la maggior parte sono tutte canzoni melodiche, d’amore. “Anima mia” ha strutturato e di fatti la lascio all’ottimo posto. Ce ne sono però tante altre come, a me ad esempio, piaceva molto anche “Innamorata”, “È lei” e l’avrei paragonata anche a “Anima mia”. “Anima mia” come è stato inciso, è rimasto impresso, come sta rimanendo impresso questa “Lettera 22” non lasciarmi solo, non lasciarmi qui. È un tormentone e sto vedendo che sta prendendo molto. Diciamo, potrebbe essere anche la… nuova “Anima mia” del 2023. Altre no, tutte un po’ sulla stessa linea, devo dire.
La canzone del domani, secondo I Gugini di Campagna, qual’è?
Mah…Angela, la canzone del domani…, non è detto, perché, molti che ci seguono hanno apprezzato, diciamo, questa novità e che talaltro sta comunque andando molto bene, per i giovani. Peró c’è pure il nostalgico che non bisogna trascurare e continueremo a fare sia brani in questo modo, come quello di Sanremo 2023 ma magari non dimenticandoci di quelli che sono i nostri classici e il melodico, che è la punta in eterno, certo. Accontenteremo però, tutte e due le fasce di età, ecco. Grazie Angela, per lo spazio che ci hai dedicato, noi ci rivedremo presto, ma intanto colgo l’occasione attraverso te, di fare “un saluto particolare da Nick Luciani de I Cugini di Campagna, a tutti i telespettatori e i lettori di TeleVideoItalia.net e del Corriere d’Italia per cui scrivi”. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de
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