© by TeleVideoItalia.de Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il frutto di una passione sfrenata per il collezionismo e per la rarità di un insieme di oggetti di valore inestimabile, è stato donato dall’ottantasettenne poliedrico Renzo Arbore a Foggia, la sua città natale. Entra così a tutti gli effetti nel progetto “Casa Arbore” la collezione di modernariato. La sua vita è costellata di successi come cantante, autore, conduttore televisivo e conduttore e autore radiofonico, attore, clarinettista, compositore, showman, sceneggiatore e regista. A lui inoltre il merito di scoprire e lanciare nuovi personaggi fra i quali Roberto Benigni, Gegè Telesforo, Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Marisa Laurito,
Nino Frassica, Milly Carlucci, Daniele Luttazzi e valorizzarne altri come Michele Mirabella, Luciano De Crescenzo e la Microband, l'attrice Maria Grazia Cucinotta, Nina Soldano, le conduttrici televisive Luana Ravegnini e Ilaria D'Amico, l'attore Francesco Paolantoni, la presentatrice Feliciana Iaccio, la cantante Pietra Montecorvino. L’icona italiana nel mondo per antonomasia, regala adesso alla comunità foggiana l’opportunità di immergersi nella storia e nell’arte attraverso, come definito dallo stesso Maestro, la più grande collezione di oggetti di plastica d'Italia procacciata per la bizzarria e la passione di accumulare rarità e stranezze, aggeggi introvabili, unici nel loro genere, acquistati tra i mercatini e i negozietti delle città in cui con l’Orchestra Italiana ha portato la musica napoletana nel mondo.
Oggetti che raccontano un’epoca tra migliaia di materiale inedito, le camicie hawaiane, i costumi delle signorine coccodè, le più belle cravatte al mondo, quelle di seta che non fanno più e che portavano i grandi jazzisti del passato. Poi ancora i gilet che hanno segnato gli anni della trasformazione della tv, strumenti, cassette, dischi e accessori, gli occhiali stravaganti, opere cinematografiche, raccolte e tante altre cose preziose che vanno dagli anni ’20 ai ’40 che addirittura non si fabbricano o disegnano più, offrendo attraverso un patrimonio ricco di storie e di significato, uno spaccato della storia e della cultura del
ventesimo secolo. Numerose sono anche le Onorificenze insignite in questi anni al Maestro Renzo Arbore: Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana; Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, nastrino per uniforme ordinaria; Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana “Di iniziativa del Presidente della Repubblica”; Cittadinanza onoraria della Città di Napoli; Cittadinanza onoraria della città di Chieti, ricevutaall'indomani del concerto inaugurale della tournée con L'Orchestra Italiana; Cittadino onorario di Perugia; Cittadino onorario di Palermo per il documentario “Da Palermo a New Orleans... E fu subito Jazz”; Cittadino onorario Francavilla al Mare; il Premio America della Fondazione Italia USA, attribuito alla Camera
dei deputati; il 15 gennaio 2022 ha ricevuto, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le insegne di Cavaliere di gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. A Giovanni Licheri e Alida Cappellini e designer di mostre, architetti, scenografi e opere teatrali e programmi tv di successo come “Indietro Tutta’ a ‘Meno siamo meglio stiamo” spetta l’illustre compito di curare l’allestimento di “Casa Arbore” a Foggia, nell’ex biblioteca per ragazzi di Viale di Vittorio 31-33, dove proseguono intanto i lavori nella sede che ospiterà in maniera permanente la collezione di modernariato unica al mondo del Maestro Renzo Arbore, i lavori finalizzati alla realizzazione di uno spazio culturale su tre
livelli. Organizzazione e gestione degli spazi che trova compito in Roberta Telesforo definita dallo stesso Maestro Renzo Arbore "una mia amica molto brava". Il desiderio del Maestro è di celebrare il richiamo e il legame storico e culturale tra la sua Foggia e Napoli. Napoli era interessata ad animare lo spazio della galleria Principe di via Foria con la sua collezione, rivela lo stesso Maestro, ma l’ha ceduta alla sua Foggia perché lì ci sono anche ricordi legati alla sua terra e per la quale deve tutto quello che sa.
“Foggia è la mia casa, il luogo del mio cuore, la mia città di sempre…” dice il Maestro Renzo Arbore “…parlo foggiano e quando mi portano i torcinelli e lampascioni è una festa".
Per questo rende omaggio alla sua città natale attraverso il Casa Arbore, raccontando una storia condivisa di valori e tradizioni. Un patrimonio artistico che merita per certo di essere custodito e tramandato. Grazie alla generosità e alla lungimiranza dell’iconico Renzo Arbore, attraverso “Casa Arbore” Foggia è quindi la prescelta indiscussa del Maestro, é destinata a diventare un punto di riferimento culturale della città. Uno spazio a disposizione della collettività, luogo d’incontri tra i ragazzi intraprendenti e talentuosi, degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, proiezioni cinematografiche, workshop, inaugurazioni,
appuntamenti, festival, musica e kermesse. “Mi auguro che in questo spazio nascano nuovi Arbore e che tanti di loro abbiano voglia di intraprendere la carriera artistica…” dice il Maestro Renzo Arbore “…spero che i foggiani apprezzino e che lo spazio culturale con la mia collezione di modernariato, diventi una palestra per giovani artisti e talenti. L’altro tesoro è l’autorizzazione della Rai a trasferire tutto il mio repertorio a “Casa Arbore” che ho fatto restaurare dai miei montatori. Mi piacerebbe che i turisti che si recano sul Gargano o nel resto della Capitanata, vi facciano un salto”.
Un angolo di ‘Casa Arbore’ sarà riservato al ricordo di Mariangela Melato, indimenticabile attrice e compagna di vita del Maestro scomparsa l’11 gennaio 2013. Vicino, in uno dei tre piani di Viale Giuseppe di Vittorio, troveranno spazio centinaia e centinaia di libri, volumi e alcuni rari ‘picture disc’ realizzati durante la guerra. Il museo che porterà appunto il suo nome "Casa Arbore" sarà inaugurato nel dicembre 2025.
Dalla residenza romana il Maestro Renzo Arbore, per celebrare i 70 anni della Rai condotto insieme a Gegé Telesforo, si concentra adesso sul nuovo programma “Come ridevamo” che dal 23 dicembre andrà in onda dal lunedì al venerdì alle 19:40. Capace di spaziare tra cinema, musica, radio e televisione con una creatività unica, il Maestro Renzo Arbore è una vera e propria istituzione della cultura italiana. Grati per avere avuto la sua umile attenzione facciamo tesoro del suo prezioso tempo che ci ha dedicato. Chapeau! Segui le nostre interviste video anche su: televideoitalia.net/intervistelive
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