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Immagine del redattore© Angela Saieva

Paolo Vallesi si racconta tra Sanremo e nuovi tour in Europa


© by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il Festival di Sanremo è stato per davvero il festival della rinascita e del ritorno di grandi che hanno fatto e segnato la storia della musica italiana nel mondo. Si è esibito ospite de I Cugini di Campagna, nella serata delle cover, portando sul palco due canzoni molto speciali “La forza della vita” e “Anima mia”.


Con undici Album pubblicati, le sue canzoni sono state tradotte in olandese e portoghese, ha cantato anche in spagnolo, le sue canzoni viaggiano all’estero, la sua notorietà è arrivata nel ’91 con La Forza della Vita è qui con noi, un altro fiore all’occhiello dei nostri connazionali emigrati, Paolo Vallesi.

Ciao Angela, grazie per la bella presentazione. Un saluto a voi e a tutte le persone che ci stanno vedendo e un caro saluto a tutti gli amici tedeschi ma uno speciale agli italiani che ci vivono.


Grazie Paolo, sono pochissimi…, più di ottocentomila emigrati, solo in Germania.

Ah, beh, un qualcosa da niente! Allora…, mi sistemo un po’ meglio eh Angela, che dici?

No, stai perfettamente bene così. Ti ringrazio per avere accettato il nostro invito, se pur già in viaggio per mantenere fede ai tuoi impegni artistici, in altre splendide città italiane. Partiamo subito dal Festival e delle tue impressioni.

Allora Angela, per me questo Festival di Sanremo, ridendo e scherzando, era già la sesta volta che calcavo quel palco, perché io c’ero stato e ho vinto la sezione giovani, poi avevo gareggiato nei big, poi sono stato ospite due volte e quindi, l’unico tassello che mi mancava per chiudere il cerchio, era quello di partecipare nei duetti. Quello che è stato fatto adesso, su quel palco, ha qualcosa di sorprendente, perché non era un duetto pianificato da qualche tempo ma semplicemente, io, da poco ho pubblicato una versione del “La forza della vita” cantata assieme a Gianni Morandi. Gianni Morandi l’ha fatta ascoltare ad Amadeus, ad Amadeus gli è piaciuta e gli sarebbe piaciuto avere questa canzone in

duetto. Poiché I Cugini di Campagna festeggiavano il loro cinquantesimo anno dell’uscita del brano “Anima Mia” e il brano la “Forza della Vita” compiva trent’anni, perché è stata pubblicata trent’anni fa a Sanremo, mi ha chiamato il loro manager e mi ha chiesto: "ti andrebbe di festeggiare questi due compleanni insieme, sul palco dell’Ariston? Io gli ho detto subito di sí perché, è stata una bellissima esecuzione e poi, I Cugini di Campagna sono stati veramente bravi. Avevano una bellissima canzone in gara e insomma, sono stato contento e li ringrazio per avere avuto questa bella idea, di essere il loro ospite al Festival.

Paolo, sei un apprezzatissimo cantautore, ti va di spolverare alcune delle tante collaborazioni che hai avuto negli anni? Come ti sei trovato con loro, elencandomene alcuni?

Allora, guarda, proprio da poco io, proprio per celebrare i trent’anni di affinità, ho pubblicato un Album dove appaiono solamente due, tre collaborazioni e ho cantato “La Forza della vita” assieme a Gianni Morandi, ho cantato “Il cielo di Firenze” assieme a Marco Masini, poi ho cantato “Le persone inutili” assieme a Enrico Ruggeri, poi ho cantato "Non andare via" assieme a Gigi D’Alessio, poi con Dolcenera, a Danti, ad Amara, ai Legno e a Leonardo Pieraccioni. Quindi, è stato un Album molto vario, fatto attivamente di featuring e duetti. È molto bello, perché ci sono tutte le mie canzoni più conosciute e fatte in questi trent’anni. Sono state reinterpretate da artisti che sono, prima di tutto amici ma soprattutto dei grandissimi artisti che hanno dato a questo Album, una visibilità immensa.

Facciamo un salto indietro, nel ’91, con “Le persone inutili”. Bellissimo brano, ti sei classificato al primo posto nella sezione Giovani, ma “nella realtà”…le hai mai incontrate?

Mah no, io…più che incontrarle, mi sento in questa fascia di persone perché, la canzone e il titolo e “Le persone inutili” la specifica, nel senso della canzone che sono le persone migliori, perché cercano di portare avanti, cercano di fare del bene ma senza per forza doversi mettere in prima fila. Io, all’epoca, quando era la prima canzone che facevo, anch’io appartenevo a quelli che cercavano di fare qualchecosa e in realtà, non apparivo mai in prima fila sui giornali. Era proprio dedicato a loro. È un paradosso, il fatto che io poi sia diventato un cantante affermato e conosciuto con questa canzone. É una canzone però che parla di solidarietà e che bisogna vedere le cose, avvolte, anche con gli occhi degli altri. Viviamo nel mondo dove, specialmente ogni social, siamo sempre abituati a dire: ”io, io, io, a farsi vedere sempre più belli, sempre più fighi, sempre più importanti” mentre in realtà, è importante più quello che si fa, rispetto a quello che si appare.

Non è una novità che anche qui c’è l’ambizione, tra i connazionali italiani emigrati, di interpretare la musica dei loro miti in cerca di facile riuscita, notorietà e corsa al Festival. Ti senti di dare loro un consiglio, come entrare a far parte di quest’affascinante mondo promettente, prorompente e come e da chi e da che cosa soprattutto difendersi, per non rischiare di vedere spezzare i propri sogni?

Eh sì, anche perché è una domanda che mi pongono spesso. La risposta è sempre la stessa, nel senso, non si puó fare musica con l’obbiettivo di avere successo. Perché il successo poi dipende da tante cose, dipende da quello che fai ma dipende da tante altre situazioni che poi si verificano, o non si verificano. Io consiglio quindi, di fare musica se fare musica mi rende una persona migliore. Cioè, io ho cantato, la mia carriera è stata fatta di alti e di bassi. Ho cantato per migliaia di persone e per decine di persone, però per me, la mia passione è la stessa. Quando fare musica ti fa capire che sei comunque una persona migliore, il resto, viene da se. Io ti faccio un esempio Angela e che è un esempio molto importante per me: io…, tu hai parlato del mio primo Sanremo “Le persone inutili”, tu pensa... io, fino a due mesi prima lavoravo come produttore, in uno studio di registrazione e facevamo musica Dance e facevamo tutt’altre cose. Avevo già scritto “Le persone inutili” però nessuno l’aveva sentita, o chi l’aveva sentita, non l’aveva reputata all’altezza. Poi, un giorno, conobbi per caso in un ristorante Caterina Caselli e lì sentì questa canzone, s’innamorò di questa canzone, mi iscrisse a Sanremo e poi da lì è nato tutto. È stato magari un colpo di fortuna, perché, se non ci fosse stato quest’incontro magari, oggi, parleremmo di altro. Però, mi ero fatto trovare pronto per cui, per chi fa musica, farla, perché farla fa bene e stare sempre pronti perché l’opportunità può arrivare.

Come hai gestito “La Forza della vita” e qual’è la tua vera forza della vita?

Mah sai, il successo quando arriva all’improvviso è un bene e un po’ male perché, ci devi fare un po’ i conti , con persone che ti portano all’esaltazione sempre, in qualsiasi cosa che dici ti dicano tutti di si, pensi di non avere mai torto, poi ti rendi conto che in realtà, i valori importanti della vita sono altri. Per cui, devi un po’ cercare di ancorare la tua vita a qualcosa di più solido, perché il successo è una cosa che va e che viene e può far perdere la testa. Quindi, devo dire l’ho gestito bene nei momenti in cui c’è stato ma con quel minimo di distacco che mi permetteva anche di affrontare meglio i periodi diciamo quelli più difficili

Parliamo di Amadeus, il quarto mandato e il quinto sarà il prossimo 2024, come hai vito questa gestione del Festival e questa miscela, tra giovani e big?

Il Festival era già da qualche anno che aveva una tendenza di allargare molto i suoi orizzonti. Quest’anno, secondo me, potrebbe avere raggiunto l’apice. Perché, su quel palco si sono succeduti stili di musica completamenti diversi, cosa che non sempre è successo. Io penso che, prima del Festival, chi conosceva Rosa Chemical non conosceva I Cugini di Campagna e viceversa, perché vengono da due mondi diversi. Allora, questa offerta così larga, crea una magia tipicamente italiana e totalmente bella per la musica perché, questi stili di musica completamente diversi, per una settimana, si ritrovano sul palco, magico, quello dell’Ariston, si fanno vedere da tutta Italia e poi ognuno torna nella sua componzon. Perché ci saranno canzoni che saranno nelle più messe sui social, ci saranno quelle più scaricate da spotify, ci saranno quelle più trasmesse sulle radio. Tutte avranno la loro nobiltà, perché le canzoni sono state scelte bene e c’è un motivo per cui sono lì, però non è che alla fine rigireranno tra loro, ognuno farà la sua strada. È una bellissima scelta, ed è un bene per la musica. Faccio i complimenti ad Amadeus che ha avuto coraggio, perché, in questo modo, sono più importanti le canzoni di chi le segue. Siccome è il Festival delle canzoni italiane, trovo nella fine, un ottimo risultato. Poi, gli artisti erano enormi e pazzeschi, però, anche chi lo guarda e magari poco importa se non conosce il cantante e ascolta la canzone, lo conoscerà dopo averlo ascoltato. É bello.

Paolo, pensi che di queste ventotto canzoni che abbiamo ascoltato, rimarrà qualcuna nei secoli come quelle di voi mostri sacri della musica italiana?

Sai Angela, è difficile dirlo perché la musica è cambiata molto in questi trent’anni e poi, le canzoni che rimangono per venti trent’anni, appartengono forse a un’altra generazione. Le canzoni di oggi sono fatte, un pochino, per essere consumate in fretta. Per essere i sette secondi su TikTok, quindi è un po’ tutto subito e quindi, non è impossibile ma è più difficile che una canzone scritta oggi possa durare trent’anni, ecco. É più difficile, non è impossibile. No so dirle di queste, perché insomma, bisognerebbe avere la bacchetta magica.

Parliamo dei tuoi progetti musicali e tournée che toccherai, la Germania é in programma?

Il tour nuovo che si chiama “La forza della vita” perché, dopo aver celebrato i trent’anni “La forza della vita” prima è diventato un duetto con Gianni Morandi e poi diventato un duetto con I Cugini di Campagna adesso a Sanremo, adesso diventa un vero e proprio tour che parte l’11 marzo da Roma. Da marzo fino a fine ottobre, saremo in giro con la mia band e non sarà solamente in Italia questa tournée, perché abbiamo già alcune cose fissate sia in Spagna, sia in Belgio, ecc. Mi piacerebbe tantissimo tornare in Germania a cantare, perché io ci sono già stato e ti dico una cosa…, ti do uno scoop pazzesco Angela, io ho aperto il concerto di Gianna Nannini e di Francesco De Gregori a Norimberga, ed ho un ricordo bellissimo di questo concerto. Loro erano già delle Star, sto parlando di venticinque anni fa e pensa, io ancora me lo ricordo e ho un bellissimo rapporto. Ho fatta tanta promozione in Germania perché, il mio singolo, del primo Album “Le amiche” fu un bel successo in Italia e quindi, spero che il mio management mi comunicherà anche un concerto vicino a voi.

Paolo Vallesi Sanremo 2024?

Eeh! Questo dovresti chiedere ad Amadeus! Una cosa è certa, dopo la partecipazione di quest’anno, mi piacerebbe che fosse quasi… uno scalino, per poi partecipare in gara il prossimo anno. Lo vedrei, una giusta chiusura del cerchio di questo progetto. Però, come ti dicevo prima, la gara la fanno le canzoni. Io, in questo periodo, oltre a preparare il tour e a partecipare a molte apparizioni televisive e dove comunque promuovo l’Album che ho fatto, in realtà, sto scrivendo in rari momenti liberi ma che mi sto ritagliando sempre di più. Perché, se ci vado, deve essere una canzone veramente bella e talaltro con Amadeus, se non è veramente bella non ci vai e quindi, insomma, vediamo un po’ se sarò bravo abbastanza, da conquistarmi sta cosa. Un abbraccio e un saluto da Paolo Vallesi ai telespettatori e lettori della tua emittente TeleVideoItalia.net e del Corriere d’Italia per cui scrivi. Grazie Angela, é stato un immenso piacere conoscerti e visto che sei toscana come me, pratese, forza anche Prato e spero di rivederci presto. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de


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