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  • Da Enzo a Fellbach si festeggia il decimo anniversario

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Continua il nostro viaggio alla scoperta dei valori dei nostri connazionali, impegnati a tenere alto all’estero il buon nome della nostra cucina italiana. Questa volta ci troviamo a Fellbach, un comune di 44.054 abitanti che conta una ricca percentuale di emigrati italiani e per la maggiore parte calabresi, arrivati tra gli anni ‘50 e ‘60. Nel corso dei decenni, la collettività italiana, ha raggiunto un elevato livello d’integrazione e si è restaurato un grande legame con i tedeschi che, oltre ad avere interesse alle innumerevoli bellezze, arti e luoghi del nostro Bel Paese, loro frequentano di buon grado i ristoranti e le pizzerie. Accettato il loro invito, incontriamo la coppia di coniugi Vincenzo e Liliana che della loro passione ne hanno fatta un’arte, con il compito di fare apprezzare e tramandare in terra Svevia le peculiarità che compensano i nostri palati. Il 14 e 15 luglio hanno festeggiato il loro primo epocale decennio del Ristorante Pizzeria Da Enzo. Vincenzo Antonnuci per tutti “Enzo” viene da Caulonia, un borgo sulla costa ionica bagnato dal mare e che domina una parte di grande bellezza e storia, fascino struggente dei piccoli paesini che sorgono sulle colline, nonché terzo comune per estensione più grande della Provincia di Reggio Calabria. Liliana è nata e cresciuta in Calabria, poi si è trasferita a Como, dove ha incontrato e sposato il suo grande amore, Vincenzo. Sin dalla giovane età, ha sviluppato un interesse per la buona cucina. Sapori netti e decisi, abbinamenti di terra e mare e che viaggiano alla riscoperta di piatti spesso dimenticati ma che caratterizza sempre più la loro buona cucina. Ispirandosi alla sua sapienza culinaria Chef Liliana, con arte e grande passione, unisce sapori, tradizione e innovazione. Si fa conoscere e apprezzare per una cucina prevalentemente di terra e mare, dove privilegiano le carni e i sapori. Con l’aiuto della fedelissima squadra, la sua impeccabile cucina si trasforma in un laboratorio, dove elabora e crea minuziosamente con cura tutti i suoi preziosi piatti, mentre Enzo e l’altra parte della squadra da attenzione e coccola tutti i suoi ospiti, senza eccezioni alcuna. “Il piatto principale è le tagliatelle alle punte di filetto, cammina molto ed è molto apprezzato dal nostro cliente italo tedesco e non solo…” ci dice Liliana “…poi segue molto la grigliata di pesce, gamberoni e pesce spada, il fritto misto e tutto il resto. Non manca certo la pizza da quella con il pistacchio a quella per eccellenza, la “Pizza Italia” composta con rucola, pomodorini, scaglie di parmigiano e prosciutto crudo. É una bella pizza che ha un impasto cromatico, ed è molta buona. La nostra giornata tipo, come mi chiedi tu Angela è: mi alzo già alle prime luci dell’alba e sono nel ristorante. Faccio la preparazione affinché sia tutto perfetto alle17:00, quando apriamo, accogliamo e soddisfiamo i palati e le esigenze dei nostri clienti uno ad uno fino alla chiusura. Questo avviene tutti i giorni. Lavoro di originalità e perfetta sintonia. Non ho dimestichezza con la tecnologia, queste cose le lascio fare ai mie figli. Noi diamo il massimo nella nostra cucina, stiamo attenti ai prodotti che usiamo rigorosamente Made in Italy e ci auguriamo che tutti i nostri connazionali che vengono a trovarci, siano soddisfatti. Vedi Angela, la nostra cucina “intesa in generale quella italiana” senza togliere niente ad altri Paesi, è meravigliosa. È piena di sapori e colori ma che purtroppo, grazie ai Fast Food che diventano sempre più, noi ristoranti siamo spesso costretti a chiudere, dando spazio a loro. È un vero peccato, perché così facendo, si perde per davvero un tesoro della vera cucina italiana fatta in casa. Pur avendomelo proposto, non ci tengo ad avere le “cinque stelle” perché non voglio essere in concorrenza con altri miei colleghi. L’unica cosa che desidero è che il mio cliente quando viene, si siede, si rilassi mangia, assapora il gusto intenso della nostra cucina e si alzi contento di aver mangiato un buon piatto e che ritorni soddisfatto. Devi anche sapere Angela che, tra noi e i nostri clienti, si è creato un rapporto di vera amicizia e non soltanto un distacco ristorante/cliente. Siamo proprio come una grande famiglia, scherziamo e ridiamo insieme e penso che questa sia la cosa più bella, sapere che quando viene nel nostro Ristorante Pizzeria si sente come a casa. Sono molto soddisfatta di avercela fatta, di essere gastronomicamente sopravvissuta nonostante la pandemia, di avere raggiunto con questi dieci anni un bel traguardo. Stiamo andando alla grande quest’anno, i miei clienti sono tornati e siamo felici così. Dino, Angela grazie per essere stati al nostro decimo Anniversario del Ristorante Pizzeria Da Enzo.” “Nel lontano ’95 ho preso purtroppo anch’io la via dell’emigrazione e dopo qualche anno, sono riuscito a portare anche mia moglie Liliana…” ci dice Enzo “…ho creato una bella famiglia, i ragazzi sono andati a scuola e si sono integrati molto bene. Hanno abbracciato anche loro la passione della gastronomia e anche se è dura e sacrificato questo nostro lavoro, ad oggi, siamo riusciti a stare abbastanza uniti. Alla tua domanda se abbiamo realizzato tutti nostri sogni, Angela, ti dico che di sogni ce ne sono sempre tanti, ed è difficile realizzarli tutti ma diciamo che…, obbiettivamente parlando, l’importante avere tutta la famiglia unita. Siamo tutti insieme, abbiamo i nostri figli con le loro mogli e i bambini, nonché nostri nipotini che sono la gioia di tutti noi e questo non è poco. Il resto viene da solo, l’importante è avere la felicità in famiglia. La vostra visita ci onora e attraverso le vostre telecamere TeleVideoItalia.net Angela e il Corriere d’Italia per cui scrivi, vi ringraziamo per avere accettato il nostro invito e salutiamo tutti i nostri connazionali in Germania, in particolare quelli in Stoccarda. Vi auguro di venirci a trovare molto presto, di gustare i nostri piatti e perché no, conoscere anche il vostro parere sul nostro operato culinario”. Alla fine della nostra lunga chiacchierata mamma Liliana, fiera, ci porta in cucina per preparare dal vivo ai nostri telespettatori di TeleVideoItalia.net e ai lettori del Corriere d’Italia una saporitissima ricetta, un piatto di tagliatelle alle punte di filetto, regalando i suoi ingredienti: cipolla di tropea, pomodorini freschi, basilico, pepe e sale quanto basta, l’olio d’oliva “perché penso che fa la differenza in un piatto…” ci dice Liliana intenta ai fornelli “…e non per ultimo il Re principale per questa ricetta, il filetto di manzo. Mi piace che ogni mio piatto quando esce deve essere bello, buono, saporito. Questo piatto è molto richiesto anche dai tedeschi ma ti dirò di più, c’è un cliente italiano che saluto, si chiama Alfredo, che viene esclusivamente per mangiare questo piatto.” Il locale, con i suoi ampi spazi interni ed esterni, verande, terrazze e giardini in piú angoli del locale, mette a suo agio anche i più scettici. Con posti e vista rilassante che si affaccia alla natura, è ideale per gli sposi con i loro creativi fotografi, come per qualsiasi piccola o grande festa da fare da soli o in buona compagnia. Un piccolo parco giochi per bambini, permette infine alle famiglie di consumare i menù in perfetto relax e sicurezza. Inoltre ha un’ampia sala ricevimenti, dove le moltitudini decorazioni individuali, i set floreali e il tocco suggestivo alle pareti di gigantesche copie di affreschi de “La Creazione” di Michelangelo, “La Primavera” e “La nascita di Venere” di Botticelli, fortemente voluta da Liliana perché amante della storia, regala serate incantevoli a chiunque la visita e ci soggiorna. Il parere anche dei clienti tedeschi abitudinari e non solo, conferma che “Da Enzo” rimane saldamente uno dei Ristoranti italiani più preferiti e apprezzati della zona. Offre una qualità di cibo altissima di cucina, principalmente italiana. È un filo conduttore che lega prelibatezze e calorosa accoglienza, un connubio perfetto che fa la differenza, a chi si siede a tavola. Per festeggiare il decimo anniversario Da Enzo, complice anche il bel tempo, hanno regalato due splendide giornate tra buffet, spumante e… dulcis in fundo, musica dal vivo impeccabilmente eseguita dai veterani Michele Tancredi e Federico Risuleo All’aperto, la spettacolare grigliata, ha avuto un ruolo fondamentale per gli ospiti. Le portate prelibate alla carta e il cocktail bar completamente posto all’aperto, nel curato verde e l’inconfondibile profumo di fiori e diversità di piante, ha regalato un tocco magico al decennale evento, riportandoci a quelle fatidiche notti d’estate ricche di spensieratezza fatte in Italia. Inevitabile è stato il tutto esaurito e tra gli ospiti, presente anche il direttore del dipartimento europa managing della SDA Sanremo Eventi. Liliana e Vincenzo, con la loro simpatia e generosità, nel loro angolo di paradiso hanno stregato per l’ennesima volta la clientela e ​ricambiato l’affetto a tutti coloro che gli hanno permesso di riprendere vita alla cucina e al locale, specie dopo le norme vigenti che li ha costretti a un lungo periodo di fermo. Un altro fiore all’occhiello del Ristorante Pizzeria Da Enzo è la selezione fatta dai due coniugi, alquanto originale e ricercata. Non a caso si distingue per la scelta dei cibi, a volte poco conosciuti nel panorama culinario e che diventano vera e propria scoperta per il tedesco e una riscoperta per lo stesso connazionale italiano nostalgico, sempre in cerca di novità e originalità dei piatti tradizionali. È una vita sacrificata e nel parlare con loro, scorgiamo il luccichio che bagna i loro occhi. La voce spesso si smozza dall’emozione e il lasciarsi andare a un forte bacio e abbraccio ci commuove. Oggi peró, Vincenzo e Liliana, assieme ai loro figli e il personale che lo definiscono più “una grande famiglia”, brindano e raccolgono i frutti di questo loro primo e intenso decennio. Caparbi, generosi e altruisti, sono riusciti a superare a testa alta anche il difficile periodo di restrizioni, causato dalla pandemia. Ricordano con rammarico quei momenti bui ma pur di non mettere in difficoltà almeno il loro lodevole personale, hanno attinto nei propri risparmi ma con orgoglio e senza pentimenti. Segno che il nostro connazionale italiano non molla mai e si rimbocca le maniche sempre e comunque. Questo, è uno dei tantissimi pregi per cui "forse" si contraddistingue per eccellenza nel mondo, ovunque egli si trovi. Chapeau! Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Pinguini Tattici Nucleari in sessanta mila a San Siro

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. La band bergamasca Pinguini Tattici Nucleari formata da Elio Biffi, Nicola Buttafuoco, Matteo Locati, Simone Pagani, Riccardo Zanotti e Lorenzo Pasini, dove ognuno di loro mantiene la sua unicità e trova il suo spazio, per la prima volta tocca San Siro e conta subito sessantamila persone che li accoglie con un boato. È sold out da mesi anche per questi giovani. La semplicità di questo gruppo Pinguini Tattici Nucleari è rimasta immutata sin dalla prima volta che li abbiamo incontrati e sono intervenuti ai microfoni della nostra emittente TeleVideoItalia.net, pur essendo grandi musicisti, sono rimasti umilissimi. Due ore di puro concerto live scatena tutte le generazioni accorse per loro da ogni dove. “Benvenuti nel tempio della musica che profaneremo…”, avevano detto in conferenza stampa, tenuta prima del soundcheck “…noi vogliamo un live umano che dia un senso di normalità, dove la normalità è portata a vessillo, cosa che la gente percepisce, la gente vuole qualcuno che dica: sono come te; noi abbiamo in più la grandissima fortuna di essere nati bruttini, non fighi, in un background normale…” dicono “…non siamo statue da venerare ma visitatori, San Siro è San Siro e vogliono capire cosa significhi cantare in uno stadio; noi siamo nani sulle spalle dei giganti, dove per giganti s’intende Bruce Springsteen, Bennato, Vasco, ColdPlay e Bob Marley e tutti quelli che li hanno preceduti nel grande tempio del calcio; il mantello della vittoria non ci appartiene, piuttosto indossiamo una catena per rappresentarci uniti, granitici e preparati; la ricerca di equilibrio nel mondo è, il sunto di quel che rappresenta l'ultimo disco per noi..; la setlist è ben bilanciata, la scaletta del concerto è rodata, il nostro pubblico è sfaccettato e lo rispecchia…, non si vuole essere esclusivi, l’idea è di avere tanti tipi di pubblico diverso ma inclusivi". Il frontman del gruppo Riccardo Zanotti non si risparmia e per tutto il concerto traspare visibilmente sui loro volti la felicità e l’emozione sia di essere a San Siro, sia l’ebrezza di tastare a pieno il loro grande successo, totalizzando centoventimila spettatori in queste due date. Dialogano con i fan, spiegando anche il significato e l’importanza delle loro canzoni, dall’inaspettato e travolgente successo che abbiamo assistito anche noi lí, al Festival di Sanremo 2020 “Ringo Starr” e dove adesso si è posta sul palco in aggiunta alla band anche l'ensemble di archi, a “Dentista Croazia”, “Scrivile Scemo”, “Irene”, “Cena di classe”, “Pastello Bianco”, “Antartide”, "Coca zero", "Ricordi",“ Freddie” e tante altre che completano il fantastico show. È un susseguirsi di brani, nati da vita vissuta, pieno di ricordi che attraversano anche gli anni ’80, fino ad arrivare a "Rubami la notte", reduce disco di platino e “Ridere” interpretata da Georgina nella lingua dei segni, che incanta il pubblico. I mega schermi proiettano fasi e percorsi, fuochi e laser fanno da sfondo sul palco, mentre il pubblico è in delirio. Non sono mancati colpi di scena, dove sulle note di “Ringo Starr” arriva anche una proposta di matrimonio e su “Scrivile scemo” una coppia in prima fila, che convolerà presto a nozze, riceve degli auguri speciali con dedica dell'artista; l’attenzione si sposta a un accenno ai pride, precarietà del lavoro e diritti, messaggi importanti e momenti toccanti, poi ancora alla loro Bergamo, la città da cui sono partiti e che oggi, grazie a questa gavetta, conta invece oltre mezzo milione di biglietti venduti per gli stadi. Tra fake new e realtà (un chiaro riferimento al loro ultimo album "Fake News" scritta che campeggia anche sui vestiti di tutti e sei i mitici musicisti) spaziano con aggraziante disinvoltura tra letteratura, sogni e attualità. Un modo di concepire la musica che arriva da cantine e metal. Sulle note di "Fuori dall'Hype" arrivano i ringraziamenti e ce n’è per tutti. Per la band non c’era posto migliore per il ritorno dal vivo, dopo la data Zero a Venezia. É stato un grande show cui é valsa la pena esserci. Le prossime tappe il 23 e il 24 luglio all'Olimpico di Roma. Undici le date tra stadi e arene fino al 9 settembre alla RCF Arena di Campovolo, sei già sold out! Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Amici per sempre i Pooh a San Siro fanno sold out

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. La storica band dei Pooh, a sette anni dall’ultima volta in concerto insieme, con ben cinquanta elementi, coristi tutto al femminile la “Alter Echo String Quartet” e un ottetto di archi e flauto traverso lo “GnuQuartet”, davanti a cinquantamila spettatori registra a San Siro l’ennesimo successo. Tre ore di pura adrenalina con grandi emozioni, colpi di scena, inimitabile spettacolare show e ospiti d’eccezione come Il Volo, che con foto ringraziano sui loro social per avere mantenuto la promessa. I Pooh, con Amici x sempre, hanno sbancato ancora una volta e a loro volta non hanno deluso le aspettative dei loro fan, accorsi a Milano da ogni parte del mondo. Il mega concerto dedicato a Stefano D'Orazio (membro dei Pooh scomparso nel 2020) e a Valerio Negrini, noto poeta, paroliere, nonché fondatore e autore della maggior parte dei testi delle canzoni dei Pooh, è stato di pochissime chiacchiere e tantissima buona musica che ha spolverato gli oltre sessant’anni di lodata carriera. La storica band, attraverso una vecchia registrazione proiettata sui mega schermi, ha ricorda inoltre una serie di eventi e idealmente ancora una volta riportato al suo posto l’Icona per eccellenza, Stefano D'Orazio. Una persona di un animo buono, gentile e che nonostante il loro successo, ci ha dato il novero della sua attenzione e di conservare gelosamente questo indelebile scatto, come altrettanto ci onora l'intera band dei Pooh che ancora oggi, in diverse occasioni, si fermano ai microfoni della nostra emittente TeleVideoItalia.net senza indugio. Abbiamo ascoltato numerosi brani celebri dell’encomiabile band, tra questi "L'altra donna del mio amico" scritta appunto dall’ex batterista Stefano D'Orazio, "Amici x sempre", “Noi due nel mondo e nell'anima", "Dammi solo un minuto", "Ultima notte di caccia", "Stare senza di te", "Uomini soli" eseguita insieme a Il Volo e ancora "Dimmi di sì","Tanta voglia di lei". Anche qui non è mancato uno spazio solidale e pertanto, durante lo spettacolo, i Pooh hanno invitato il pubblico a lasciare un'offerta durante il concerto, per una raccolta fondi a sostegno dell'Emilia Romagna. Insieme a Rock No War Onlus, l'obiettivo è di aiutare a ricostruire una scuola materna distrutta dall'alluvione e che il 4 settembre hanno dichiarato pubblicamente dal palco di volere andare a inaugurarla. Questo concerto chiuso a San Siro con "Chi fermerà la musica" è solo l’inizio di un tour che porterà gli storici componenti del gruppo Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian e Riccardo Fogli, il batterista Phil Mer e lo storico Danilo Ballo alle tastiere, il 15 luglio all'Olimpico di Roma e a seguire in altre quattordici splendide province italiane e il tutto, come dice la stessa storica band: “per dare un segnale che nel lavorare insieme, si può veramente essere amici per sempre”. AMICIXSEMPRE 2023 è: sia il tour che prende il nome dallo storico brano del 1996, ripubblicato in una nuova versione, per celebrare questo ritorno; sia l’ordine delle canzoni dei quattro CD della nuova raccolta, uscita il 7 luglio e che contiene cinquantasei brani dei mitici Pooh. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Sempre Paolo Vallesi feat Danti

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Dal 4 luglio, è in rotazione radiofonica il nuovo estratto dal progetto discografico IO NOI di Paolo Vallesi feat. Danti Sempre. Correva l'anno 1992 quando venne pubblicata per la prima volta Sempre; canzone scritta da Paolo Vallesi, con Beppe Dati e Alessandro Baldinotti e cantata dallo stesso Paolo. Inserita nel fortunato album La forza della vita. Fu un successo di pubblico e di critica. Ora in un confronto generazionale la canzone viene riproposta con un nuovo arrangiamento e nuova veste interpretativa feat. Danti. “Sempre” fa parte del recente progetto discografico “IoNoi”, pubblicato in occasione dei trenta anni di carriera di Paolo Vallesi. Il disco contiene dieci inediti e i successi di Paolo riarrangiati e reinterpretati insieme ad alcuni dei più grandi artisti italiani: Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Marco Masini, Gigi D’Alessio, Danti, Dolcenera, Amara, I Legno e Leonardo Pieraccioni. La carriera di Paolo Vallesi inizia al Festival di Sanremo nel 1991, quando vince tra le Nuove Proposte con il brano “Le persone inutili”. Un debutto che gli dà grande notorietà, confermata dal successo del suo primo album (per l’etichetta Sugar), che è stato anche il suo primo Disco d’Oro. Il successo viene bissato nel 1992, quando torna a Sanremo nella categoria Big e con il brano “La forza della vita”, si aggiudica il terzo posto. L’album omonimo ottiene il Disco di Platino, risultando il secondo album più venduto dell’anno e rimanendo al primo posto in classifica per molte settimane. Nel Festival di Sanremo appena trascorso, Paolo è stato fra gli ospiti della serata dedicata ai duetti; in gara con I Cugini di Campagna hanno interpretato “La forza della vita” e “Anima mia”. Il cantautore toscano è stato protagonista e vincitore della trasmissione di Rai 1 “Ora o mai più”, condotta da Amadeus. Attualmente Paolo Vallesi è impegnato con il tour estivo ma non ci nasconde il desiderio di voler prolungare alcune date anche in Germania e non solo. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Paolo Vallesi si racconta tra Sanremo e nuovi tour in Europa

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il Festival di Sanremo è stato per davvero il festival della rinascita e del ritorno di grandi che hanno fatto e segnato la storia della musica italiana nel mondo. Si è esibito ospite de I Cugini di Campagna, nella serata delle cover, portando sul palco due canzoni molto speciali “La forza della vita” e “Anima mia”. Con undici Album pubblicati, le sue canzoni sono state tradotte in olandese e portoghese, ha cantato anche in spagnolo, le sue canzoni viaggiano all’estero, la sua notorietà è arrivata nel ’91 con La Forza della Vita è qui con noi, un altro fiore all’occhiello dei nostri connazionali emigrati, Paolo Vallesi. Ciao Angela, grazie per la bella presentazione. Un saluto a voi e a tutte le persone che ci stanno vedendo e un caro saluto a tutti gli amici tedeschi ma uno speciale agli italiani che ci vivono. Grazie Paolo, sono pochissimi…, più di ottocentomila emigrati, solo in Germania. Ah, beh, un qualcosa da niente! Allora…, mi sistemo un po’ meglio eh Angela, che dici? No, stai perfettamente bene così. Ti ringrazio per avere accettato il nostro invito, se pur già in viaggio per mantenere fede ai tuoi impegni artistici, in altre splendide città italiane. Partiamo subito dal Festival e delle tue impressioni. Allora Angela, per me questo Festival di Sanremo, ridendo e scherzando, era già la sesta volta che calcavo quel palco, perché io c’ero stato e ho vinto la sezione giovani, poi avevo gareggiato nei big, poi sono stato ospite due volte e quindi, l’unico tassello che mi mancava per chiudere il cerchio, era quello di partecipare nei duetti. Quello che è stato fatto adesso, su quel palco, ha qualcosa di sorprendente, perché non era un duetto pianificato da qualche tempo ma semplicemente, io, da poco ho pubblicato una versione del “La forza della vita” cantata assieme a Gianni Morandi. Gianni Morandi l’ha fatta ascoltare ad Amadeus, ad Amadeus gli è piaciuta e gli sarebbe piaciuto avere questa canzone in duetto. Poiché I Cugini di Campagna festeggiavano il loro cinquantesimo anno dell’uscita del brano “Anima Mia” e il brano la “Forza della Vita” compiva trent’anni, perché è stata pubblicata trent’anni fa a Sanremo, mi ha chiamato il loro manager e mi ha chiesto: "ti andrebbe di festeggiare questi due compleanni insieme, sul palco dell’Ariston? Io gli ho detto subito di sí perché, è stata una bellissima esecuzione e poi, I Cugini di Campagna sono stati veramente bravi. Avevano una bellissima canzone in gara e insomma, sono stato contento e li ringrazio per avere avuto questa bella idea, di essere il loro ospite al Festival. Paolo, sei un apprezzatissimo cantautore, ti va di spolverare alcune delle tante collaborazioni che hai avuto negli anni? Come ti sei trovato con loro, elencandomene alcuni? Allora, guarda, proprio da poco io, proprio per celebrare i trent’anni di affinità, ho pubblicato un Album dove appaiono solamente due, tre collaborazioni e ho cantato “La Forza della vita” assieme a Gianni Morandi, ho cantato “Il cielo di Firenze” assieme a Marco Masini, poi ho cantato “Le persone inutili” assieme a Enrico Ruggeri, poi ho cantato "Non andare via" assieme a Gigi D’Alessio, poi con Dolcenera, a Danti, ad Amara, ai Legno e a Leonardo Pieraccioni. Quindi, è stato un Album molto vario, fatto attivamente di featuring e duetti. È molto bello, perché ci sono tutte le mie canzoni più conosciute e fatte in questi trent’anni. Sono state reinterpretate da artisti che sono, prima di tutto amici ma soprattutto dei grandissimi artisti che hanno dato a questo Album, una visibilità immensa. Facciamo un salto indietro, nel ’91, con “Le persone inutili”. Bellissimo brano, ti sei classificato al primo posto nella sezione Giovani, ma “nella realtà”…le hai mai incontrate? Mah no, io…più che incontrarle, mi sento in questa fascia di persone perché, la canzone e il titolo e “Le persone inutili” la specifica, nel senso della canzone che sono le persone migliori, perché cercano di portare avanti, cercano di fare del bene ma senza per forza doversi mettere in prima fila. Io, all’epoca, quando era la prima canzone che facevo, anch’io appartenevo a quelli che cercavano di fare qualchecosa e in realtà, non apparivo mai in prima fila sui giornali. Era proprio dedicato a loro. È un paradosso, il fatto che io poi sia diventato un cantante affermato e conosciuto con questa canzone. É una canzone però che parla di solidarietà e che bisogna vedere le cose, avvolte, anche con gli occhi degli altri. Viviamo nel mondo dove, specialmente ogni social, siamo sempre abituati a dire: ”io, io, io, a farsi vedere sempre più belli, sempre più fighi, sempre più importanti” mentre in realtà, è importante più quello che si fa, rispetto a quello che si appare. Non è una novità che anche qui c’è l’ambizione, tra i connazionali italiani emigrati, di interpretare la musica dei loro miti in cerca di facile riuscita, notorietà e corsa al Festival. Ti senti di dare loro un consiglio, come entrare a far parte di quest’affascinante mondo promettente, prorompente e come e da chi e da che cosa soprattutto difendersi, per non rischiare di vedere spezzare i propri sogni? Eh sì, anche perché è una domanda che mi pongono spesso. La risposta è sempre la stessa, nel senso, non si puó fare musica con l’obbiettivo di avere successo. Perché il successo poi dipende da tante cose, dipende da quello che fai ma dipende da tante altre situazioni che poi si verificano, o non si verificano. Io consiglio quindi, di fare musica se fare musica mi rende una persona migliore. Cioè, io ho cantato, la mia carriera è stata fatta di alti e di bassi. Ho cantato per migliaia di persone e per decine di persone, però per me, la mia passione è la stessa. Quando fare musica ti fa capire che sei comunque una persona migliore, il resto, viene da se. Io ti faccio un esempio Angela e che è un esempio molto importante per me: io…, tu hai parlato del mio primo Sanremo “Le persone inutili”, tu pensa... io, fino a due mesi prima lavoravo come produttore, in uno studio di registrazione e facevamo musica Dance e facevamo tutt’altre cose. Avevo già scritto “Le persone inutili” però nessuno l’aveva sentita, o chi l’aveva sentita, non l’aveva reputata all’altezza. Poi, un giorno, conobbi per caso in un ristorante Caterina Caselli e lì sentì questa canzone, s’innamorò di questa canzone, mi iscrisse a Sanremo e poi da lì è nato tutto. È stato magari un colpo di fortuna, perché, se non ci fosse stato quest’incontro magari, oggi, parleremmo di altro. Però, mi ero fatto trovare pronto per cui, per chi fa musica, farla, perché farla fa bene e stare sempre pronti perché l’opportunità può arrivare. Come hai gestito “La Forza della vita” e qual’è la tua vera forza della vita? Mah sai, il successo quando arriva all’improvviso è un bene e un po’ male perché, ci devi fare un po’ i conti , con persone che ti portano all’esaltazione sempre, in qualsiasi cosa che dici ti dicano tutti di si, pensi di non avere mai torto, poi ti rendi conto che in realtà, i valori importanti della vita sono altri. Per cui, devi un po’ cercare di ancorare la tua vita a qualcosa di più solido, perché il successo è una cosa che va e che viene e può far perdere la testa. Quindi, devo dire l’ho gestito bene nei momenti in cui c’è stato ma con quel minimo di distacco che mi permetteva anche di affrontare meglio i periodi diciamo quelli più difficili Parliamo di Amadeus, il quarto mandato e il quinto sarà il prossimo 2024, come hai vito questa gestione del Festival e questa miscela, tra giovani e big? Il Festival era già da qualche anno che aveva una tendenza di allargare molto i suoi orizzonti. Quest’anno, secondo me, potrebbe avere raggiunto l’apice. Perché, su quel palco si sono succeduti stili di musica completamenti diversi, cosa che non sempre è successo. Io penso che, prima del Festival, chi conosceva Rosa Chemical non conosceva I Cugini di Campagna e viceversa, perché vengono da due mondi diversi. Allora, questa offerta così larga, crea una magia tipicamente italiana e totalmente bella per la musica perché, questi stili di musica completamente diversi, per una settimana, si ritrovano sul palco, magico, quello dell’Ariston, si fanno vedere da tutta Italia e poi ognuno torna nella sua componzon. Perché ci saranno canzoni che saranno nelle più messe sui social, ci saranno quelle più scaricate da spotify, ci saranno quelle più trasmesse sulle radio. Tutte avranno la loro nobiltà, perché le canzoni sono state scelte bene e c’è un motivo per cui sono lì, però non è che alla fine rigireranno tra loro, ognuno farà la sua strada. È una bellissima scelta, ed è un bene per la musica. Faccio i complimenti ad Amadeus che ha avuto coraggio, perché, in questo modo, sono più importanti le canzoni di chi le segue. Siccome è il Festival delle canzoni italiane, trovo nella fine, un ottimo risultato. Poi, gli artisti erano enormi e pazzeschi, però, anche chi lo guarda e magari poco importa se non conosce il cantante e ascolta la canzone, lo conoscerà dopo averlo ascoltato. É bello. Paolo, pensi che di queste ventotto canzoni che abbiamo ascoltato, rimarrà qualcuna nei secoli come quelle di voi mostri sacri della musica italiana? Sai Angela, è difficile dirlo perché la musica è cambiata molto in questi trent’anni e poi, le canzoni che rimangono per venti trent’anni, appartengono forse a un’altra generazione. Le canzoni di oggi sono fatte, un pochino, per essere consumate in fretta. Per essere i sette secondi su TikTok, quindi è un po’ tutto subito e quindi, non è impossibile ma è più difficile che una canzone scritta oggi possa durare trent’anni, ecco. É più difficile, non è impossibile. No so dirle di queste, perché insomma, bisognerebbe avere la bacchetta magica. Parliamo dei tuoi progetti musicali e tournée che toccherai, la Germania é in programma? Il tour nuovo che si chiama “La forza della vita” perché, dopo aver celebrato i trent’anni “La forza della vita” prima è diventato un duetto con Gianni Morandi e poi diventato un duetto con I Cugini di Campagna adesso a Sanremo, adesso diventa un vero e proprio tour che parte l’11 marzo da Roma. Da marzo fino a fine ottobre, saremo in giro con la mia band e non sarà solamente in Italia questa tournée, perché abbiamo già alcune cose fissate sia in Spagna, sia in Belgio, ecc. Mi piacerebbe tantissimo tornare in Germania a cantare, perché io ci sono già stato e ti dico una cosa…, ti do uno scoop pazzesco Angela, io ho aperto il concerto di Gianna Nannini e di Francesco De Gregori a Norimberga, ed ho un ricordo bellissimo di questo concerto. Loro erano già delle Star, sto parlando di venticinque anni fa e pensa, io ancora me lo ricordo e ho un bellissimo rapporto. Ho fatta tanta promozione in Germania perché, il mio singolo, del primo Album “Le amiche” fu un bel successo in Italia e quindi, spero che il mio management mi comunicherà anche un concerto vicino a voi. Paolo Vallesi Sanremo 2024? Eeh! Questo dovresti chiedere ad Amadeus! Una cosa è certa, dopo la partecipazione di quest’anno, mi piacerebbe che fosse quasi… uno scalino, per poi partecipare in gara il prossimo anno. Lo vedrei, una giusta chiusura del cerchio di questo progetto. Però, come ti dicevo prima, la gara la fanno le canzoni. Io, in questo periodo, oltre a preparare il tour e a partecipare a molte apparizioni televisive e dove comunque promuovo l’Album che ho fatto, in realtà, sto scrivendo in rari momenti liberi ma che mi sto ritagliando sempre di più. Perché, se ci vado, deve essere una canzone veramente bella e talaltro con Amadeus, se non è veramente bella non ci vai e quindi, insomma, vediamo un po’ se sarò bravo abbastanza, da conquistarmi sta cosa. Un abbraccio e un saluto da Paolo Vallesi ai telespettatori e lettori della tua emittente TeleVideoItalia.net e del Corriere d’Italia per cui scrivi. Grazie Angela, é stato un immenso piacere conoscerti e visto che sei toscana come me, pratese, forza anche Prato e spero di rivederci presto. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Jalisse Perdono il nuovo singolo

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Esce oggi il brano Jalisse Perdono e il tour dal 1 luglio. Alessandra Drusian e Fabio Ricci sono partiti per l’Isola dei Famosi con una promessa reciproca: lasciare a casa i Jalisse, intesi come coppia artistica, per essere semplicemente Alessandra e Fabio, genitori di Angelica e Aurora, vivendo appieno un’esperienza unica che li avrebbe portati allo scoperto, lontano dalla loro comfort zone costituita dalla famiglia. Con la semplicità che li contraddistingue, hanno saputo spogliarsi di qualunque artifizio, deludendo probabilmente chi avrebbe voluto vederli coinvolti in qualche “rissa” mediatica. Nel bene e nel male, senza trucchi o strategie, hanno portato avanti il loro percorso, sia introspettivo che di relazione e la scrittura di Perdono è un prezioso ricordo, un “seme” da tradurre in parole e note. Un’urgenza che è diventata canzone. Perdono è anche in tour che parte dal 1 luglio. “Abbiamo cominciato a coltivarne l’idea a casa. Quando ci hanno chiamati per l’Isola dei Famosi…“ dice Fabio “…l’abbiamo portata con noi e lì, abbiamo terminato di scrivere, trovando probabilmente l’anima vera che il brano stava cercando dentro di noi. Perdono è un sentimento che va di pari passo con l’Amore, un’altra sfumatura dello stesso sentimento, perché per amare è necessario esercitare il perdono, di continuo. Sull’Isola…” aggiunge Alessandra “…ha assunto una valenza ancora diversa, costringendoci a fare i conti con la convivenza che ha messo a dura prova tutti noi. Un allenamento costante e necessario, per affrontare la quotidianità, senza la possibilità di andare altrove”. Quante volte crediamo o fingiamo di perdonare, ma semplicemente passiamo oltre, senza affrontare davvero il problema? La prevaricazione e il rimanere fermi sulle proprie posizioni pregiudicano del tutto la possibilità vera di trovare il modo di dialogare davvero con l’altro, qualunque esso sia. Il Perdono è nel suo significato più profondo, un atto di umanità e generosità che non chiede nulla in cambio ma al contrario annulla con sincera convinzione, qualsiasi rivalsa. Questo è forse il regalo più bello che ci portiamo a casa, insieme al silenzio, alle cose semplici. Il saper perdonare rende liberi e con questa consapevolezza il testo di Perdono ha preso forma. Scritto con i carboncini del fuoco, su pezzi di carta recuperati, sono venute le parole a tradurre le tante emozioni che ci sono colate dentro. Abbiamo vinto, non L’Isola, ma la nostra Isola e facciamo ritorno a casa, con un bagaglio pesante, pieno di immagini, spunti che vogliamo regalare alle nostre figlie, affidando alla musica il nostro messaggio”. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Maestro John il nuovo singolo di Carboidrati

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Pasquale Sculco, in arte Carboidrati, in radio e nei principali store digitali con il nuovo singolo "Maestro John", un quadro autobiografico che affronta due aspetti diversi del quotidiano: la parte legata ai pensieri e quella legata alle cose comuni. Il brano nelle strofe si caratterizza di rimandi a concetti più sognanti, incorniciati in un'atmosfera musicale sospesa; nei ritornelli invece diventano protagonisti i problemi pratici: bollette, debiti, camicie stropicciate. In tutto ciò il "Maestro John" rappresenta la guida, "il centro di gravità permanente" che aiuta a tenere insieme tutti i pezzi del puzzle. Il videoclip sarà disponibile da fine maggio sul canale YouTube ufficiale dell'artista. Il brano verrà presentato anche nel programma “Calcio totale” su Rai2, dove l’artista calabrese canterà le sue canzoni più alcune cover. Confermata la sua presenza in Tv anche nel periodo estivo. Carboidrati è il nome d’arte del cantautore, musicista calabrese Pasquale Sculco. Nato nel 1994 a Firenze (vive da sempre a Cirò-KR) è stato per tredici anni il leader della omonima band “I Carboidrati”, concorrenti di “Amici di Maria de Filippi” e con la quale condivise buona parte della sua esperienza musicale. Dopo scelte di vita importanti la band ha deciso di non continuare più con il progetto lasciando tutto in mano al front-man che esordisce come solista e mantiene lo stesso nome “CARBOIDRATI”. Con il brano pubblicato nel maggio 2020 dal titolo “Pane e nostalgia” inizia questa attività da solista e fonda la sua etichetta musicale indipendente “Sculcomusica”. Dopo diversi progetti svolti sul web durante il lock-down (interviste radio, dirette) alla fine di luglio esce un altro brano dal titolo “Quando t’innamori” prodotto sempre da lui e con il quale partecipa a diversi eventi estivi. Lo stesso anno, con il brano “Sogno da bambino” è finalista del contest “Calabria Fest” andato in onda su “Rai radio tutta italiana”, con la conduzione di Foderaro Gianmaurizio e con la presenza de “Le vibrazioni”. Nel giugno del 2021 viene pubblicato un nuovo singolo dal titolo “Senza meta” dal quale segue anche la pubblicazione del videoclip, mandato in onda poi su Rai3 in una puntata di “Blob” intitolata “Overdose”. Nell’agosto del 2022 esce un nuovo singolo dal titolo “tornare” dedicato a tutte le persone che vivono lontane dalla loro terra d’origine e che hanno sempre il desiderio di tornare a casa. Grazie a questa pubblicazione parte un tour estivo che impegna diverse città italiane e lo coinvolge in importanti iniziative come lo “Omnia è tour” condiviso con il cantautore calabrese Peppe Voltarelli. Nel dicembre dello stesso anno cura ed esegue le musiche dello spettacolo teatrale “Io...Rino” che vede coinvolto anche il noto attore (David di Donatello) Giorgio Colangeli con la lettura di monologhi originali in cui racconta il periodo di difficoltà del cantautore calabrese. Lo spettacolo è andato in scena al “Teatro Pertini” di Crotone, in occasione della stagione musicale dell’associazione “Beethoven”, in cui hanno partecipato anche le più importanti emittenti televisive regionali. Nel Gennaio del 2023 su Rai2 partecipa al programma “E viva il videobox”, spin- off del programma “Viva Rai2”, condotto da Rosario Fiorello, in cui ha presentato per la prima volta il brano inedito “Maestro John”. A Febbraio dello stesso anno, durante il periodo del “Festival di Sanremo”, viene ripreso dalle telecamere di “Blob” e nuovamente esegue il brano “Maestro John” che viene mandato in onda su Rai3. Il video viene apprezzato molto e viene mandato in onda anche il giorno successivo nella medesima trasmissione e, un estratto, viene inserito anche nello “TG1 speciale Sanremo” andato in onda la domenica successiva alla finale del Festival. Nello stesso mese prende parte come musicista/cantautore alla trasmissione televisiva “Calcio totale”, in diretta a cadenza settimanale su Raisport e in replica su Rai2, in cui cura ed esegue brani con la chitarra a sfondo ironico. Per lo stesso programma inventa anche la sigla che viene ripetuta per tutte le puntate. In tutto il suo percorso ha svolto circa 300 concerti tra esibizioni soliste e con la band. Fino al 2020 la biografia di Pasquale fa fede alla biografia della band riportata brevemente qui giù: I Carboidrati sono stati un gruppo calabrese di Cirò (KR) nato nel 2006 dall’idea dei cugini Pasquale e Pietro Sculco. Dal 2010 sono già vincitori di molti concorsi nazionali come il Festival show e condividono i palchi con artisti di fama nazionale: Ron, Stadio, Nomadi, Vecchioni etc. Dopo una serie di esperienze e concerti in giro per l’Italia, nel 2014 entrano come allievi nell'accademia televisiva “Amici di Maria De Filippi” in onda su canale 5. La band nella scuola ottenne sin da subito un grande successo passando per primi al serale. Grazie a questa importante esperienza televisiva, durata circa 3 mesi, la band riscuote un notevole eco nazionale. Subito dopo “Amici”, nel 2014, esce il primo singolo "Questi uomini" prodotto da Adriano Pennino ed Enzo Longobardi. Tale brano anticiperà la pubblicazione dell'EP "Anche se qui" pubblicato nello stesso anno. Segue da qui un lungo tour in tutta Italia fra in-stores nei centri commerciali, tour nelle radio e molti concerti nelle piazze. Nel 2016 il leader Pasquale Sculco è ospite di Blob su Rai3 nel programma "Incanta tu "svoltosi sul Red Carpet dell'Ariston di Sanremo durante i giorni del festival cantando un omaggio alla “Divina Commedia” in chiave folk. Nello stesso programma tornerà anche l'anno successivo, nel 2017, per la presentazione del nuovo singolo "Anita”, scritto con Claudio Bastianelli e pubblicato nel luglio del 2017. Nel Giugno del 2019 i “Carboidrati” pubblicano una rivisitazione dello storico brano “Una storia disonesta” del cantautore romano Stefano Rosso, prodotto da Marco Petriaggi. Il brano venne utilizzato come sigla nella puntata di “Blob” “Di tutta l’erba un fascio”, andata in onda su Rai3 e venne presentato anche nel programma televisivo “Modamania” andato in onda su Rete4 e su La5. Nell’autunno del 2019 la band abbandona il progetto e Pasquale, mantenendo lo stesso nome “Carboidrati”, continua da solo il viaggio nella musica. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Viola Valentino e Serena de Bari Comprami 2023

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Dopo aver presentato il singolo al Festival del Cinema Italiano a Milazzo (Me), ecco in radio "COMPRAMI 2023" la storica hit in una nuova versione proiettata ai giorni nostri. “ Sono felice di questa collaborazione con Serena e TempoXso…” dice Viola Valentino “…anche per il mio nuovo album che è in lavorazione e sarà ricco di sorprese. Questa è una nuova versione proiettata ai giorni nostri”. “Ognuno di noi ha una canzone che ci fa cantare, ballare e divertire…” afferma Serena De Bari “…Comprami 2023 è una fusione fresca di energia tra il passato e il presente”. Viola Valentino, ha riproposto di recente con grande successo la hit “Comprami” ai Migliori Anni su Rai 1, canzone diventata ormai virale su TikTok. L’artista icona degli anni ’80 ha scelto la giovane cantautrice pugliese Serena de Bari per la nuova versione di COMPRAMI 2023, in radio e nei principali store digitali dal 23 giugno per l’etichetta On The Set (distr. Artist First), un progetto targato Luca Venturi. Produzione, arrangiamento, mix e mastering sono a cura di TempoXso, producer che nel corso della sua carriera ha collaborato con diversi artisti della scena urban e neomelodica tra cui Niko Pandetta, CaneSecco, Skioffi, Shade, Gemitaiz, Madman, Fedez, ecc. Un classico intramontabile della musica italiana riadattato ai giorni nostri. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Io e la luna di Anna Capasso

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Esce Io e la luna, il nuovo singolo della cantautrice e attrice Anna Capasso, distribuito da Artist First, che farà ballare per tutta l'estate e che sarà disponibile dalla mezzanotte del 19 giugno in tutti i digital store (il videoclip sarà su YouTube dal 20 giugno alle 14:00). Un pop fresco e frizzante su cui l'artista fa esprimere la sua vocalità melodicamente dolce e al tempo stesso molto accattivante, per un ritmo più che mai danzante. Il brano è scritto dalla stessa Anna insieme a Massimo D'Ambra e conferma un'attenzione al gusto musicale ma anche al testo, ancora una volta per nulla banale, come già accaduto in passato con L'estate su di noi. La canzone, infatti, racconta le sfumature più belle dell'amore, descrivendolo come la possibilità di concedersi una meritata serenità da conservare e proteggere da chiunque. In fondo, in ogni relazione, gli unici interessati a tutte le dinamiche devono essere i due innamorati. Il carattere sognante della protagonista di questo brano si incontra dunque con la voglia di superare ogni ostacolo, allontanando ogni possibile problema o agente esterno in grado di cambiare gli equilibri nella coppia. Io e la luna è quindi un pezzo che si fa apprezzare nella sua parte più leggera e piena di passione, ma anche in quella più implicita e profonda che si può accarezzare tra le righe del testo. “Con questo brano voglio raccontare l'unicità dell'amore che, come tale, merita rispetto. Le relazioni, spesso, sono troppo esposte ai giudizi e alle interferenze esterne…” dichiara Anna Capasso “…così viene a mancare la loro privatezza e, talvolta, alcune storie finiscono anche per quello. In questo caso, la protagonista chiede all'uomo di cui è innamorata di poter allontanarsi da tutto, stando soli con la luna. Quando ho scritto la canzone, ho pensato subito alla luna, mia unica vera compagna nei momenti più difficili della vita: dopo delusioni cocenti, guardare il cielo notturno mette in pace con sé stessi e il mondo esterno, con tutte le sue pressioni, non esiste più”. E quando s’immagina una bella luna, non è difficile sognare il golfo di Napoli in cui alla sera si rispecchia creando una magia ineguagliabile. Non a caso il videoclip, diretto da Ferdinando Esposito su idea e sceneggiatura della stessa Capasso e prodotto da Massimo D'Ambra è girato proprio nel capoluogo campano e in varie zone della regione. Riconoscibili sono soprattutto la scalinata di Palazzo Reale, i gradini di Palazzo Fondi con la scritta “amore” e il celebre murale, situato nei quartieri spagnoli, dedicato a Diego Maradona, che sembra suggerire qualcosa in più sulla professione dell'ipotetico latin lover della canzone. “Pensando a un amore da proteggere, mi viene spontaneo immaginare le difficoltà di un’artista fidanzata con un calciatore…” commenta Anna “…la cui relazione è sempre al centro dei rotocalchi contro la loro volontà. È una regola che è sempre valsa per tutti i personaggi famosi…” prosegue quindi Anna precisando, a proposito della citazione del più grande numero dieci di sempre nel video “…la verità è che tenevo molto, in un anno così importante con la conquista del terzo scudetto, a omaggiare la mia città, più ancora di tutte le altre volte; amo l'eleganza di Napoli, la sua modernità unita alla sua storia. Per questo, oltre a luoghi artistici famosissimi, ho scelto anche un hotel riprodotto esattamente come uno di Manhattan, che spiega l'avanguardia di questa città”. Con questo brano Anna racconta la forza dell'amore, che fa riconoscere le anime gemelle anche in un incontro casuale. Un sentimento talmente forte da poter essere definito quasi eterno, come racconta la cantante, che spiega così il motivo per cui ha voluto dedicare un brano a questo tema: “nonostante i mille problemi quotidiani, ci sono storie che non finiscono mai completamente. Basta uno sguardo tempo dopo e ci si rende conto che il bene profondo è rimasto intatto. Questo vuol dire che l'amore non solo quello di coppia ma anche inteso come sentimento a tutto tondo, è più che mai vivo. Non si può odiare chi si è amato”. Io e la luna accompagnerà Anna per l'intera l'estate, da Nord a Sud in tutta Italia, dove sarà ospite di diverse rassegne. Ma non è finita qui: è già pronto un balletto che verrà diffuso su Tik Tok in contemporanea all'uscita del video il 20 giugno. Anna Capasso, pochi mesi prima dell'album che arriverà in autunno, ha quindi intenzione di farci ballare tutta l'estate con questo pop ricco di ritmo e di entusiasmo, sfiorando anche temi particolarmente importanti. Finalmente, immaginare una ragazza di talento che sappia far divertire e riflettere nello stesso tempo non è più un'utopia. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Viper Summer Festival con un tripudio di big

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Nella meravigliosa cornice dell’Arena della Versilia, l’estate 2023 si accende con il meglio della musica internazionale. Grandi artisti come Lazza, Mara Sattei, Tananai, Mr Rain, Sfera Ebbasta, Luchè, Shiva, Bresh Silent Bob & Sick Budd e Rocco Hunt al Viper Summer Festival, Vibe Production daranno vita al ricco calendario di appuntamenti che riserverà ancora tante sorprese last minute, per un’estate all’insegna del divertimento e dello stare insieme. Christian Bianchi, direttore artistico del Viper Summer Festival, dice: “Ho sempre sognato di organizzare grandi eventi. Ho iniziato a Firenze e non appena si è palesata la possibilità, siamo approdati in Versilia che offre una cornice unica nel suo genere. Questa estate 2023 sarà il punto di partenza per “riaccendere” la Dolce Vita di questa incantevole terra”. Nata nel 2019, l’Arena della Versilia si è imposta come uno dei punti di riferimento per i concerti estivi più importanti della Toscana e di tutto il centro Italia. Tra i tanti artisti ha ospitato: Il Volo, Fiorella Mannoia, Enrico Brignano, Giorgio Panariello, Pinguini Tattici Nucleari, Loredana Bertè, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti, Arisa, Nomadi. Radio 105 è Media Partner del Viper Summer Festival. La Versilia, terra magica racchiusa tra monti e mare, è una delle destinazioni turistiche più richieste e conosciute della Toscana e l’Arena che si trova nel cuore di questa terra, grazie alla posizione strategica, dieci minuti da Forte dei Marmi e a una programmazione di livello nazionale, è in grado di attingere pubblico da tutto il bacino geografico del centronord Italia (11.8 milioni di persone) con 16000 posti in piedi, 7000 posti a sedere e più di 110000 presenze ogni anno. L’Arena della Versilia con il Viper Summer Festival 2023 sarà protagonista indiscussa di imperdibili notti, tra concerti e divertimento per gli eventi più caldi dell’estate facilmente raggiungibili grazie alla partnership di Busforfun che dalle principali località organizzerà navette per viaggiare in modo sostenibile, sicuro e divertente. Vi aspettiamo! Ecco gli appuntamenti da non perdere: il 29 luglio con Bresh + Silent Bob & Sick Budd, il 4 agosto con Mara Sattei + Tananai, il 5 agosto con Luchè + Shiva, il 7 agosto con Rocco Hunt, l’8 agosto con Mr Rain, il 12 agosto con Sfera Ebbasta, il 18 agosto con Lazza. La prevendita dei biglietti è disponibile direttamente su Ticketone e Ticketmaster. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Collage Rinasco Ri-parto da Me

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. All’inizio di giugno 2023 esce su tutte le piattaforme, Rinasco, il nuovo singolo e il video dei Collage con Tore Fazzi, leader voce solista e chitarra basso, Francesco Astara batteria, Fabio Nicosia tastiere pianoforte e cori, Uccio Soro chitarre e cori. Il testo è di Saverio Grandi, la musica di Gabriele Oggiano, etichetta Scarlet, edizioni Curci, registrato al Rogue Recording Studio di Londra, con la produzione artistica e gli arrangiamenti di Gianluca Cucchiara con la collaborazione di Michael Mykey Kew (Sound Engeneer) e della violinista Kotono Sato. Rinasco è il secondo singolo del nuovo lavoro dei Collage, un gruppo che ha scritto pagine importanti della storia della musica italiana e che oggi ci racconta il nuovo progetto: un brano con un titolo assolutamente non casuale a sancire una vera ri-partenza, un cambio di direzione, che non prescinde dai successi che tutti conosciamo, ma ci mostra una nuova direzione artistica, internazionale che guarda al di là di ogni confine, anche oltre quel mare meraviglioso che avvolge la Sardegna, dove affondano le loro radici. Rinasco racconta l’amicizia, l’amore per la vita, la speranza che ci dà nuova linfa e la spinta a credere in noi stessi anche dopo una cocente delusione, una sconfitta, un dolore profondo: “Il brano è nato da una mia esigenza che Gabriele e Saverio hanno tradotto in parole e musica, grazie ad un rapporto consolidato non solo lavorativo ma di fiducia. Rinasco è una ri-partenza, è la voglia di ricominciare dopo un momento davvero complicato: un legame profondo che si spezza, una caduta, un momento di scoraggiamento, di stop forzato. Ognuno di noi nel profondo, sa come può essere difficile rimettersi in pista, ritrovare lucidità e la voglia di guardare avanti, ridisegnando il proprio percorso. Ma è anche vero che, talvolta, la vita ci sorprende offrendoci opportunità che mai avremmo immaginato. Rinasco…” aggiunge Tore Fazzi “…volevamo che avesse, senza tradire il nostro back ground artistico, una rinnovata veste che ha trovato con il sapiente arrangiamento di Gianluca Cucchiara, figlio del grande Tony e il lavoro fatto a Londra al Rouge Recording Studio. Siamo sardi, viviamo qui, ma siamo nomadi delle registrazioni e abbiamo sempre scelto di incidere la nostra musica ovunque in quel momento, trovasse casa”. “la musica è arrivata così, semplicemente, da una bozza alla quale io e Saverio avevamo cominciato a lavorare. Un messaggio che è quasi un tormentone e assolutamente attuale di questi tempi…” sottolinea Gabriele Oggiano che ne ha composto la musica “…un bel percorso per questa canzone, che è un pop rock, con sonorità di chitarre elettriche che oggi non sono più così predominanti, per un brano incalzante, che dal vivo avrà delle grandissime potenzialità. Ha una veste internazionale che Tore ha voluto fortemente. Lui è un artista pignolo, attento ai dettagli che non lascia mai al caso: arriva in studio alle otto del mattino e lavora tutto il giorno con la stessa lucidità, fino alla sera. Sono molto contento di aver realizzato questo brano in tandem con Saverio che è una penna fantastica, per un gruppo come i Collage ed un amico come Tore”. Il videoclip girato nella meravigliosa location delle Saline Conti Vecchi a Cagliari (valorizzate dal FAI), un’immensa area naturalistica e un sito di archeologia industriale all’interno di un impianto tuttora produttivo, ha come straordinaria scenografia allestimenti d’epoca, le vasche naturali e le montagne di sale. Un racconto che è vita reale, ricordo, ma anche sogno con immagini dai colori caldi, avvolgenti, per le scene girate all’interno, a sottolineare l’introspezione, il viaggio che facciamo dentro di noi, per ritrovar-ci. Poi, in un crescendo, la luce quasi abbagliante delle saline ci catapulta verso la ri-nascita in un ri-torno alla vita, forte, prepotente e meraviglioso. Accanto alla band, due giovanissimi attori a sottolineare la universalità di un messaggio che è per tutti, a prescindere: perché se lo voglio davvero… Rinasco! Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • ciak si gira Din Don 6 e 7 con Salvi, Mattioli, Siffredi

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Mediaset rinnova l’impegno della messa in onda di “Din Don” tra un esplosivo Enzo Salvi nei panni dell’amatissimo Don Donato, lo scatenato zio Vescovo Maurizio Mattioli vittima di equivoci e la straordinaria partecipazione dell’attore di fama internazionale Rocco Siffredi. Gli episodi daranno vita a esilaranti gag e filo da torcere a tutta la comunità di fedeli e a Don Donato. La fortunata serie, prevista in onda su Italia 1 a metà dicembre e prodotto dalla Sunshine Production di Bruno Frustaci e Alessandro Carpigo, riserverà grandi sorprese, tante novità e nuovi personaggi che si mescoleranno ai protagonisti storici. Il cast infatti è composto da una serie di indiscutibili e straordinarie perle di attori della tv e del cinema, preziosi nel panorama della comicità come: Enzo Salvi, alla new entry bella attrice comica ed imitatrice Angelica Massera, a Maurizio Mattioli, Rocco Siffredi, Nicole Murgia, Gabriele Carbotti, Crisula Stafida, Andrea Dianetti, Marco Stabile, il veterano showmen Marco Milano, Ivana Mrazova. La regia è di Raffaele Mertes, la sceneggiatura di Bruno Frustaci, Chiara Frustaci e Crisula Stafida, il trucco e comparse speciali di Monia Cappiello, la costumista e lo scenografo Massimiliano Mereu e con la supervisione di Antonella Balsamo. L’esilarante serie Din Don 6 e 7 è sempre girata sul territorio della splendida Val di Sole in Trentino Alto Adige, a Pellizzano. Nella saga comedy l’attrice Crisula Stafida torna a vestire i panni della deliziosa Gina. Nel periodo natalizio pertanto, non cambiate canale! Tutti su Italia 1, perché ne vedremo per certo delle belle e anche noi… onorati di averlo incontrato e della sua grande e umile attenzione avuta ai microfoni della nostra emittente TeleVideoItalia.net, saremo in prima fila a seguire i nuovi episodi. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive . Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Le Vibrazioni con il Summer Tour 2023

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Segue inarrestabile le tappe de Le Vibrazioni al Summer Tour 2023 che li ha visti impegnati dal 9 aprile di quest’anno nelle principali città italiane da Grotte (AG), Torremaggiore (FG), Ladispoli (RM), Giulianova (TE), Vieste (FG),Pialla Armerina (EN), Cariati (CS), Pratola Peligna (AQ), Vitorchiano (VT), Monacilioni (CB), Augusta (SR), Porto Torres (SS). “Bella gente, ci vediamo in giro quest’estate? Non vediamo l'ora di "Ridere Ancora con voi!...” ha detto entusiasta il frontman del gruppo musicale pop rock de Le Vibrazioni Francesco Sarcina e i fan non hanno perso di certo l’occasione per incontrare il loro mito “…grazie a tutta la nostra meravigliosa family di staff e tecnici che continuano a supportarci e sopportarci e a tutti voi per ogni singolo momento che avete condiviso con noi…” aggiunge il cantautore milanese “…i ricordi sono indelebili… tutta l’energia e la passione che ci avete dato è impressa nella nostra mente e nelle immagini di quelle fantastiche serate passate dal nostro ClubTour“. Durante gli Anni 1980 e 1990 Francesco Sarcina, inizia la sua carriera musicale, accompagnandosi ad alcune cover-band. “Vieni da me” è il brano in assoluto più famoso, inciso nel 2003, che lega il nome de Le Vibrazioni alla loro riconoscibilità popolare. Nel 2012 intraprende la carriera da solista. Con oltre venti anni di carriera, cinque album all'attivo e più di un milione di dischi venduti, abbiamo visto risalire sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo 2018 con il brano “Così sbagliato”. Nel 2020 con “Dov’è” arrivano al quarto posto nella classifica finale e ancora nel 2022 tornano con il brano “Tantissimo”. É stato un vero privilegio avere incontrato la band più longeva e amata in Italia, come avere avuto la loro grande attenzione anche ai microfoni della nostra emittente TeleVideoItalia.net. Ricordiamo il prosieguo della celeberrima band Le Vibrazioni in “Summer Tour 2023” dal 4 di giugno a Trinità D’Agultu (SS) e il 18 a San Damiano D’asti (AT), il 7 luglio a Gatteo A Mare (FC) e l’11 a Castel San Giovanni (PC), mentre il 2 di agosto a Villagrandestrisaili (NU) e il 6 a Andrano (LE). Una serie d’imperdibili appuntamenti, per gli amanti del pop rock italiano! Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Il Volo Tutti per uno sbanca lo share di Canale 5

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Si è tenuta la prima delle due colossali serate evento del famigerato Il Volo “Tutti per uno” inevitabile trionfo stratosferico per il concerto evento di Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto in arte Il Volo che, con il tutto esaurito, hanno restituito al pubblico e a casa il piacere di un concerto dal vivo. Hanno spaziato perfettamente tra duetti emozionanti con i loro ospiti, come i vari armoniosi e sublimi repertori classici raccolti nell’album 10 Years, agli estratti dall’ultimo album “Il Volo Sings Morricone” dedicato al Maestro compositore Ennio Morricone. Tre ore di grande musica, unita ad aneddoti di vita e di carriera, emozioni, indelebili ricordi, tante risate e naturalmente anche questa volta, non sono mancati grandi e inequivocabili messaggi di sensibilizzazione, solidarietà e pace nel mondo. Lo show, all’insegna della grande musica, ha fatto schizzare in un batter d’occhio i dati auditel, incollando ben 3.128.000 spettatori con un 23.6% di share. Il trio più famoso al mondo è tornato all’Arena di Verona, con la partecipazione straordinaria della splendida conduttrice radiotelevisiva Federica Panicucci che ha mosso le fila, spulciando sulle loro vite artistiche fatti nei tour in più parti del mondo, ribadendo l’amore che hanno specie per la Germania e per i connazionali italiani. Ospiti Stars d’eccellenza della musica e spettacolo I mitici Pooh, Gianna Nannini, Gianfranco Montresor, Giorgio Panariello, Antonello Venditti, Annalisa, Irama, Fiorella Mannoia, Francesca Michielin, Aida Garifullina, Mario Biondi. "Siamo felicissimi di portare il nostro spettacolo “Tutti per uno” sul palco di una delle location più belle, l'Arena di Verona, per due date esclusive..." Trapela anche un ipotetico ritorno in gara al Festival di Sanremo dell’inimitabile Il Volo e a chi gli lo chiede, rispondono: “se avremo una canzone valida, non ci spaventa per niente, l’idea di andare in gara; Sanremo per noi, come fare anche eventi in tv, rappresenta un’ottima vetrina di promozione; stiamo comunque lavorando a un disco d’inediti". Dopo questi due eventi, il “trio Il Volo” tornerà a teatro il 2, 3 e il 4 settembre agli Arcimboldi di Milano con “Il meglio di” delle due serate. “Dando spazio alle nostre inclinazioni e gusti musicali distinti…” fanno sapere “…faremo in modo che le persone possano apprezzare tre cantanti diversi tra loro, ma ovviamente non saranno le sessanta canzoni scelte per Verona”. Scoperti dal programma "Ti lascio una canzone" un talent show musicale nato da un’idea del regista Roberto Cenci e condotto dalla splendida Antonella Clerici, Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto de Il Volo, sono l’eccellenza del bel canto italiano e fiore all’occhiello della nostra Bella Italia nel mondo, dove registrano tour sold out in ogni Paese che vanno. Fieri di avere incontrato Il Volo in più occasioni, ricordiamo che i due concerti evento “Il Volo Tutti per uno” in onda su Canale 5 e su streaming al sito Mediaset Infinity, sono prodotti da FriendsTV con la regia di Luigi Antonini. La seconda serata del famigerato trio “Il Volo Tutti per uno” sarà trasmesso sempre in prima serata su Canale 5 sabato 3 giugno e altrettanto visibile sulla piattaforma Mediaset Infinity. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Al Bano 4 volte 20 buon compleanno

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Standing ovation per il cantautore pugliese Al Bano Carrisi. Lo show celebrativo degli ottant’anni della Star, andato in onda ieri sera da Canale 5, ha vertiginosamente alzato i dati auditel facendo registrare il 20.8% di share, pari a 3.109.000 telespettatori. Il colossale evento che si è tenuto nell’importante cornice dell'Arena di Verona, ha visto il Maestro Al Bano sul palco ripercorrere gli oltre cinquanta anni di lodata carriera con Romina Power, i figli musicisti Yari, Cristél, Romina, Jasmine e Albano Jr. e i tanti amici che hanno condiviso importanti momenti fin dall’inizio della sua carriera, da Gianni Morandi, Renato Zero, a Umberto Tozzi, I Ricchi e Poveri, Arisa, Iva Zanicchi e Adriano Celentano che, quest’ultimo, lo ha raggiunto telefonicamente. Il popolare cantante di Cellino San Marco si racconta e racconta, senza tanti giri di parole, la sua vita intensa e straordinaria fatta di alti e bassi che la vita gli ha riservato e che comunque, un destino quello “di alti e bassi” che la vita riserva un po’ a tutti. “Si impara anche dai momenti difficili. Persi la voglia di combattere ma decisi di tornare ad essere quello che ero, che sono e che sarò”. "Al Bano 4 Volte 20" È stato un evento all'insegna della musica, di ricordi, di riflessioni, di periodi nostalgici, di aneddoti. Ha allacciato sapientemente le sue origini, il passaggio da contadino a umile emigrante a Milano, apprendista nel Clan di Celentano, stella della musica leggera, protagonista dei film “musicarelli”, messaggero della canzone italiana nel mondo. Non sono mancate grandi emozioni e più di una volta s’inginocchia con grande umiltà e generosità al suo fedele pubblico, che da tutto il mondo segue da oltre mezzo secolo la sua carriera. L’Icona della musica italiana nel mondo, ha fatto cantare il pubblico, sfoggiando grandi successi con tutti i suoi ospiti che condividono il palco, da “Nel sole”, “Mattino”, “Felicità”, “Sharazan”, “Nostalgia Canaglia” “Ci sarà”, “È la mia vita” con Romina Power, fino a duettare sempre e rigorosamente dal vivo con tutti gli altri suoi amici artisti ospiti. Sempre attraverso la musica e parole spazio anche a grandi messaggi di pace, solidarietà. Con il brano “Libertà” ricorda inoltre i tempi del muro di Berlino e con la banda dell’Esercito Italiano Al Bano esegue “Va, Pensiero” di Giuseppe Verdi, uno dei cori più noti della storia e cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia. La festa è lunga, perde la voce il Maestro Al Bano ma non la voglia, l’entusiasmo e l’amore di cantare live assieme ai suoi amici ospiti e al suo strepitoso pubblico in delirio. Al termine, sul palco, arriva una torta con scritto “4 Volte 20” e il Maestro Al Bano simbolicamente la dona a tutto il suo pubblico che gli dedicano in coro “tanti auguri”. Lo spettacolo, che ha registrato sold out in poche settimane, è stato prodotto da ArcobalenoTre e AC Production, con la collaborazione di DM Produzioni e ha anticipato il tour teatrale “È la mia vita” che ha avuto inizio con il 22 maggio a Prato. Le prossime date si terranno il 5 agosto e Civitanova Marche e l’11 agosto a San Martino di Lupari. L’orchestra è stata diretta dal Maestro Paoletti Alterisio. Il programma è stato trasmesso anche in diretta streaming e on demand sulla piattaforma Mediaset Infinity. Molti sono stati musicalmente i “regali” che il mitico Al Bano Carrisi ha ricevuto per il suo ottantesimo compleanno su questo palco ma uno in particolare gli sta a cuore ricevere ed egli stesso dice: "il regalo me lo aspetto da Putin… la fine di questa guerra", mentre a chi gli chiede, in tema al brano dell’amico Renato Zero, quali sono stati “i migliori anni della sua vita” il Maestro Al Bano risponde: “quelli che devono ancora venire; non sono uno che guarda indietro!”. Al Bano Carrisi è tra i colossal di artisti italiani più amati al mondo, e noi abbiamo avuto il novero di incontrarlo e di avere avuto la sua grande attenzione. Buon compleanno Maestro Al Bano Carrisi. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Loreen con Tattoo vince la Eurovision 2023

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. La Svezia, con Tattoo di Loreen, si aggiudica la vittoria targata Eurovision Song Contest 2023. Al secondo si piazza la Finlandia con Cha cha cha di Käärijä, al terzo l’Israele con Unicorn di Noa Kirel. Nulla di fatto per l’Italia con Due vite di Marco Mengoni che pur avendo inizialmente dominato con Israele la classifica di voto, oscillando tra il secondo e terzo posto, scivola alla fine al quarto posto. Con il brano Euphoria la cantante svedese Loreen, figlia d’immigrati marocchini di origine berbera, sempre rappresentando la Svezia ha vinto l’Eurovision Song Contest nel 2012. In quell'occasione (ricordiamo) ha condannato apertamente le violazioni dei diritti umani nel Paese e nello stesso anno, in Bielorussia allo Slavianski Bazaar, ha incontrato prigionieri e oppositori politici. La Kalush Orchestra ha aperto l'evento con un'inedita Kate Middleton al pianoforte, mentre i ventisei finalisti inclusi “i Big Five” e l'Ucraina, hanno sfilato con la bandiera del proprio Paese. Resta però alto l’orgoglio dell’Italia, nonostante la combattuta “testa a testa” seguita durante la votazione finale. A Marco Mengoni é andato comunque l’ambito Premio della Critica e il Marcel Bezençon Composer Award, per la miglior composizione, assegnato dai compositori dei brani in concorso nella finale dell'Eurovision Song Contest. La sua è stata un'esibizione a regola d'arte, apprezzatissima anche dall’icona discografica per eccellenza Mara Maionchi, ha emozionato la Liverpool Arena e commenta per l’occasione così il suo brano Due vite: “...la vittoria non è al primo posto per me. Essere nella città dei Beatles..., non potevo chiedere di meglio, è un regalo dopo tredici anni di carriera incredibile. Nella canzone ho raccontato questa doppia vita: quella della notte e dei sogni che diventa più reale dei sogni stessi, e quella che vivo tutti i giorni. Ci sono momenti di noia e di down che comunque servono come tutte le cose: per me Due vite è questo. Sono un peccatore, sono uno che sbaglia. Esistono gli schiaffi e devi andare avanti nella vita. È la mia storia infinita perché è la storia di un rapporto tra la ratio e l’inconscio. Sto dedicando un sacco di ore alla settimana ai miei pensieri con una professionista e sto capendo che il mio inconscio mi dà input più realistici della vita quotidiana. Qualunque sia la posizione è comunque bello. Sono già uscite le mie date in Europa, c'è molto fermento e queste sono le vere vittorie, andare a condividere con tutti il proprio lavoro". La Svezia ha eguagliato così il record dell'Irlanda stabilito nel ‘96, sette vittorie. Dei 37 Paesi iniziali, ventisei sono stati i Paesi infine che si sono aggiudicati il posto al Gran Finale del 13 maggio. Nonostante piccole sbavature tecniche, le esibizioni, lo spettacolo, gli ospiti e le variegate scenografie mozzafiato, hanno davvero emozionato e sbalordito chiunque, anche i più scettici. Un cielo stellato di luci nella Liverpool Arena infine, ha fatto da cornice epocale a uno dei più grandi eventi musicali dal vivo del mondo, coinvolgendo e commuovendo anche il pubblico. La platea accoglie calorosamente l'esibizione dei super ospiti compresi quella di Mahmood che canta il celeberrimo brano di John Lennon, Imagine Il Gran Finale ha visto anche l'esibizione dei vincitori dell'anno scorso, che hanno aperto lo spettacolo con il brano vincitrice "Stefania". La voce del Regno Unito 2022, Sam Ryder, con l'apparizione a sorpresa di Roger Taylor della mega-band Queen alla batteria, ha intrattenuto il pubblico prima dell'inizio delle emozionanti votazioni. Una pletora d’iconici vincitori e interpreti del passato del Concorso, tra cui Netta, vincitrice di Israele nel 2018, Daði Freyr, che ha rappresentato l'Islanda nel 2021, Cornelia Jakobs, la voce svedese del 2022, Sonia (finalista del Concorso canoro di Liverpool nel '93), hanno cantato successi resi celebri da artisti di Liverpool. Il finale è stato eseguito da Duncan Laurence, vincitore per i Paesi Bassi nel 2019. La sua emozionante interpretazione dell'inno di Liverpool, You'll Never Walk Alone, è stata un giusto tributo a un concorso che si è svolto in nome dell'Ucraina. Impeccabile è stata la conduzione della sessantasettesima edizione dell’Eurovision Song Contest 2023 di Julija Sanina e Graham Norton, Alesha Dixon e Hannah Waddingham, come il commento dall'Italia della discografica Mara Maionchi e all’attore comico Gabriele Corsi. L'Eurovision Song Contest 2023 ricordiamo che è stato ospitato quest'anno a Liverpool dall'Ucraina, a causa della guerra. Dopo le esibizioni dei ventisei grandi finalisti, sono stati resi noti i risultati delle giurie delle trentasette nazioni partecipanti che hanno votato durante la prova generale di venerdì, lasciando la Svezia in testa. A ciò ha fatto seguito una sequenza in cui i televoti dei telespettatori per ciascun Paese in gara, sono stati combinati e aggiunti al tabellone, creando un'emozionante finale che ha visto la Svezia aggiudicarsi il trofeo per la settima volta. Si stima che oltre centosessantamilioni di spettatori avranno visto il Concorso di quest'anno, trasmesso in diretta nei 37 Paesi partecipanti, in online, su TikTok e su YouTube. I 26 finalisti si sono esibiti dal vivo davanti a oltre 6.000 all'interno della Liverpool Arena. I finalisti di questa edizione ricordiamo sono stati: Albania (RTSH), Armenia (AMPTV), Australia (SBS), Austria (ORF), Belgio (VRT), Croazia (HRT), Cipro (CyBC), Repubblica Ceca (CT), Estonia (ERR), Francia (FTV); Finlandia (Yle), Germania (ARD, NDR), Israele (KAN), Italia (RAI), Lituania (LRT), Moldavia (TRM), Norvegia (NRK), Polonia (TVP), Portogallo (RTVE), Serbia (RTS), Slovenia (RTVSLO), Spagna (RTVE), Svezia (SVT), Svizzera (SRG/SSR), Ucraina (UA PBC), Regno Unito (BBC). Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell'UER per il CES, ha dichiarato: "Eravamo determinati a far sì che il Concorso di quest'anno onorasse la vittoria dell'Ucraina nel 2022 e la stretta collaborazione tra la BBC e la UA:PBC ha garantito che la cultura ucraina fosse al centro dell'evento del 2023; siamo incredibilmente grati a queste emittenti, per il loro incredibile lavoro e per il loro impegno nel creare un evento davvero storico". "Ci congratuliamo con Loreen e la delegazione svedese per la loro vittoria e per la superba performance di "Tattoo" che entrerà nella storia dell'Eurovision! Ogni artista ha fatto in modo che l'Europa fosse davvero unita dalla musica. La città di Liverpool ci ha riservato l'accoglienza più calorosa che potessimo desiderare. Tutti coloro che sono venuti qui a lavorare o a godersi il Concorso di quest'anno si porteranno via i ricordi più incredibili". Le Prime due Semifinali del 9 maggio e 11 maggio dell’Eurovision Song Contest 2023 sono state trasmesse in diretta su Rai 2, mentre il Gran Finale del 13 maggio, condotto sempre dall’icona Mara Maionchi e Gabriele Corsi, è andato in diretta su Rai 1 totalizzando un Boom di ascolti del 34,1% di share pari a 4.906.000 spettatori. Il commento in simulcast delle tre serate sono state date su Rai Radio 2, trasmesse anche su RaiPlay e il servizio di audiodescrizione è stato attivato in streaming, mentre sul Canale 202 del Digitale terrestre, il commento in simulcast delle tre serate, è stato affidato a Saverio Raimondo, LaMario e Diletta Parlangeli. La nostra Redazione TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia ancora l’invito ufficiale, l’ospitalità e accoglienza all’Eurovision Song Contest Arena Liverpool avuto da European Broadcasting Union e BBC, la collaborazione e attenzione avuta da tutto l’entourage dell’Eurofestival, i colleghi dell’ufficio stampa, il supporto del dipartimento europa managing della SDA Sanremo Eventi etichetta indipendente, l’assistenza dello staff del Turquoise Carpet, al Party di benvenuto, in sala stampa e da remoto, alle prove generali dei trentasette big dei Paesi in gara tenuta all'Arena Liverpool, non per ultimo i telespettatori e lettori della nostra emittente TeleVideoItalia.net che ci hanno seguito e interagito, come contribuito attraverso la www.esc.vote a votare i Paesi in gara. GRAZIE di CUORE a tutti! La sessantasettesima edizione dell’Eurovision Song Contest 2023 è stato una coproduzione tra l'UER e la BBC. Il concorso è stato ospitato dalla BBC nel Regno Unito, per conto dell'Ucraina, dopo la vittoria della Kalush Orchestra avvenuta a Torino nel maggio 2022. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Eurovision gli altri dieci paesi passati alla finale di sabato

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. dedicata in particolar modo all’Ucraina, la seconda serata ha avuto come tema "La musica unisce le generazioni". Alle nazioni “Big Five” che accedono di diritto alla finale, in altre parole l’Italia, la Spagna, la Germania, la Francia, il Regno Unito e l’Ucraina vincitrice dello scorso anno, attraverso la Seconda Semifinale dell’11 maggio si completa la rosa degli altri dieci Paesi che si sono qualificati: Croazia, Moldavia, Svizzera, Finlandia, Repubblica Ceca, Israele, Portogallo, Svezia, Serbia e Norvegia. Nei circa due ore e mezzo di pura adrenalina e spettacolo, abbiamo visto scendere tra gli ospiti grandi nomi, come quello della popstar ucraina Mariya Yaremchuk, spazio tra l’intermezzo anche a Peppa Pig ( il popolare cartoon britannico che ha conquistato i bambini di tutto il mondo) mentre la gara si è tinta anche un po’ di azzurro, con la band funk-rock pistoiese dei Piqued Jacks, che rappresentano lo stato di San Marino, con l'energia della loro “Like An Animal”. Sono stati eccellenti anche gli ascolti raggiunti da Mamma Rai nella Seconda Semifinale dell’Eurovision Song Contest, parliamo di un milione e settecento due mila spettatori pari a 8,3% di share. Non sono passate certo inosservate anche le simpaticissime ed esilaranti gaffe di Gabriele Corsi, come i brontolii e il lasciare andare del linguaggio colorito della mitica Mara Maionchi, una donna apprezzatissima, colta e senza peli sulla lingua e quindi ci sta. Tra le tante e importantissime osservazioni fatte dalla stessa divina discografica, dette in riferimento a molti cantanti che si sono esibiti, particolare è stata quella che “il canto, è principalmente una comunicazione e se vai troppo in alto, è difficile comunicare!” La colossale kermesse musicale più televisto al mondo, ricordiamo che si sta tenendo presso la M&S Bank Arena a Liverpool e conta il tutto esaurito. L'evento, gli spettacoli, le coreografie e le performance sono piú o meno mozzafiato. Riscontriamo come in ogni evento, qualche mezza cartuccia, steccate, difetti e imprecisioni qua e lá ma anche questo fa parte si sá, del completamento di un quadro d'autore. La serata è stata condotta da Hannah Waddingham, Graham Norton, Alesha Dixon e Julia Sanina, mentre in Italia il commento che sentiamo è sempre dell’Icona per eccellenza della discografia Mara Maionchi, affiancato dall’attore comico showman, conduttore televisivo e radiofonico Gabriele Corsi. L’attesa, per il Gran Finale Eurovision Song Contest 2023, si è fatta adesso incandescente e sabato 13 maggio di fatti, scenderanno in campo i ventisei Paesi in gara incluso l’Ucraina e i “Big Five”, quindi adesso sará la volta anche dell'Italia con il cantante Marco Mengoni... occhio alle votazioni! I Superospite nella Finale saranno l'israeliana Netta, Mahmood, l'islandese Daði Freyr, la nativa di Liverpool Sonia, la svedese Cornelia Jakobs, l'olandese Duncan Laurence. Ringraziando come sempre la EBU e BBC per quello che ci sta offrendo e il supporto del dipartimento artist europa managing SDA Sanremo Eventi, vi aspettiamo numerosi anche per il Gran Finale di sabato 13 maggio, sempre su Rai 1, si decreterà non solo il vincitore ma anche il Paese che ospiterà la manifestazione il prossimo anno 2024. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Premio Ravera 2023 con Carlo Conti Una canzone è per sempre

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. “Una canzone è per sempre” è una serata evento in memoria di Gianni Ravera. Domenica 11 giugno alle ore 21:00 torna il prestigioso e attesissimo Premio Ravera - Una canzone è per sempre, giunto all’ottava edizione per celebrare e ricordare l’indimenticabile figura di Gianni Ravera che ha scritto numerose pagine della storia della musica e della televisione italiana. I biglietti di questa imperdibile serata con straordinari “compagni di viaggio” sono prenotabili online e nei punti vendita Ciaotickets. A guidarci in questo viaggio dell’edizione 2023, sarà il beniamino del pubblico, Carlo Conti, figura di spicco e riferimento del mondo dello spettacolo dove ha saputo, con eleganza e simpatia, coniugare tradizione e innovazione, dedicandosi a riconoscere alla Musica Italiana il suo valore. La vera protagonista sarà ancora la Musica, affidata come sempre all’Orchestra Mediterranea diretta dal M° Michele Pecora, ideatore del Premio, che proprio a Ravera deve il suo fortunato incontro con la grande discografia. Ad aprire la serata, l’esibizione di otto giovani promesse della canzone italiana presentati da Melissa Di Matteo (artista poliedrica, cofondatrice del Premio) e dal mitico critico e giornalista Dario Salvatori. Scaldati i motori, il Premio Ravera decollerà con alcuni tra i più grandi interpreti di tutti i tempi protagonisti indiscussi della storia della musica, molti dei quali abbiamo incontrato anche noi di TeleVideoItalia.net in diverse occasioni, tra cui I Cugini di Campagna, da Anima mia a Lettera 22, con cui hanno incantato all’ultima edizione del Festival di Sanremo, l’amatissima Marcella Bella, da Montagne Verdi a Nell’Aria, Rettore, appena insignita dallo Iulm di Milano honoris causa del diploma in Management delle risorse artistiche e culturali, da Splendido splendente, Kobra fino a Chimica (Sanremo 2022); Michele Zarrillo, una carriera costellata di successi, con la vittoria al Festival di Castrocaro del 1979, firmato proprio Gianni Ravera, tanti brani meravigliosi come Una rosa blu e Cinque giorni; Fausto Leali, dal suo primo successo del 1987 A chi, a Io Amo, Mi manchi, brani indimenticabili di uno degli interpreti più amati dalla voce inconfondibile; Iva Zanicchi, l’Aquila di Ligonchio scoperta da Ravera, voce unica e travolgente con una carriera lunga sessant’anni costellata di successi e di brani indimenticabili da Zingara a Voglio Amarti (Sanremo 2022), protagonista di tantissimi spettacoli televisivi. Tra gli ospiti sull’ambito Palco, ci saranno anche Paolo Vallesi, Silvia Salemi, Marco Carta, Gatto Panceri, Le Deva, Mannini, Noor, Antonio Maggio e SindroMe a sottolineare la forza della musica in un crossover generazionale allietato dai Gemelli di Guidonia che sapranno far sorridere con la loro incontenibile verve comico-musicale. Radio Subasio, che sa creare l’alchimia perfetta tra grandi classici e novità in virtù della sua filosofia vincente, è la Radio ufficiale dell’evento e trasmetterà in diretta la serata. Il Premio sarà realizzato grazie, come sempre, all’attenta e appassionata supervisione artistica del Manager Pasquale Mammaro (che nelle ultime edizioni del Festival di Sanremo ha accompagnato il successo de Il Volo, Diodato, Orietta Berti, Rettore, I Cugini di Campagna), che dichiara: “Oggi nel ricordare quanto Gianni Ravera ha fatto per il mondo dello spettacolo, in questi anni così particolari e delicati, sentiamo la responsabilità più che mai, di sostenere la musica e condividerla dal vivo; questa serata è per tutti noi, che crediamo nello spettacolo e nella forza della musica, un motivo per celebrarla”. “Sono felice di questa nuova edizione, che trova la sua casa nella magnifica Castelraimondo…” aggiunge Michele Pecora “...felice che oggi il Premio Ravera sia riconosciuto tra i migliori eventi italiani. Il Premio è nato da un’idea che ho coltivato a lungo per celebrare Ravera, al quale devo tutto perché è grazie a lui se ho potuto fare nella vita quello che desideravo, realizzando il mio sogno artistico. La partecipazione e l’entusiasmo dei grandi personaggi che negli anni lo hanno accolto, è la conferma che il marchigiano Ravera ha permesso a moltissimi artisti di brillare, ricordando che le canzoni sono un vero e proprio patrimonio nazionale da valorizzare”. “Siamo molto contenti perché eventi di questo genere sono linfa vitale per la nostra città e per l’intero territorio…“ spiega il sindaco, Patrizio Leonelli “…si tratta di una bella novità, un’occasione in più per mettersi in mostra e che sono sicuro, coinvolgerà anche persone da fuori regione che potranno in quei giorni godersi la nostra cittadina viva e colorata dai milioni di petali dell’Infiorata”. “La nostra città quest’anno godrà della presenza di Carlo Conti “…aggiunge l’assessore alla Cultura e al Turismo Elisabetta Torregiani “…per un evento che è come una ciliegina sulla torta tanto attesa, arricchita da una masterclass con ragazzi provenienti da tutta Italia che qui affineranno le loro qualità per presentarsi al pubblico nella serata del Premio”. La grande novità del premio Ravera è stata accolta con piacere ed entusiasmo anche dal consigliere regionale Renzo Marinelli: “siamo molto felici di essere riusciti a portare il premio Ravera a Castelraimondo, un evento importante che promuove il territorio e alimenta il turismo. La presenza di Carlo Conti, di artisti famosi e di tv e radio nazionali confermano la qualità di un’iniziativa a cui teniamo molto e che è seguita in tutta Italia”. Saranno tante le sorprese in una grande e imperdibile notte di musica e di emozioni, destinata ad attirare a Castelraimondo un notevole afflusso di pubblico portando la città e il territorio, alla ribalta dei media nazionali. Per l’occasione la cittadina si colorerà davvero di musica e profumi, perché ad arricchire il Premio Ravera ci sono gli appuntamenti previsti per la XXXI Infiorata Corpus Domini, che si terrà proprio in quei giorni. L’antica e suggestiva tradizione dell’Infiorata, si rinnova anno dopo anno, con ricche ed emozionanti scenografie, che corredano ventisei quadri fioriti realizzati in un unico tappeto lungo Corso Italia, aventi le dimensioni di metri 5x9 per una superficie complessiva superiore ai 1000 mq, che verranno realizzati dalle ore 21:00 del venerdì 9 e da sabato 10 fino a domenica 11 giugno sarà possibile ammirarne la bellezza. Gianni Ravera, nato nelle Marche, ha scritto numerose e straordinarie pagine della storia della musica e della televisione italiana. Noto organizzatore di manifestazioni musicali, in particolare del Festival di Sanremo, di cui aveva curato ben 24 edizioni dal lontano 1962. Il Festival era la sua creatura, la sua opera prediletta, così come Castrocaro (che inventò lui stesso) che pure aveva portato agli onori della cronaca musicale. Ravera curò anche il Disco per l’estate e collaborò a trasmissioni televisive come Fantastico e Serata d’Onore. Nel mondo della canzone Gianni Ravera era diventato una specie di istituzione. A lui devono il loro successo artisti come Iva Zanicchi, Bobby Solo, Gigliola Cinquetti, lo stesso Michele Pecora, Eros Ramazzotti e Zucchero. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Eurovision 2023 i primi dieci paesi qualificati del 9 maggio

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. È partita ufficialmente l’attesa kermesse Eurovision Song Contest 2023, dove ha partorito i suoi primi dieci Paesi qualificati nella Prima Semifinale di ieri sera 9 maggio: Croazia, Moldavia, Svizzera, Finlandia, Repubblica Ceca, Israele, Portogallo, Svezia, Serbia e Norvegia. Ebbene sì, anche l'italo-norvegese Alessandra ha, di fatto, incantato la Liverpool Arena. La svedese Laureen cosí facendo si è qualificata per la Finale, ha conquistato tutti ma non quello dell’Icona discografica per eccellenza Mara Maionchi che sembra non le sia piaciuta, commentando così la sua performance: “che devo dire? Troppo disperata..., si buttava a terra…, devo edulcorare quello che ho detto mentre lei cantava? Lei canta di un amore che il suo amore le è entrato nel cuore… pensa se non le entrava nel cuore! Se mi farò un tatuaggio? No sono troppo grande ormai, nessun tattoo per me basta… A dire la verità, tutta questa disperazione, non fa per me!” Abbiamo assistito anche alla clip di Marco Mengoni, mandato in onda nel corso della Prima Semifinale, il cantante romano infatti, non gareggerà nelle due semifinali e a tale proposito ricordiamo che l’Italia scenderà in gara con Marco Mengoni solo al Grand Final di sabato 13 maggio, perché di diritto è già in Finale insieme alle altre Big Five: Francia, Germania, UK, Spagna e al Paese organizzatore, in altre parole l’Ucraina. Ferma restando quindi, nel votare il proprio “idolo” come detto, per la prima volta in assoluto, gli spettatori che guardano nei Paesi idonei che non partecipano alla competizione di quest'anno potranno anche votare "in ogni semifinale e finale". Tutti gli spettatori dei Paesi partecipanti e non, possono votare utilizzando l'App ufficiale di Eurovision o andare direttamente nel centro di votazione: www.esc.vote. Sia l'App che il sito Web forniranno automaticamente il metodo di voto corretto per tutti i Paesi idonei. Inoltre, chi guarda nei Paesi partecipanti, possono votare per telefono e o SMS. I numeri pertinenti saranno visualizzati sullo schermo da ciascun’emittente partecipante e su www.esc.vote. Di fatto il pubblico si comporterà come le Giurie Nazionali: ogni televoto nazionale più quello del Resto del Mondo, finirà per attribuire pacchetti di voti da 1 a 8, 10 e 12 punti. La Prima Semifinale si è aperta con Julia Sanina che ha cantato un estratto della sua Маяк e con la Superstar internazionale ospite, Rita Ora, con un medley dei suoi successi e presentato il suo ultimo singolo, Praising You (ft. FatboySlim) e detentrice del record per il maggior numero di singoli nella Top 10 delle classifiche ufficiali da parte di un'artista femminile britannica e con 10 miliardi di visualizzazioni in streaming all'attivo. Emozionante il duetto tra la cantante ucraina Alyosha, che ha partecipato per l’Ucraina all’ESC 2010, e Rebecca Ferguson su una versione anglo-ucraina di Ordinary World dei Duran Duran che ha dato voce alle tante donne ucraine che come Alyosha, hanno lasciato il proprio Paese e i propri cari, per cercare un posto sicuro altrove. La nostra emittente TeleVideoItalia.net quale una delle Official TV Press dell’Eurovision Song Contest 2023 scelte ufficialmente dalla EBU e BBC, ringrazia il supporto del dipartimento artist europa managing della SDA Sanremo Eventi e tutti quelli che ci stanno seguendo e che hanno contribuito (ieri 9 maggio) a totalizzare l’8.6% di share, attirando l'attenzione di 1.824.000 spettatori sulle reti Rai. Ricordiamo, soprattutto ai nostri connazionali italiani emigrati che: anche la Seconda Semifinali e il Gran Finale dell’Eurovision Song Contest 2023, sono trasmesse in Italia dalla Rai, con il commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi in diretta su Rai 2 dalle 21.00 e in live streaming su RaiPlay, su Rai Radio2 e anche in radiovisione sul canale 202 del DTT e Tivùsat con Diletta Parlangeli, Saverio Raimondo e LaMario che daranno spazio alla grande musica internazionale, a curiosità, retroscena e al racconto dei semifinalisti in gara. Rai Pubblica Utilità inoltre, provvederà a sottotitolare e ad audio-descrivere la diretta e il servizio di audio-descrizione sarà attivo in streaming anche sul canale RaiPlay2. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Eurovision 2023 i Reali Carlo e Camilla visitano la struttura

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Fervono i preparativi per la sessantasettesima edizione dell’Eurovision Song Contest 2023, organizzato dalla EBU (European Broadcasting Union) e per conto della Ucraina, vincitori del 2022, dalla BBC (il più grande e autorevole editore radiotelevisivo del Regno Unito). Il colossale evento musicale, vedrà scendere in gara i rappresentanti di trentasette Paesi. Dopo il successo dell'Eurovision di Torino 2022 organizzata dalla Rai, grazie alla vittoria al Festival di Sanremo dei Måneskin e dove anche la nostra emittente TeleVideoItalia.net é stata ufficialmente ospite all’evento, la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest 2023 ci trasporta adesso tutti a Liverpool. È record per il Regno Unito che per la “nona volta” ospiterà l'Eurovision Song Contest e in quest’occasione anche l'Ucraina nel Gran Finale. Sul palco a Liverpool Arena, per presentare le due semifinali live (martedì 9 e giovedì 11 maggio) ci sarà il trio di superstar musicali: Alesha, Hannah e Julia. Nel gran finale invece ci saranno: la leggenda dell'Eurovision Graham Norton, la cantautrice e conduttrice televisiva, Alesha Dixon, l'attrice vincitrice dell'Emmy Award, Hannah Waddingham e la cantautrice ucraina, la Frontwoman di L'HARDKISS, Julia Sanina. Il passaggio di consegne da Torino alla città inglese è stato fatto, adesso, la città luogo di nascita dei Beatles si prepara a coprire gli undicimila posti della Liverpool Arena, a ospitare nella settimana dello spettacolare show milioni di persone e mass media provenienti da trentasette Paesi e a catturare le emozioni e immaginazione di tutto il mondo. Inoltre, dulcis in fundo, lo scorso 26 aprile Re Carlo III e la futura Regina Consorte Camilla Rosemary Shand, hanno visitato la M&S Bank Arena. I Reali sono stati raggiunti dal direttore generale della BBC Tim Davie, per un tour e per incontrare lo staff, il team creativo e gli apprendisti che stavano preparando l'Arena per ospitare l'evento. Nei diversi incontri, i Reali hanno parlato anche con una selezione di conduttori dell'Eurovision, come i commentatori di BBC Radio 2 Rylan e Scott Mills, la cantante ucraina Julia Sanina e l'attrice Hannah Waddingham. Assodato che Marco Mengoni rappresenterà l'Italia, con il brano vincitore del Festival di Sanremo “Due Vite” anche se con una versione unica e riarrangiata, ricordiamo che le due semifinali andranno in onda su Rai 2 martedì 9 maggio, dove scenderanno in campo la: Serbia, la Lettonia, l'Irlanda, la Norvegia, il Portogallo, la Croazia, Malta, la Svezia, la Moldavia, la Svizzera, l'Israele, i Paesi Bassi, la Finlandia, l'Azerbaigian e la Repubblica Ceca. La Francia, la Germania e l'Italia, già qualificate in finale, avranno diritto di voto; invece giovedì 11 maggio scenderanno in campo: l'Armenia, il Cipro, la Romania, la Danimarca, il Belgio, l'Islanda, la Grecia, l'Estonia, l'Albania, l'Australia, l'Austria, la Lituania, San Marino, la Slovenia, la Georgia e la Polonia. Il Regno Unito, la Spagna e l'Ucraina, già qualificate in finale, avranno diritto di voto. Mentre sabato 13 maggio in diretta su Rai Uno, alle ore 20:40, sarà trasmesso il Gran Finale dell’Eurovision Song Contest 2023, condotta dall’icona Mara Maionchi e il mitico Gabriele Corsi. Il commento in simulcast delle tre serate saranno date su Rai Radio 2, trasmesse anche su RaiPlay e il servizio di audiodescrizione sarà attivo in streaming, mentre sul Canale 202 del Digitale terrestre, il commento in simulcast delle tre serate, sarà affidato a Saverio Raimondo, LaMario e Diletta Parlangeli. Le trentuno nazioni si sfideranno nelle due semifinali alla Liverpool Arena il: 9 e l’11 maggio con dieci atti di successo per ogni semifinale. Le venti canzoni dei Paesi qualificati dalle due semifinali infine, raggiungeranno in Finale i cosiddetti “cinque big” già qualificate di diritto e cioè: l’Italia, la Francia, la Germania, la Spagna, il Regno Unito e la sesta Ucraina, campione in carica. Entusiasti, annunciamo grandi novità anche in fatto di votazioni: per la prima volta dall’edizione 2016 difatti, il sistema di voto dell’Eurovision Song Contest ha subito una radicale trasformazione. Durante le semifinali, i Paesi in gara, potranno essere votati esclusivamente tramite “televoto del pubblico”. Non sarà quindi considerato il voto delle giurie nazionali, in vigore dal 2010. In finale, tuttavia, rientrerà in gioco la doppia votazione di pubblico e giuria. Oltre a questo, per la prima volta anche i “telespettatori” dei Paesi non partecipanti potranno esprimere la loro preferenza, attraverso la piattaforma online del concorso. I loro voti saranno aggregati e presentati come un unico set di “cinquantotto punti” denominato Resto del mondo. Abbiamo fatto un grande passo in tema di far "votare la canzone preferita tramite online" coinvolgendo difatto chiunque, anche il nostro connazionale, che si sintonizza in questi grandi contesti. Adesso non ci resta che attendere che si concretizzi, allo stesso modo, anche la nostra proposta fatta ufficialmente a Mamma Rai, per quanto riguarda il Festival di Sanremo! L'Eurovision Song Contest è organizzato dalla European Broadcasting Union, la principale alleanza mondiale di media di servizio pubblico che rappresenta 116 organizzazioni membri in 56 Paesi e altri 34 associati in Asia, Africa, Australasia e Americhe. Che dire dunque, seguiteci numerosi come sempre e soprattutto: non perdetevi questo nuovo appuntamento con la grande musica! La Redazione TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia umilmente l’invito ufficiale ricevuto dalla European Broadcasting Union e BBC. É sempre un onore fare ufficialmente parte anche di questa internazionale organizzazione. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Rock per un bambino con Fiordaliso e altre Stars

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Sabato 20 maggio 2023 torna l’atteso evento benefico Rock per un bambino patrocinato dal Comune di Genzano di Roma e dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, nato nel 2009 da un’idea di Luca Guadagnini & Band per la volontà di Luca e della moglie Genni, di trasformare il dolore per la perdita della loro bambina, Aurora, in una “festa” della musica per una raccolta fondi a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma. Rock per un Bambino è una festa della musica all’insegna della solidarietà con la certezza che Tornerà L’Aurora. Una kermesse che grazie all’Associazione Aurora Music Rock, anno dopo anno, è cresciuta e ha visto sul palco, insieme a Luca Guadagnini artisti che abbiamo incontrato in diverse altre occasioni quali Gigi D’Alessio, Noemi, Tiromancino, Claudio Lippi, Matia Bazar, Gabriele Cirilli, Simone Cristicchi, Francesco Gabbani, Gianluca Grignani, Marco Masini, i Cugini di Campagna, Anna Tatangelo, solo per citarne qualcuno. Luca e Genni sopraffatti dal dolore per la perdita di Aurora, affetta da un tumore infantile che l’ha portata via a soli ventidue mesi, hanno cercato di trasformare la sofferenza in energia positiva, per dare speranza ai piccoli malati, alle loro famiglie con un impegno concreto per l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, con particolare attenzione al reparto di Neonatologia Medica Chirurgica, Padiglione Pio XII, dove Aurora fu ricoverata, che ha legittimato e patrocinato l’evento che in questi anni ha raccolto ben 235.000 euro. Luca Guadagnini ha scritto una canzone per ricordare la figlia, Tornerà l’Aurora che è diventata una sorta di inno di Rock per un Bambino. Un brano commovente che racconta con delicatezza il dramma della malattia di Aurora e che la Luca Guadagnini & Band, composta da Enzo Alberigi, Leandro Gaiardoni, Fabrizio Menichelli e Gabriele Conti, suonano nelle loro serate, rinnovandone il ricordo con l’amore infinito di mamma Genni e papà Luca che dichiara: “Aurora aveva già scritto nel nome quello che mi piace pensare sia stato il suo compito sulla terra. Il compito di portare la speranza, di seminare cose buone per tanti bambini che come lei soffrono. All’inizio non è stato facile, soprattutto per mia moglie, ma poco alla volta è diventata la nostra ragione di vita, il motivo per cercare di accettare l’inaccettabile. L’evento cresce anno dopo anno e sono grato a tutti coloro che lo rendono possibile. Anche quest’anno ci saranno grandi ospiti per una serata dalle forti emozioni che culminerà, come sempre, con Tornerà l’Aurora e uno sguardo al cielo e alla nostra bambina”. La tredicesima edizione di Rock per un Bambino sarà presentato da Tiziana Mammucari con Diego Brunetti, nelle vesti della Signora Gilda con Ilenia De Sena e la partecipazione di Eleonora Mascaro e vedrà protagonisti: Fiordaliso, Neja, L’Orchestraccia, Luca Guadagnini & Band, Fasma, I Sequestratori e Nun te Reggo Più. Come sempre aprirà la serata un’anteprima con tanti giovani e talentuosi artisti quali Dreamer, Valeria Vincenzi, Serena De Bari, Nic Ciaz and J Snake Dei Fenisia, Flyin’ Donkeys, Pellicanz, Marc e Antonello Cuomo. L’evento è realizzato grazie al supporto di tanti sponsor che partecipano come ogni anno, grazie all’impegno costante dell’Associazione Aurora Music Rock composta da un gruppo di amici “compagni di viaggio” di Luca e Genni e grazie al supporto tecnico di aziende leader nel settore quali AMG di Mirko Vinciguerra, Stonata Produzioni di Alice D’Autilla, Houge Group di Livia Masala e dal lighting design Dario Risolo. Acquisto biglietti su Etes.it Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Luca Guadagnini Band e Neja Questione di Fortuna

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Esce su tutte le piattaforme digitali il singolo e il video Questione di Fortuna di Luca Guadagnini Band e Neja, autori Saro Ingenieri, Giuseppe Santamaria, edizioni Keep Hold Srl, Starpoint Srl. Un nuovo progetto per Luca Guadagnini Band e Neja che, reduci dalle semifinali di Una Voce per San Marino 2023, lanciano un brano ballabile e radiofonico che invita a vivere le relazioni con un po' di coraggio anche quando non ci si sente all’altezza dell’oggetto del nostro desiderio, perché in ogni caso, che sia Questione di Fortuna o no, sono un bagaglio esperienziale importante per guardare avanti, anche con un po' di autoironia. “Arriviamo da due mondi differenti, ma abbiamo vissuto gli anni ’90 e 2000 insieme. C’eravamo conosciuti durante un tour nel 2004 e ci siamo ritrovati quasi vent’anni dopo. Lei è diventata famosa..." dichiara Luca Guadagnini "...soprattutto all’estero, mentre io oggi dedico il mio tempo e la mia musica, al sociale. Il mio obiettivo discografico è finalizzato, infatti, a sostenere il Bambin Gesù di Roma. Ringrazio Neja, che non aveva certo bisogno di me, ma ha accettato di buon grado il mio invito. Le semifinali di Una voce per San Marino sono già un traguardo importante ed essere arrivato fino a lì, mi rende felice. Questione di Fortuna è una sorta di rinascita, una voglia di spiensieratezza artistica, ma anche umana. Neja è una persona molto sensibile, sulla mia stessa lunghezza d’onda anche a riguardo al sociale e ci accomuna una grande passione per la musica”. “Sono molto contenta di aver avuto l’occasione di essere parte di questo progetto, potendo metterci anche del mio, scrivendone le parti in inglese..." aggiunge Neja "...un’unione particolare che ci ha permesso di mettere a confronto e fondere la mia attitudine per l’inglese e il suo cantato, con una fusione tra il rock e la dance, inusuale, ma sorprendente. Ho dovuto adattarmi ad un genere molto diverso, ma ho accettato volentieri una sfida che mi ha appassionata. Il risultato è un amalgama tra l’italiano e l’inglese, il pop e qualche sonorità anni ’80, in un bel crossover. Un brano dove abbiamo portato tutta l’energia insieme alla voglia di guardare alle cose e alla vita con un pizzico d’ironia”. Il video, con la sapiente regia di Federico Taticchi e Fabio Cascione, vede protagonisti Neja, Luca e la Guadagnini Band (composta da Enzo Alberigi Fabrizio Menichelli Leandro Gaiardoni Gabriele Conti & DJ Set di Gabriel), in un corto intrigante e divertente girato al Caput Mundi The Mall – Roma. La musica unisce e il rock anni ’90 di Luca, sposa la dance di Neja che ha fatto ballare generazioni intere con successi internazionali rendendola famosa in tutto il mondo. “Sono un sognatore che parla con il sole come recita il testo di Questione di Fortuna, brano nato come sempre in modo istintivo..." aggiunge l’autore Saro Ingenieri "...che parla d’amore e di come spesso, i ragazzi non si sentano all’altezza della ragazza che guardano con ammirazione, ma alla fine con “un colpo di fortuna”, osando un po', talvolta le cose vadano diversamente. Un incoraggiamento a buttarsi nelle relazioni con la consapevolezza che, anche se dovesse andare male, non è una tragedia, ma qualcosa da dedicare a sé stesso e da vivere come una ennesima esperienza di vita”. Dal 2009 Luca Guadagnini & Band ha ideato Rock per un bambino, per la volontà di Luca di trasformare il dolore per la perdita della sua bambina Aurora, in una “festa” della musica per una raccolta fondi che si svolgerà anche quest’anno il 20 maggio presso il Pala Cesaroni di Genzano (Roma) a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, evento a cui anche Neja parteciperà. I due artisti stanno lavorando con l’inseparabile Band di Luca, inoltre, ad un Tour estivo con cui faranno ballare le piazze italiane e che riserverà moltissime sorprese. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Anni 60 il nuovo brano di Pamela Prati Feat Atmosfera Blu

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Esce oggi, 5 aprile 2023 “Anni 60” il nuovo spumeggiante brano di Pamela Prati Feat Atmosfera Blu che fa respirare un'aria nostalgica e spensierata rievocando il favoloso decennio. Il brano, prodotto da Vocal Sound Music e distribuito da Believe, è scritto a più mani da Giuseppe Santamaria, Pamela Prati, Rosario Ingegneri e nasce dall'idea musicale dello stesso Santamaria. I coristi, Tony Campo e Gabriella Bisignano in arte Giove e Antonella Marino in arte Agfa. Arrangiamenti a cura di G-laspada. I Beatles, il jukebox, il drive in, i piano bar: sono tanti i simboli di un'epoca che viene sempre ricordata per quel sapore di rinascita e novità che sapeva trasmettere. Ma sarà stato veramente così? Anni 60 è l'occasione, per un decennio ormai mitico, di mettersi allo specchio e, contemporaneamente, a confronto con il mondo di oggi. Mode e moniti di libertà cui guardiamo costantemente con passione, sono spesso riproposti anche nella musica del 2023. Questa volta, senza ricorrere ad alcuna cover di brani già esistenti, ecco arrivare una nuova canzone, dai suoni e dal ritmo anni ‘60. Gli Atmosfera Blu (Giuseppe Santamaria e Anna Lanza), con la loro consueta capacità di cogliere sensazioni e suggestioni, lanciano un pezzo frizzante, orecchiabile e ballabile, che sembra poter già fare respirare un'aria estiva, in anticipo su tutti. Insieme al duo, che conferma la passione per la musica leggera italiana e il suo periodo d'oro, c'è una cantante, ballerina e attrice di straordinario spessore come Pamela Prati. Una diva contemporanea, dallo charme e dalla personalità dove sensualità, simpatia e talento si uniscono proprio come accadeva con le più grandi artiste di quei favolosi anni. “Ci piace da sempre collaborare con artisti che oltre a cantare, sappiano raccontare qualcosa di importante alla nostra società…” dichiara Giuseppe Santamaria degli Atmosfera Blu “…Pamela è una primadonna, sempre contemporanea, che sa incarnare quell'atmosfera anni '60. L'idea di duettare con lei è nata non appena terminato il brano. Abbiamo subito contattato il suo editore e glielo abbiamo fatto ascoltare sperando si realizzasse il nostro sogno a cui Anna teneva in modo particolare”. Pamela Prati è una protagonista dello spettacolo che ha saputo proseguire la migliore tradizione cominciata proprio in quel periodo, come lei stessa ammette: “mi è sempre piaciuto riportare il divismo sul palcoscenico. Ho sentito da subito che questo progetto potesse appartenermi. Il brano mi riporta all'allegria dell'adolescenza. È la prima volta che canto con un gruppo, cosa che ho sempre sognato e lo faccio insieme a una bella band, con cui si è creata una meravigliosa sinergia”. “Volevo una canzone fresca, che rimanesse immediatamente in testa. Ho composto il brano senza sapere quali sarebbero state le parole…” racconta Giuseppe Santamaria “…ma dentro di me già strizzavo l'occhio a un momento storico che poteva essere proprio quello degli anni '60. Alla fine mi è stato restituito questo testo, che non avrebbe potuto avere parole più azzeccate”. “Mi avevano inviato questa musica. Non era facile immaginare un testo su una melodia che presenta note così ravvicinate…” aggiunge Rosario Ingegneri, paroliere del pezzo “…Dopo averlo ascoltato la sera, però, nella notte mi sono svegliato con questo motivetto già nella testa. È stato istintivo: mi sono subito venuti alla mente gli anni '60. Era una realtà completamente diversa da quella di oggi: ci bastava poco per godere del divertimento”. Nella canzone, tutto ha il sapore della poesia; persino le patatine e i popcorn davanti a un film appaiono più coinvolgenti del modo distaccato con cui ci si mette oggi davanti allo schermo. Si ricorda un decennio che, in qualche modo, appartiene a ogni italiano. “Riuscire a cantare gli anni '60, così importanti anche per la discografia italiana, nel 2023 è un regalo che abbiamo voluto fare a noi e al pubblico… continua Anna Lanza “…Certo, il mondo è cambiato. Gli anni '60, però, sono uno stato d'animo e come tali non moriranno mai”. “Questa canzone mi riporta ai drive in, alla moda degli anni '60 che ho attraversato, sebbene fossi piccola…” dice Pamela Prati “…Io sono più legata agli anni '80, ma i falò che facevamo sulla spiaggia con la chitarra erano già figli di quell'epoca che racconta la canzone. Chiunque di noi ha un'idea ben precisa degli anni '60, attraverso i film e i personaggi famosi di quel periodo”. Così, con gli arrangiamenti di G-laspada e l'accompagnamento di archi e delle chitarre di Sergio Arizzi, ecco ricrearsi quel romanticismo che siamo abituati a vedere raccontati nei film, dove attori e celebrità passeggiavano tra le vie della Capitale con una naturalezza e una sincerità che non nascondevano nulla ai fan. Nell'epoca in cui non esistevano selfie, si poteva usare quella spontaneità forse più di oggi. Il videoclip, girato nel locale romano L'asino che vola, si sviluppa come un'esibizione di tre artisti e altrettanti coristi in un piccolo teatro, dove la vita quotidiana ruota intorno a quella dello spettacolo con cui s’interseca. Si tratta di una canzone leggera, che però non rinuncia a un sottofondo di malinconia…” termina Pamela. Volevamo, riproporre quelle atmosfere che hanno saputo raccontare anche i Matia Bazar in Vacanze Romane o, in un tema ancor più internazionale, Liza Minnelli e Robert De Niro in New York New York, dove gli artisti viaggiano vivendo della loro passione. C'è una ricerca molto curata di ogni dettaglio in questo video. Io, per esempio, vesto un abito di Dior, indossato già da altre dive degli anni 60 e concesso da una sarta formidabile”. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Moorea il nuovo singolo di Nusia

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Moorea, come scivolare nel profondo blu oltre il tempo, è il nuovo singolo della cantante e attrice Nusia, già disponibile nei principali store digitali. "Il maestro Franco Micalizzi, producer del progetto, mi parlava di Moorea, quell'isola Polinesiana immersa nel blu profondo di un oceano lontano e io l’ho immaginata…” ci racconta Nusia “…e ascoltando la suggestiva atmosfera della melodia che mi proponeva, ho iniziato a pensare alla storia di un amore, di quelli che ti restano dentro a lungo. La "lei" di questa storia, proprio mentre l’aereo atterra in questa isola blu, sente che forse è giunto il momento di dimenticare per aprirsi di nuovo al futuro…” prosegue la cantante "…perché fuggire sempre da se stessi, non serve a ritrovare l'equilibrio necessario per tornare protagonisti della propria vita, sottraendosi alla tirannia dell’amore". Quest’anno, 2023, uscirà su Canale 5 la serie “Maria Corleone”, prodotta dalla Clemart e Taodue, con la presenza di Nusia nel ruolo di una cantante siciliana e “Die Diplomatin” una serie tedesca di film polizieschi prodotta dalla UFA Fiction, la location in cui si sviluppa la trama è Roma. Nusia Gorgone nasce a Colonia, in Germania, da una famiglia di ristoratori di origine siciliana residente nel piccolo paese di Sankt Augustin, vicino a Bonn. Frequentando la scuola dell'obbligo fino alla maturità, cresce fra le due culture, parlando l'italiano a casa, il tedesco e l’inglese a scuola, oltre a visitare regolarmente la Sicilia durante le vacanze. Appena arrivata in Italia, all'età di diciassette anni, viene selezionata per il concorso «Una ragazza per il cinema», classificandosi seconda. Ottiene subito un contratto a Milano nel campo della moda. Durante la sua permanenza a Milano, inizia a frequentare l'Accademia di teatro "Centro teatro attivo", dove apprende i rudimenti dell'arte recitativa. Nusia ha frequentato anche il M.A.A.S (Music, Art And Show), un centro di formazione per lo spettacolo. Nel 1999 è co-conduttrice del programma calcistico "Il processo dei tifosi" su Gold Tv. Nel 2000 partecipa al concorso "Miss Italia" entrando tra le 50 finaliste. Di seguito si è trasferita a Roma, lavorando come modella ed attrice e ha prestato il suo volto per varie pubblicità e videoclip, tra cui "Stop America" di Edoardo Bennato e spot per Pepsi, Olivetti, Vodafone, Nissan, Wind. Fu appunto in occasione di Miss Italia che uno degli autori, Claudio Fasulo, gli propose di affiancare Gianni Morandi nel programma della lotteria del sabato sera "Uno di noi" su Rai Uno con la regia di Duccio Forzano. Laureanda in lingue orientali presso l'Università la Sapienza di Roma; nuove opportunità si aprono per Nusia nel mondo della televisione. Nel 2003, Nusia viene ingaggiata dalla emittente dedicata al mondo del cinema "Coming soon television", dove resta fino al 2008 in qualità di conduttrice di vari programmi. Nel 2005, continuando il lavoro a "Coming soon television", ottiene la conduzione di una rubrica cinematografica nel programma giornalistico "Omnibus" su La7 lavorandovi sino al 2007. Terminata l'esperienza televisiva, inizia un percorso recitativo di tipo teatrale, entrando a far parte della compagnia "Metis" di Roma ed esibendosi al Teatro dei servi e al Teatro della cometa. In quegli anni, spinta da una grande curiosità verso il mondo e da un forte bisogno di ricerca personale, viaggia molto, visitando l'Asia, le Americhe e l'Europa. Ottiene delle parti in alcuni film e fiction tv, lavorando con Pupi Avati, Roberto Faenza, Woody Allen, Alexis Sweet, Cosimo Alema e Riccardo Grandi. Ereditata una passione viscerale per la musica dal padre, ex bassista amatoriale, inizia a frequentare la prestigiosa scuola di musica "Saint Louis" a Roma, dove studia canto, per poi proseguire come autodidatta. Ha all’attivo una collaborazione nell’album "Light signs" del compositore italiano Riccardo Ebersbacher, dove collabora ai testi e presta la sua voce a due tracce… "Tausend und eine Nacht" è il suo primo singolo con la Ultra Music. Il 19 maggio 2020 è uscito il singolo "Eastwood Eyes" (feat. Daniel Danielson) per l’etichetta New Team Music. A dicembre 2020 è stato pubblicato il suo primo album "Feeling High" prodotta dal maestro Franco Micalizzi, di cui Nusia scrive i testi. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Tutto in un brivido di Michele Cristoforetti

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Dopo oltre 500 concerti e dopo aver aperto per tre volte i live di Vasco Rossi, il cantautore dall’anima rock Cristoforetti torna sulle scene con il nuovo brano “Tutto in un brivido”, dal 5 maggio in radio e disponibile in digitale. Dal 26 aprile è attivo il pre-save del brano. “Tutto in un brivido” è stilisticamente legato al più energico rock italiano, ed è caratterizzato da una voce graffiante, un ritornello esplosivo e un sound estremo, che da sempre contraddistingue il percorso artistico di Cristoforetti. Il brano è introdotto da un monologo scritto dallo stesso Cristoforetti insieme a Vanessa Grey (conduttrice e speaker radiofonica) e Diego Spagnoli (direttore di palco di Vasco Rossi) che lo interpreta. Il testo è un grido di libertà e di rottura contro un sistema che spinge a sognare ma non ammette errori e non concede passi falsi. ”Tutto in un brivido” è nato dopo aver scambiato un paio di chiacchiere con alcuni detenuti di un carcere nel quale mi sono esibito…” ci racconta Michele Cristoforetti “… quello che mi ha colpito di più delle loro parole è stato il racconto di una aspettativa di vita che non è stata esaudita. Il desiderio di raggiungere incondizionatamente un obiettivo talvolta li ha portati a percorrere delle direzioni sbagliate e dei sentieri che non erano i più appropriati. Il brano racconta la forza di vivere senza vergogna le frustrazioni, il sentirsi in colpa per aver sbagliato e le difficoltà che si incontrano, quando si lotta per raggiungere i propri sogni”. Nato il 14 gennaio del 1989 a Rovereto (Trento), Cristoforetti, al secolo Michele Cristoforetti, all’età di sedici anni inizia il suo percorso nella musica da autodidatta suonando la chitarra per poi consolidare la sua formazione musicale con la nascita nel 2008 della sua prima band. Il 2014 e il 2015 lo vedono protagonista della prima tournée teatrale in cui presenta dal vivo il suo primo album “Muoviti”. La scaletta dei concerti del tour “Rock d’autore” del 2016 è composta da una serie di brani dall’anima cantautorale unita a un’immancabile vena rock: “L’Album delle Pose” (2015), “Il mio tempo” (2016), “Sigaro Cubano” (2016), “Muoviti (Remastered)” (2016) e “Capita che (Remastered)” (2017). Nel 2018 è in giro per l’Italia con “Anime salve tour”, una tournée in cui reinterpreta i brani contenuti nell’omonimo album di Fabrizio De André edito nel 1996. Nel 2018 è uscito il suo ultimo EP, “Ancora qui”. Oltre a pubblicare i singoli “Blake” e “Notti”, nel 2021 dedica il brano “Come stai (Per te Chico)” a Chico Forti, ex produttore televisivo e velista italiano detenuto in un carcere della Florida. Il videoclip del brano è stato realizzato grazie al supporto degli elicotteri della provincia di Trento e ripercorre i luoghi dove viveva Chico, tra le Dolomiti ed il lago di Garda. La vittoria del contest Euregio Rock 2022 gli ha consentito di aprire le tappe del VASCO LIVE 2022 a Trento, Milano e Ancona. Nel corso della stessa estate ha aperto i concerti dei Nomadi al Castelfolk Festival e al Monte Bondone Green Festival e le date di Riki e dei The Kolors nello spazio spettacoli del centro commerciale Porte di Roma. Nel 2022 ha pubblicato 6 singoli, “Blake”, “Notti”, “Mania”, “Bella paura”, “Libera”, “Live”, “Come si fa” e “Esagerato” e nel febbraio dello stato anno è stato invitato ad esibirsi con il suo brano “Notti” presso il Live Box di Casa Sanremo. A febbraio 2023, presso il Palazzo Benvenuti di Trento, ha eseguito dal vivo “Come Stai” in occasione dell’inaugurazione della statua dedicata a Chico Forti, evento che è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai 3 con la partecipazione video dello stesso Chico e di Andrea Bocelli. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Orietta Berti Il coraggio di chiamarlo amore

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Dalla parte delle donne. Esce su tutte le piattaforme il videoclip di Il coraggio di chiamarlo amore, per la regia di Leandro Manuel Emede e Nicolò Cerioni. Il brano, scritto da Enzo Campagnoli, Tano Campagnoli e Mario Guida è contenuto nell’Album La mia vita è un film (55 anni di musica) 2021, distribuito da Believe digital Italia (digitale) e da Self Distribuzione (fisico). Il coraggio di chiamarlo amore, ha come focus il tema difficile e delicato della violenza sulle donne, quella fisica, psicologica e sociale subìta ancora oggi dai propri mariti, compagni, fidanzati che cercano di annientarne l’esistenza, considerandole una proprietà, un oggetto di cui avere esclusivo dominio. Orietta Berti che ha interpretato l’amore in tutte le sue forme, con la sua sensibilità di donna, madre, moglie e nonna, prima ancora che artista, ha scelto di dare voce a coloro che voce non hanno, perché sappiano di non essere sole e possano ritrovare la forza e la speranza di ricominciare: “Un argomento sempre attuale, perché, nonostante tutto, l’uomo violento, purtroppo, esisterà sempre. Ogni anno…” aggiunge Orietta “…aumentano le denunce e le morti violente per mano di fidanzati, compagni, mariti. Tante sono ancora le donne che non hanno il coraggio di parlare e nascondono i soprusi per paura e per difendere i propri figli, succubi di una società che tutela ancora troppo poco le madri, le donne. Per denunciare è necessario avere delle ferite visibili, ma è più difficile mostrare le ferite psicologiche, quelle che rimangono per sempre. È un messaggio che non è una novità ma credo sia una responsabilità per chi come me ha la possibilità di “alzare” la voce, farlo. Non è mai abbastanza. Il coraggio di chiamarlo amore racconta di quando non è più amore, ma una prigione che priva la donna del diritto fondamentale alla vita. Nessuno può girare la faccia dall’altra parte fingendo di non vedere, divenendo, così, complici della violenza”. Il videoclip, con i ballerini del Modulo Academy, Carolina Gorni, Francesca Goldoni, Claudia Alfinito, Laura Tassara, Matilde Corradi, Beatrice Carboni ed Ernesto Vladimir Villanueva Chavez, essenziale e delicato sottolinea la disperazione nelle sue tante forme, con una gestualità che ne descrive le ferite profonde. Il muro sullo sfondo, si confonde con gli abiti color carne mettendone idealmente a nudo i corpi in una danza che diventa racconto e denuncia. Questo brano, tra quelli scelti per la partecipazione a Sanremo 2021 di Orietta Berti, al quale venne poi preferito Quando ti sei innamorato dallo stesso Amadeus, è una delle tante canzoni contenute nel Cofanetto La mia vita è un film (55 anni di musica) 2021, dove l’artista canta l’Amore declinato in tutte le sue forme e sfumature, da quello passionale che dura tutta una vita, l’amore controverso fatto di alti e bassi e quello vissuto a distanza, l’amore per un figlio che fatica ad accettare e dichiarare la propria identità ma anche l’amore onesto, leale, disinteressato e incondizionato che un cane può provare per il proprio padrone/amico, l’amore per la propria famiglia o il ricordo del primo indimenticabile amore. Il coraggio di chiamarlo amore è quello violento che una donna, spesso fatica a lasciarsi alle spalle, proprio per la sua grande capacità di amare...! Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • a Donatella Rettore il Diploma honoris causa

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. L’Università IULM ha conferito, in partenariato con la Fondazione Roma, il primo Master universitario honoris causa in Management delle Risorse Artistiche e Culturali alla cantautrice Donatella Rettore.Il riconoscimento per le doti, i testi e l’ironia della cantautrice dalla poliedrica personalità. Il Direttore scientifico del Master, professor Giovanni Puglisi, ha letto la motivazione del conferimento del Diploma ad honorem “in considerazione della dimensione testuale della produzione dell’artista, dei contenuti che ha affrontato di volta in volta e che hanno caratterizzato aspetti e periodi della sua poliedrica personalità, del rapporto del testo verbale con il testo musicale, delle identità vocali dell’artista e le sue personalità colte nel rapporto con il testo. L’artista ha fatto dell’ironia una leva importante nell’arco della sua prestigiosa carriera e ciò riconduce alla parola dell’anno Ironia intorno alla quale l’Università IULM ha organizzato eventi e promosso iniziative nel corso del 2022”. Visibilmente emozionata, la cantautrice ha dedicato “questo Master a tutte quelle persone e in particolare a tutte quelle donne che, per un certo periodo, sono state messe in secondo piano. I genitori, un tempo, se dovevano scegliere se far studiare un figlio maschio o una figlia femmina, sceglievano senza dubbio il primo, senza tener conto che la figlia sarebbe magari potuta diventare una scienziata. Dedico questo titolo alle donne, come mia madre…” ha proseguito Rettore “…che avrebbe tanto voluto studiare e invece ha dovuto accontentarsi. Io che da giovane non avevo voglia di studiare mi sono buttata nella mischia e ce l’ho fatta. Non ho fatto tutto quello che avrei voluto, ma sono soddisfatta e oggi ricevo questo titolo con grande orgoglio”. Dopo la cerimonia, Donatella Rettore, dal palco dell’Auditorium dell’Ateneo, ha interagito con il pubblico e ha cantato a cappella alcune delle canzoni più famose del suo repertorio. “I riconoscimenti accademici honoris causa …” ha aggiunto a margine della cerimonia il professor Puglisi, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo “…sono un’occasione importante sia per il destinatario del riconoscimento stesso, sia per quanti regolarmente frequentano quel percorso formativo. Nel caso di Donatella Rettore l’evento assume particolare rilevanza tanto per la personalità della ‘laureata’, quanto per il consolidato prestigio del Master MARAC, che potrà annoverare tra i suoi ‘alunni’ un personaggio di tale spessore culturale ed artistico. La ‘canonizzazione’ di Rettore…” ha concluso il Direttore scientifico del Master IULM “…lungi dal normalizzare la vivacità dissacrante dell’artista, dà la carica ai nostri allievi di oggi e di domani”. Nel talk che ha visto coinvolti i professori Paolo Proietti e Stefano Lombardi Vallauri con l’artista, il focus è stato la produzione di Donatella Rettore nei suoi molteplici aspetti: dalla ricerca dell’identità (Splendido splendente) alla sua spettacolarizzazione (Diva, Femme fatale), dalla guerra (Carmela, Zan Zan Zan) alla visitazione di sfere e scenari più intimi (Ricordami, Di notte specialmente), dalla sensualità provocatoria (Kobra, Faccio da me, Gattivissima e la recente Chimica) alla morte (Se morirò), passando per la tematica amorosa e più intimista, declinata in molte prospettive. “Rettore è un’artista straordinaria “…ha dichiarato il professor Paolo Proietti, Preside della Facoltà di Interpretariato e traduzione “… nel corso della sua carriera, lunga e prestigiosa, ha affrontato la vita sempre con un’ironia critica e distaccata attraverso la quale ha espresso appieno il suo lavoro di cesello sulle parole. I testi delle sue canzoni sono laboratori che, in modo beffardo, presentano temi sociali, culturali, politici, temi universali, veicolati dall’incontro del suono con il contenuto, in forme che traducono identità vocali molteplici e sempre nuove”. “Con i suoi testi, i suoi look, la sua musica e le sue interpretazioni vocali “…ha aggiunto il professor Stefano Lombardi Vallauri “…Rettore ha fatto, o meglio è stata, la psicologia della nazione tra anni Settanta e Ottanta. Ha rivelato agli italiani quello che erano e quello che sarebbero diventati, nel bene e nel male. La sua specialità è cavalcare gli stereotipi, per demolirli. La ripresa recente del suo successo conferma la sua capacità, attraverso le generazioni, di leggere la società, in particolare la condizione femminile”. L’Università IULM ha conferito diplomi di Laurea e di Master ad honorem ad alcuni cantautori anche negli anni passati: il 19 novembre 2001 Master ad honorem in Comunicazione a Lucio Dalla,11 maggio 2005 Laurea ad honorem in Scienze della Comunicazione a Vasco Rossi, 28 febbraio 2019 Master ad honorem in Arti del racconto al professor Roberto Vecchioni,16 novembre 2022 Master ad honorem in Editoria e produzione musicale a Manuel Agnelli. Donatella Rettore, nata a Castelfranco Veneto nel 1955, a dieci anni inizia a suonare con il suo primo complessino, I Cobra, con il quale si esibisce nelle parrocchie cantando le canzoni di Caterina Caselli. Si trasferisce a Roma dopo la maturità per diventare una cantante e nel 1973 è la spalla del tour estivo di Lucio Dalla, che la introduce al mondo della musica. Il primo singolo, Quando tu, è del 1974, seguito pochi mesi dopo dal secondo scritto da Gino Paoli, Ti ho preso con me. Nel 1974 debutta al Festival di Sanremo con Capelli sciolti. Torna sul palco dell’Ariston nel 1977 per presentare Carmela. Dal 1978 inizierà a farsi chiamare solo Rettore, abbandonando il proprio nome di battesimo: cambiano il suo look e la sua proposta musicale, entrambi improntati al rock e al pop, con qualche sonorità che richiama la disco tipica di quegli anni. Il singolo che apre questo nuovo corso è Eroe. Il 1979 è l’anno della hit Splendido splendente e dell’album Brivido divino. Nel 1980 pubblica il singolo Kobra che ottiene il primo posto nella categoria donne al Festivalbar. Nell’estate del 1981 Rettore lancia Donatella, uno dei rari esempi di ska italiano con cui si aggiudica la vittoria assoluta al Festivalbar. Nel 1986 torna al Festival di Sanremo con Amore stella, poi nel 1994 con Di notte specialmente e nel 2022, in coppia con Ditonellapiaga, col brano Chimica, che dopo poche settimane si aggiudicherà il disco di platino. Segui tutte le nostre interviste video anche su televideoitalia.net/intervistelive Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Nek "Mi farò trovare pronto" nella rosa dei ventiquattro big in gara al Festival

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Nella rora dei ventiquattro big alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo c’è anche lui, Filippo Neviani, in arte Nek. È la sua quarta partecipazione in gara del cantautore originario di Sassuolo. La sua voce è nota in gran parte del mondo e non a caso conta, nell’arco della sua carriera, oltre dieci milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Seguito le prove generali dei big in gara al festival, lo incontriamo durante una breve pausa caffè. Nek, amato straordinariamente anche dal nostro pubblico italotedesco, avendo ascoltato già nelle prove il meraviglioso brano che, di là del festival, sapora già di ennesimo successo, tralasciando per ora le domande di routine sulla tua presenza al festival con la canzone che porti in gara, ti chiedo un pensiero per i nostri connazionali italiani in Germania e naturalmente nel resto del mondo. Si hai ragione, hai detto bene, è un pubblico che mi vuole molto bene. Io ti ringrazio tanto Angela per l’affetto che mi mostrate e mi inchino al vostro apprezzamento e amore che avete verso i miei confronti e alla mia musica. Certamente, attraverso la tua emittente TeleVideoItalia Angela, saluto tutti gli amici che vivono in Germania. Loro portano sempre grande italianità. Nelle persone che io incontro, che siano dalla Svizzera, dalla Germania ma anche dalla Francia ti dirò, percepisco in loro quelle straordinarie emozioni. Hanno sempre l’Italia nel cuore e vedo e sento un pizzico di malinconia, perché vorrebbe tornare al più presto possibile in Italia. Quindi auguro a loro che si realizzino, perché come ben tu sai, la maggior parte di loro hanno lasciato tanti cari e parenti per un posto di lavoro e una certezza di vita, economicamente migliore. L’Italia ha fatto tanto, pensiamo per esempio solo all’Argentina, gli italiani sono stati fondamentali per costruire questa nazione. Insomma, parlo per forza lavoro. C’è gente che ha lasciato le proprie radici, per ricostruire un’esistenza in un altro Paese, Germania inclusa, quindi “Chapeau” a tutti loro. A loro va anche tutta la mia vicinanza e tutto il mio rispetto. “Mi farò trovare pronto”! Grazie anche a te Angela, siete sempre i ben venuti… “ You are welcome” e... “Dankischen!”. Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, é visibile su www.televideoitalia.net/intervistelive e www.corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Io odio i Talent show, di Fegiz Mario Luzzatto

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Ristampato il libro “Io odio i Talent show” del giornalista Mario Luzzatto Fegiz, autorevole firma del Corriere della Sera. Il lavoro letterario, realizzato per la prima volta nel 2011, in parte riprende lo show nella commedia musicale scritta con Giulio Nannini e Maurizio Colombi, che ne è anche la regia. Iincontriamo lo stimatissimo collega critico musicale, autore d’innumerevoli saggi e libri, dove ci spiega l’importanza di leggere questo suo nuovo capolavoro letterario, come il perché seguire lo spettacolo. “Io odio i Talent show” è figlio dell'omonimo spettacolo teatrale, che racconta ciò che sarebbe meglio tacere. Tutto è nato da una telefonata di Maria De Filippi, che stava realizzando il disco decennale di Amici e in proposito mi chiese di fargli le note di copertina, ci dice ai nostri microfoni Mario Luzzatto Fegiz. Io subito le dissi: dai Maria… non puoi chiedermi questo, tu sai che io odio i talent show! Beh, rispose lei, è un buon inizio. Da qui è nato il monologo di oggi Talent show. Questo libro è tratto dallo spettacolo e non viceversa, pone l’accento il giornalista. È una raccolta di picchi emotivi della mia carriera, quindi non è un saggio e nemmeno un libro leggero che si legge in un pomeriggio. Dentro c’è di tutto, dal processo agli autori, cantautori, le radio private, disordini ai concerti rock, ad un mio incontro piccante con una fan di Gianna Nannini. Parla del decalogo di Celentano, del fantasma di Luigi Tenco che si aggira sul festival di Sanremo, con i suoi retroscena e la tragedia con i tanti misteri che lo avvolgono, etc. . Sono stato ispirato nel fare ambe le cose, sia teatrale sia letterario, per il semplice fatto che: per fare il giornalista devi essere obiettivo e onesto, mentre in teatro, puoi mentire. Questo libro fa da programma di sala dello spettacolo, per questo presentare quest’opera letteraria e teatrale anche in Germania e comunque all’estero, è un’altra delle grandi ambizioni di Fegiz Mario Luzzatto. Generalmente gli italiani all’estero sanno di musica italiana più degli italiani in Italia, termina lo storico giornalista critico. Per questo qualora sarò da voi, v’invito a venire numerosi, così avrete anche il libro. Entrambi costruiscono tutta la storia di un critico musicale e che parla di tantissime cose. “Io odio i Talent show…perché mi hanno derubato nel mio mestiere di critico, spalmandolo su giurie popolari, su sms, mail, televoti e voi… voi con i vostri sms mi avete fatto le scarpe!” Ecco, ci spiega lo storico giornalista Fegiz Mario Luzzatto. Questo critico è furibondo, delira e ricorda. Chi legge questo mio libro e vede questo spettacolo, ne esce contento, pertanto ve lo consiglio. La trama teatrale è una commedia divisa in due atti, la prima di cinquanta minuti e la seconda di trentacinque. Naturalmente sono accompagnato in questa scena da vari musicisti e tre chitarristi. Il libro contiene delle cose che sui giornali non sono mai uscite, come altrettanto delle cose che non si possono fare teatro. Forse il titolo scoraggia, perché la parola adesso non è bella come titolo, ma ormai era venuta così. Grazie per l’attenzione che mi avete dedicato. Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, é visibile su www.televideoitalia.net/intervistelive e www.corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Sandra Milo, la nostra Icona del cinema italiano è a Sanremo

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. L’attrice musa di Federico Fellini è l’inviata di Eleonora Daniele a Sanremo, per commentare il look, le canzoni in gara al Festival della Canzone Italiana di Sanremo e per dare dei pronostici. Sandra Milo al Festival ha sfilato sul red carpet e incontrato i suoi fan. Non ha peli sulla lingua ed è molto schietta nel dire le cose. La incontriamo e senza indugio si trattiene ben volentieri anche alle nostre telecamere. Sandra Milo, non le nascondo la mia emozione. Sono onorata d’incontrare una Star come lei, un’Icona del cinema italiano e di avere la sua umile attenzione. Raccontami tutto partendo dalla bellezza italiana quí al Festiival di Sanremo. “ eh beh, si! Le donne italiane sono molto belle e credo che siano rinomate nel mondo. Credo perché abbiamo un volto azzurro intorno a noi, sopra di noi. Abbiamo il sole e perché ci piace la vita, ci piace l’amore, o almeno a me piace moltissimo…,” ci dice ai nostri microfoni l’attrice Sandra Milo. Credo senza amore non potrei vivere, non avrebbe senso niente e… l’amore dura, non lo credi anche tu Angela? Assolutamente si! Ferma restando sul tema, un commento per il Festival e le sue canzoni? Beh, il Festival è meraviglioso! É meraviglioso soprattutto perché c’è, c’è ancora. Perché è una certezza, perché forse è l’ultima fabbrica dei sogni o anzi no… senza il “forse” e comunque perché la gente poi dimentica le guerre, i dispiaceri, le avversità della vita, le crisi e tanto altro ancora. È perché per un po’ sogna che il mondo sia bellissimo, che sia bellissimo come le canzoni di Sanremo, ed è molto bello questo. Abbiamo tutti bisogno di… come dire… di questa grazia, di avere un attimo di bellezza, di vivere così… senza angosce”. Mattatore “Baglioni” per il secondo anno… successo? Baglioni veramente è un unico e un inimitabile! Perché è un Principe, è un artista, è bravissimo e anche una Star secondo me. Con questa sua aria straordinaria, con questa sua classe infinita. Beh… poi quando canta… con questa sua voce meravigliosa che ha. Ha un qualcosa in più che naturalmente lo distingue dalla maggior parte degli uomini. L’emblema dell’eleganza di questo Festival, è sicuramente Claudio Baglioni! Mi ha fatto piacere incontrarti Angela. Colgo l'occasione di salutare tutti i connazionali in Germania e ancora… buon lavoro a te e buon festival a tutti. Chapeau all’attrice che è in lei ma soprattutto alla “donna umile” che si è fermata alle nostre telecamere senza indugio. Il mio bagaglio d’incontri stellari si arricchisce sempre di più e questo mi lusinga! Il servizio televisivo, redatto in collaborazione con gli studi della SDA FotoVideo, é visibile su www.televideoitalia.net/intervistelive e www.corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Spencerhill Film Festival Berlin 2022

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. La festa Bud Spencer e Terence Hill continua! Il festival del cinema, dal 2 al 3 settembre 2022, è di nuovo sotto il segno "a misura di bambino e famiglia come Bud e Terence" con un'area separata per bambini che include un cinema per famiglie al piano superiore dell'Urania. Finalmente un Festival cinematografico per il culto interamente dedicato alla leggendaria coppia del cinema Bud Spencer e Terence Hill. “Tribute To Legends”. Film cult, musica dal vivo e ospiti da Star.Il primo festival cinematografico nella storia dell'universo “Spencerhill” su iniziativa del Bud Spencer Museum di Berlino e del Terence Hill Museum Lommatzsch. “È la grande risposta dei tanti fan di Bud Spencer e Terence Hill da tutto il mondo ci ha incoraggiato a organizzare questo festival, all'insegna del motto Tribute To Legends…” sostiene l’organizzazione del mega evento. “Il lavoro della vita dei nostri idoli, viene finalmente onorato con il premio del film d'oro dei fan del cuore. In loco, consegniamo dal vivo a entrambe le famiglie, o forse a Terence Hill personalmente. Sarà una celebrazione per tutti i fan di “Spencerhill” Bud Spencer e Terence Hill. Per due giorni, nel cuore di Berlino, gli idoli festeggeranno i loro miti e finalmente incontreranno di nuovo persone normali. Visita il leggendario Bud Spencer - Museum e immergiti nell'universo di Spencerhill. Incontra VIP, star e le famiglie di Bud e Terence. Il "Golden Film Award" dei fan viene dal cuore e viene assegnato a entrambi per la prima volta. Film cult senza sosta nel primo centro scientifico del mondo, un intero piano della stravagante grande galleria di locandine dei film di Spencerhill attende i fan, con informazioni privilegiate di prima mano, un ricco programma per famiglie e bambini e una birreria all'aperto “Spencerhill” con attrazioni, musica dal vivo e interviste alle star e agli ospiti arricchiranno il programma. Saranno due giorni di lezione extra con film cult non stop, alla solita Spencerhill, in un ambiente storico in sette sale su tre piani nell'Urania Berlin. L'ammissione inizierà venerdì 2 settembre alle ore 15:00 fino alle 01:00 e sabato dalle 10:00 alle 1:00. Riguardo il cibo e le bevande “Spencerhill” quest'anno saranno i “pesos Spencerhill” a tenere banco, il cambio di 1 pesos Spencerhill è di 3 €, senza aggiustamento per inflazione. Puoi pagare velocemente e senza resto ovunque negli stand gastronomiciNumerosi punti fotografici come ad esempio con le statue di Bud e Terence, così come con la carrozza originale di "The Troublemaker" e popolari veicoli cinematografici, delizieranno il tuo cuore dei fan. Il programma del film è stato scelto dai fan stessi, sulla base dei voti per le serate cinematografiche al Bud Spencer Museum e l’organizzazione ha selezionato i film più seguiti e li presenteranno al festival! “Stiamo invitando entrambe le famiglie dei nostri idoli e ci saranno numerose star partecipanti, interpreti e sostenitori dei film…” entusiasta afferma l’organizzazione “…ricevi autografi e puoi fare acquisti a tuo piacimento nel fan shop originale, mangiare e bere in stile Spencerhill e scambiare idee con persone che la pensano allo stesso modo. I film e il programma sono in contemporanea nelle due sale principali per un totale di circa 1100 posti, qui vengono registrate anche le interviste e gli spettacoli dal vivo. Le altre stanze sono disposte tematicamente, ad esempio la " Salotto dei bambini " e il " Casaro Studio ". La birreria all'aperto, nel cortile di Spencerhill, avrà alcune deliziose attrazioni di Spencerhill da mangiare e da bere. La redazione TeleVideoItalia Angela Saieva onorata ringrazia l’invito avuto dalla Spencerhill Film Festival Berlino 2022, lieti di esserci. Il duplice ed epocale Tributo evento dedicato interamente alla Star Bud Spencer e Terence Hill, della quale anche noi di TeleVideoItalia.net abbiamo avuto piú volte il novero di incontrarli, é arrivato e vi aspetta il 2 e il 3 settembre 2022 a Berlino e detto tra noi... non fatevi attendere, altrimenti… Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE, SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • successo degli Arteteca a Filderstadt

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Grandissima è stata la partecipazione di pubblico, al multi spettacolo organizzato dalla A&R Italy Event di Renzo D’Ambra e Antonietta Canazio, tenutosi sabato 15 ottobre a Filderstat, nei pressi di Stoccarda. È approdato in suolo tedesco gli “Arteteca” una tra i personaggi più amati di Made in Sud formato dalla frizzante e simpaticissima coppia, nella vita come nel teatro “Monica Lima e Enzo Iuppariello”. Nonostante l’inestimabile popolarità che li circonda, con quasi vent’anni di carriera sui palchi teatrali e non per ultimo lo strepitoso successo ottenuto nello show comico di Raidue, il famigerato duo ci regala subito attenzione e già dai loro cognomi, parte un intreccio d’irrefrenabili battute autoironiche “allora, io mi chiamo Monica…” fa lei “…e io Enzo… ma perché dobbiamo parlare dei cognomi, rimaniamo sui nomi…” fa lui “…eeeh, hai visto, non gli conviene…” Non ho trovato una retorica biografica, vi chiedo quindi, ma davvero l’avete scritta voi e chi non la legge è…? Eeeh…si, l’abbiamo scritta noi, anzi no… l’abbiamo proprio imposta, cioè, io ho deciso di nascere nel ’78 e l’abbiamo scritto abbastanza chiaramente, mi chiamo “Iuppariello” di cognome, però voglio dire, è un cognome che… quantomeno… rispetto a qualche altro cognome e non faccio allusione a nessun’altre persone qui presenti…” e lì rimaniamo coinvolti in un incrocio straordinario di comicità mente Enzo segue il suo logico discorso “…comunque c’ha origini campane sicure perché, come si sa, il suffisso Ariello…non ci sono dubbi che siamo tutti di origine campane, mentre “qualcuno” che si chiama sì Monica di nome, però “Lima” di cognome, è chiaro che non ha proprio queste origini italiane, più Sud Americane, no? Cioè, vogliamo chiedere alla diretta interessata? Perché secondo me, lei dice di essere italiana ma…” la palla rimbalza a Monica che prontamente interviene “…chiedigli, al signore affianco a te…quando dobbiamo ordinare e deve arrivare qualcosa o pacco a casa, il cognome di chi da, perché il suo è difficile e… non “l’ingarranno”, in italiano non lo so Angela come si dice, aiutami…” di fatto glie lo suggerisco e Monica riparte”…ah ecco, grazie, azzeccano!”. Siete una coppia simpaticissima ma quanta realtà c’è di scritto? “…cioè, tu t’ha ricuordi che c’i sta scritto ne sta biografia?...” fa Enzo, fingendo perplessità e interpella Monica “…no, però c’è tanto di reale, mo’, al di là della biografia, c’è tanto di reale…” rispone Monica “… io a casa lo picchio veramente, sono io che comando, queste sono tutte cose vere…, è vero Enzo? Le forti risate prendono il sopravvento e mi rendo subito conto che, questa, è un'altra mitica intervista dove ancora una volta le parti s’invertono. Gli Arteteca, di fatto, creano gag e situazioni esilaranti ed io, mi rispecchio in una delle più storiche situazioni creatasi tra un nostro rispettabile giornalista, scrittore e conduttore televisivo Gianni Minà e l’Icona per eccellenza della comicità italiana, Massimo Troisi. Provo a riprendere in mano la situazione… ma m’illudo soltanto! Arteteca, come, da dove e perché è nato realmente questo duo? “Ce lo stiamo chiedendo ancora...” coinvolti dalle risate ci dice Monica “…e se lo sta chiedendo ancora anche la gente, perché ci incontra e ci dice: ma perché avete fatto questa cosa? Eeh, non si sa, i casi della vita…” Enzo interviene “…eh no, diamo una risposta seria ad Angela, allora: la coppia è nata che, prima ci siamo conosciuti, lei mi ha corteggiato per moltissimo tempo…” scoppiamo nuovamente a ridere “…no Angela, tu mi hai chiesto una cosa seria e noi diciamo com’è andata veramente la cosa. Allora, ricapitoliamo, lei mi ha corteggiato per un po’ di tempo, dopodiché, non ho trovato niente di meglio e ho detto “eh vabbè, allora iniziamo questa conoscenza”. Dopo che è nata la coppia, per moltissimo tempo lei mi ha detto “guarda senza di te non riesco a fare questo lavoro, non sono in grado, se non lo fai tu, non lo faccio neanche io” e quindi, mi ha costretto a fare questo duo anche nella versione attoriale comico lavorativa e lei te lo può confermare, non è vero?...” le risate hanno preso ormai il sopravvento e Monica aggiunge”…noi donne in realtà, dobbiamo ammettere che siamo masochiste, cioè, ci vogliamo fare del male e quindi, io, mi sono fatta del male così…” Enzo, cosa vi spinge a seguire le nostre comunità italiane all’estero, quanto è difficile far ridere soprattutto in questo periodo che, causa pandemia, ne abbiamo passato di cotte e di crude? Mah guarda, per noi è solo una gioia seguirvi, anzi, sono tra i momenti più belli del nostro lavoro, della nostra carriera perché, di serate in Patria ovviamente ne facciamo tante, però è un pubblico abituato a vederci live, in televisione, abituato a viverci. Diversamente, venendo molto di rado, sentiamo il desiderio del nostro essere italiano e quindi venire a fare qui uno spettacolo, è uno dei momenti più belli del nostro lavoro e ci veniamo sempre con piacere. È facile per noi seguire le comunità italiane in Germania, in Svizzera, siamo stati anche negli USA, proprio perché viviamo questi attimi con gioia. Sono i connazionali che desiderano vedere e vivere la nostra italianità. È semplicissimo anzi, è pure più facile farvi ridere, perché venite con quell’entusiasmo infantile e per noi, è davvero bello fare queste cose e venire da voi. Monica, inseguire i sogni è spesso difficile, siete inizialmente partiti in quattro, poi tornati un duo, perché non si è creduti? Nei vostri programmi, dove siete anche su Rai2, la realtà vi ha dato finalmente ragione, o forse avete capito che funzionava così? Non vorrei sembrarti retorica, ma com’è nato questo programma e quanto di vero c’è nei vostri sketch comici? “La verità non è proprio questa. Siamo partiti in quattro ma gli altri due, hanno deciso di fare un lavoro serio, uno l’ingegnere navale e l’altro si è aperto un negozio e ci hanno abbandonato …” il racconto di Monica è contornato di risate “….noi siamo stati gli unici due incoscienti, su quattro, a insistere su questa strada e su questo sì, abbiamo avuto ragione, loro lavorano e fanno delle vite regolari rispetto alla nostra…” poi Monica seria termina dicendo “…sì, siamo stati testardi e fortunatamente la vita ci ha dato ragione”. “ Come ha detto Monica, siamo stati fortunati, perché di sogni ne abbiamo realizzati tanti…” aggiunge Enzo. “Io penso comunque che la fortuna, in questi casi, quando si dice: il treno quando passa devi essere fortunato a prenderlo, si questo è vero. Però io penso anche che i treni passano, più o meno per tutti, l’importante che tu, tutte le mattine ti vesti, ti decidi, esci e vai in stazione e lo aspetti. Se ti metti in quelle condizioni, allora sì che la fortuna del treno che passa esiste, perché tu ti sei messo nelle condizioni di prenderlo e noi ne abbiamo fatto di sveglie fortunatamente, ci siamo presi qualche treno e tolti qualche soddisfazione. Parliamo di sogni nel cassetto? Tra questi c’è anche un’incursione a Sanremo e non per ultimo, volete fare un saluto alla comunità italiana in Germania? Si, nel cassetto ce ne sono ancora di desideri e questo è positivo, perché altrimenti faremmo questo lavoro con noia, mentre lo facciamo invece con grande entusiasmo…” ci dice Enzo “…abbiamo in cantiere una seconda edizione della sit-com, abbiamo anche un terzo film che negli ultimi due tre anni, il cinema ci ha un po’ bloccati, causa pandemia, come anche ampliare dei live in giro tra le comunità italiane in Europa e nel mondo.” “Sanremo… io non so cantare, no scherzo Angela…” risponde Monica “…Sanremo è il sogno di qualsiasi artista. È il top. Non lo so se sarebbe il momento giusto, è un po’ rischioso, quindi c’è un po’ di paura. Forse lo rinvierei un attimo, forse farei un attimino altre cose e poi… no, oddio se dovesse arrivare una proposta, perché no, accetteremmo subito e questo è sicuro!” “Noi abbiamo fatto il secondo film e il tema del film era che: questa coppia doveva emigrare in Germania…” ci dice Enzo “…quindi questo ti fa capire Angela, quanto siamo legati alle nostre comunità italiane in giro per il mondo. Siamo sempre felici in queste situazioni, quando li vediamo ridere per le nostre cose siamo contenti e l’auspicio è di farne sempre più. Grazie Angela alla tua emittente TeleVideoItalia.net e al Corriere d’Italia per cui scrivi e a tuo marito Dino. Volentieri condivideremo i vostri servizi, per conservare il calore e i sorrisi di questa comunità che ci è venuta a trovare, un saluto a tutti da Arteteca. Con una comicità pulita e non volgare il duo comico, ha regalato ai nostri connazionali italiani, due ore di spettacolo, ricco di esilaranti sfaccettature e sane risate. Negli sketch di vita quotidiana, il pubblico si è rispecchiato ed è stato coinvolto e interagito nell’originalità dei loro monologhi. Perfetti, ironici e originali, scene e cambi di costumi si sono intrecciati, tra la complicità di applausi del pubblico. Molto attenti a trasmettere grandi messaggi di valori sociali, gli Arteteca Monica & Enzo, nel loro spettacolo fanno sì che le famiglie vengono con i propri figli senza la preoccupazione di vedere cose inadatte, come farli ritornare a casa sorridenti e soddisfatti. La parte dell’esilarante spettacolo l’anno chiuso facendo il popolarissimo selfie dal palco dove inquadrano il pubblico che incora “Vita cuore battito” il successo del film con cui il duo comico furono primi al botteghino per settimane. L’evento è stato aperto dalla cantante Chiara D’Amico, ospite della serata, dove ha deliziato il pubblico con la sua pregiata voce e non potevamo esimerci dal chiedere il suo parere. Ero poco più di una bambina quando ti ho conosciuto, Angela, avevo circa sedici anni, mentre adesso ne ho ventidue. Rivedervi oggi è bello, specie con le tue telecamere, per me significa essere nuovamente a casa. È stato bello salire su quel palco e vedere tutta quella gente sorridere e cantare con me. Per noi artisti è gratificante tutto questo. Regalare un po’ di buon umore, specie in questi brutti periodi passati per colpa della pandemia, è il frutto di quello che desideriamo in fondo vedere. Il mio sogno nel cassetto è stato sempre il canto. Dopo la mia partecipazione al talent show Deutschland sucht den Superstar, non sapevo ancora se volevo continuare. Ammetto che avevo sfiorata la deciso anche di smettere e per un paio di anni l’ho fatto ma i miei genitori, sapendo i sacrifici fatti, mi hanno scrollato e ho riabbracciato la mia passione più grande. Un altro sogno nel cassetto, sarebbe raggiungere il mio prossimo eventualmente traguardo, forse quello del Festival di Sanremo 2024. Ringrazio la tua emittente TeleVideoItalia.net Angela e il Corriere d’Italia per cui scrivi, l’organizzazione R&A Italy Event che mi ha invitato e il mio produttore Davide Bonavita che mi ha permesso di essere qui stasera, con tutti voi. Ciao un bacio da Chiara D'Amico. Soddisfatti dei risultati ottenuti, incontriamo gli artefici dell’evento, la R&A Italy Event di Renzo D’Ambra e Antonietta Canazio, protagonisti d’innumerevoli spettacoli, eventi e concerti fatti nel rispetto della comunità italiana del posto, tanto per citarne uno quello con Mauro Nardi, oltretutto però da una mano ai giovani dando loro l’opportunità di registrare brani e di esibirsi nei loro molteplici eventi. A loro dunque, chiediamo un commento finale. Mi complimento principalmente, pubblicamente e con cuore con la mia socia Antonietta Canazio, una grande donna, una grande manager di elevato carattere teatrale, molto creativa e idealista…” ci dice il fondatore dell’organizzazione Renzo D’Ambra “…vedo inoltre che non ti sfugge niente Angela e questo mi lusinga. È vero, amo anch’io aiutare i giovani, perché mi rispecchio in loro e credo in loro, a maggior ragione ho anche una discografia, la D’Ambra Records, dove i giovani ambiziosi possono avvicinarsi al fascino della musica e canto. Permettimi Angela di precisare inoltre che: noi giochiamo su un punto molto delicato, riguardo il Made in Italy. Abbiamo un modo di creare e inventare gli eventi. Degli altri ben vengano, l’importante però che si fa in un modo pulito, se ad esempio faccio il giornalista oggi, non è che domani faccio il meccanico, questo non funziona! Quindi, bisogna portare avanti questo Made in Italy in un modo pulito e corretto, come ben chiaro resti per gli altri che un domani si svegliano e vogliono organizzare. Ti ringrazio Angela che con la tua emittente TeleVideoItalia.net e attraverso il Corriere d’Italia per cui scrivi, ci avete e continuate con tuo marito Dino ad onorarci con la vostra presenza nei nostri eventi.” “Con Renzo D’Ambra ci conosciamo da una vita e un giorno, fuori porta, mi propose di fare parte del suo clan artistico…” ci spiega Antonietta Canazio. “Oggi, con piccoli passi e tanti sacrifici siamo arrivati in quello che ci circonda e non é poco. Mi riallaccio al discorso di Renzo D’Ambra, ed è giusto come ha detto lui, noi italiani all’estero siamo quelli là, gli ambasciatori in giro per il mondo che portano la cultura e il Made in Italy e in questo caso noi lo portiamo attraverso la canzone, i concerti, gli spettacoli teatrali e tutto quello che gira attorno all’organizzazione. Quindi, come ha detto Renzo, noi facciamo in modo che il Made in Italy venga veramente rispettato e seguito in modo giusto. Siamo piccoli organizzatori, diciamo una piccola azienda familiare, però facciamo tutto noi, abbiamo il nostro staff e comunque di tutto e di più e quindi ci sentiamo, sí, dei piccoli organizzatori rispetto ad altri grandi, pur sempre però efficaci nell’organizzare in un modo pulito e rispettoso. La serata danzante è proseguita in ultimo con il duo locale Luis and Stefy. Ebbene sì, in quest’ultimo periodo, stiamo assistendo al ritorno di bellissimi spettacoli musicali e teatrali e tornare a “ridere” è un toccasana per tutti. Grati per l’attenzione e la piena disponibilità avuta dagli artisti Icona della comicità italiana Arteteca Monica & Enzo, dalla cantante Chiara D’Amico e il suo produttore Davide Bonavita, come l’accoglienza e l’ospitalità avuta dall’organizzazione R&A Italy Event di Renzo D’Ambra e Antonietta Canazio e non per ultimo l’ottima cucina della Pizzeria Trattoria Capristo, dove l’intero staff è stato ospitato con eccellenza, a tutti loro va il nostro doveroso plauso e immenso rispettato. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Insieme con Maria Grazia Cucinotta MARIS malattie reumatiche

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Esce oggi su tutte le piattaforme digitali il brano e il video di “Insieme” con la sentita partecipazione di Maria Grazia Cucinotta, testi e musica di Raffaele Viscuso, interpretata dal Maris’ Chorus diretto da Grazia Alonso formato dai giovanissimi Asia Bivona, Nicole Santonocito, Federico Ragusa, Alessio Coppola, Martina Isaia, Gloria Ciraulo. Insieme nasce dalla volontà dell’Associazione MARIS, Malattie Reumatiche Infantili Sicilia, di dare voce e risposte ai bambini e i ragazzi che soffrono di queste patologie. La MARIS, costituitasi nel 2012, è un’organizzazione di volontariato impegnata a far sì che ognuno dei piccoli pazienti abbia un trattamento sanitario ottimale, possa avere una vita normale e integrata nella società. L’Associazione supporta il Centro Regionale di Riferimento di Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Malattie Rare Reumatologiche del Bambino, afferente l’UOSD di pediatria ad indirizzo reumatologico di cui è responsabile la dott.ssa Patrizia Barone - AOU Policlinico G. Rodolico San Marco di Catania che in qualità di vicepresidente, insieme alla presidente, avv. Patrizia Cavallaro sono cofondatrici della MARIS. Testimonial è l’attrice Maria Grazia Cucinotta, da sempre sensibile a tematiche sociali e sostenitrice della MARIS. “Io ci sono e tu?” è la sua adesione spontanea e generosa al progetto: “Sono stata felice di dare il mio piccolo contributo all’importante missione della MARIS a sostegno delle malattie reumatiche infantili. Nessuno di noi può sottrarsi a queste responsabilità e il non sentirsi soli, ma parte di un Insieme, può fare la differenza per i piccoli pazienti e per le loro famiglie. Ed io ci sono, voglio esserci”. Maria Grazia Cucinotta La dottoressa Patrizia Barone, ripercorrendo le fasi salienti della sua carriera lavorativa dichiara: “La volontà e la determinazione per il miglioramento del percorso assistenziale dei miei piccoli pazienti non mi sono mai mancate. La Maris mi ha supportata e sostenuta, insieme abbiamo affrontato ostacoli che sembravano insormontabili... e tanti ancora ne supereremo, ne sono certa. Non sono disposta a mollare: i miei bambini avranno un centro sempre più all'avanguardia e potranno curarsi senza doversi spostare, accanto ai propri affetti più cari”. La presidente Patrizia Cavallaro conclude: “Mi sono resa conto, nel 2012, anche su input della dr.ssa Barone, che i bambini affetti da patologie reumatiche nella nostra Regione erano poco o nulla rappresentati e che avevo il dovere, in primo luogo, come genitore e come cittadino di dar voce ai loro bisogni di salute. Così è nata la MARIS”. Una missione per la quale l’Associazione decide di affidarsi al potere della musica per rafforzare il proprio messaggio, coinvolgendo l’autore Raffaele Viscuso che dichiara: “Ho accolto con entusiasmo l’idea di scrivere una canzone e dare un contributo all’impegno dell’associazione. Insieme tocca ogni aspetto della malattia non solo le difficoltà motorie, le limitazioni che hanno i bambini nel correre come tutti gli altri, ma anche il tema importante dell’inclusione. Il ritornello dice “vieni con me insieme si può” condensando in poche parole l’importante missione della MARIS. Dal punto di vista musicale, la linea melodica è volutamente semplice per rappresentare al meglio il loro mondo e per la stessa ragione, è cantata da bambini e ragazzini per sottolineare che sono loro ad essere colpiti da queste patologie che normalmente si pensa riguardino solo gli adulti. I più grandi cantano vieni con noi, perché sono già passati attraverso le difficoltà che i più piccoli dovranno affrontare e l’invito è quello di non sentirsi soli, perché Insieme si possono superare gli ostacoli insidiosi che queste patologie seminano nella vita di tutti i giorni, regalando la speranza e la voglia di superarli”. Il video clip realizzato da Emily Gallé, è un vero girotondo di emozioni con bambini più grandi che prendono per mano i più piccoli e corrono ritrovando la spensieratezza e la gioia che spesso a chi viene diagnosticata una malattia infantile reumatologica cronica, a volte anche rara, viene negata. Immagini e note alle quali viene affidato il compito davvero importante di diffondere la speranza che l’Associazione costituita da volontari, tra medici, operatori sanitari e persone sensibili alle problematiche dei piccoli e giovani pazienti, costruisce giorno dopo giorno. Ad oggi le componenti del direttivo sono la presidente A.M. Patrizia Cavallaro, la vicepresidente Patrizia Barone, con Teresa Caruso, Daniela Cavallaro, Maria Klara Giuffrida e Rosalinda Marino che dichiara: “Mia figlia è affetta da una patologia reumatica cronica e da 8 anni vivo con lei questo incubo. Far parte della MARIS e contribuire attivamente dedicando tempo ed energie è, per me, un atto d'amore ed allo stesso tempo un dovere genitoriale e sociale. Un atto d'amore non solo per mia figlia, ma per tutti i bimbi che, come lei, devono affrontare quotidianamente sfide più grandi di loro. Un dovere per non lasciare che le cose vadano come devono andare, ma fare tutto il possibile perché vadano al meglio. Ricordo con precisione la risposta ad una mia domanda: "Dottoressa, devo preoccuparmi?". La risposta fu: "Non deve preoccuparsi, ma dovrà occuparsene." Ecco, per me far parte dell'Associazione è anche questo: occuparmi di mia figlia!” Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • la missione San Giuseppe di Karlsruhe vive i valori di una Pasqua ebraica

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. In un clima di serenità la comunità italiana San Giuseppe di Karlsruhe mercoledì 5 aprile si è radunata nel rinomato Ristorante Trattoria Da Giovanni, per una “Seder haggada Pesah”. É una cena speciale, un rito fatto da gesti antichissimi come fece Gesù, radunandosi nell’ultima cena. Il rito, ancora oggi, si divide in quattro parti determinate da quattro coppe di vino, che si bevono durante ogni singola parte. Nel celebrare il Seder, si legge anche l'Haggadah, una forma di narrazione che racconta la storia degli Ebrei, accompagna il rituale della Pasqua e racconta in particolare l'uscita del popolo ebraico dall'Egitto. Ospiti all’evento liturgico, organizzato dalla MCI San Giuseppe di Karlsruhe, parliamo con il loro reverendo Padre don Waldemar Massel, che dopo aver officiato una breve liturgia della riconciliazione, ha introdotto la collettività presente alla cena Ebraica accendendo le candele della Menorah, il rituale candelabro ebraico dalle sette fiamme (braccia che ricordano i sette giorni della creazione), poi si è seduto a capotavola, come Gesù ha fatto con gli apostoli nel cenacolo a Gerusalemme, radunandoli a sé. Durante la cena il presule, ha spiegato in modo semplice ed esaustivo, attraverso anche la proiezione d’immagini, le tradizioni ebraiche legate a questa cena e le seguenti portate che l’hanno compagnata. Dino e Angela, è un piacere rincontrarvi anche in quest’occasione di catechesi eucaristica fatta sull’ultima cena di Gesù, la cena pasqua ebraica, detta Haggada…” ci dice padre Waldemar “…le nostre origine cristiane provengono dalla religione e fede ebraica. Gesù era ebreo, si è sottomesso alla legge ed Egli, festeggiava anche tutte le feste giudee ebraiche e così anche la Pasqua. Noi parliamo dell’ultima cena di Gesù ma tante volte noi non conosciamo la Pasqua ebraica. Ovviamente, questa, non è una mia invenzione. Quando venni nella diocesi di Civita Castellana, con questa catechesi, m’incontrai in tantissime parrocchie il giovedì sera. Là, dopo la messa della cena Domini, facevano questa cena ebraica per spiegare ai parrocchiani da dove è nata la Santa Messa, in che contesto Gesù prese il pane e poi il vino, com’era questa cena, questa Pasqua. Ecco, durante la Messa si dice: e dopo la cena prese il calice…, è un rito, questo calice Gesù l’ha benedetto come il sangue suo. Qui, nella missione a Karlsruhe, è il secondo anno che lo facciamo. Il celebrare la Pasqua, rievocando la storia, è sempre un momento particolare. Come ha accolto la sua comunità questa proposta, di celebrare la cena ebraica? L’anno scorso eravamo in quattordici, era una novità e ho preferito proporlo al consiglio pastorale. Adesso, il numero di partecipanti è raddoppiato. Siamo in ventinove. Vedo che è stata apprezzata la mia proposta. È una cosa bella questa. Questa forma di catechesi, quest’anno, l’ho ampliata anche a coloro che si preparano alla cresima. Oggi siamo un bel gruppetto riunito Da Giovanni per questa cena ebraica e che gentilmente ha acconsentito ad aprirci, nel loro giorno di riposo. Peraltro, anche il loro figlio, si sta preparando alla cresima e quindi, è stato un modo particolare e originale per approfondire la catechesi. Perché alla stragrande maggioranza di persone che conosce nel rito cattolico il lavare dei piedi, lei padre, ci porta a conoscenza il lavare le mani? Devi sapere Angela che, nella cena ebraica, c’è anche questo rito. Gli ebrei facevano abluzioni, prima di mangiare un pasto e “Gesù”, essendo capotavola, per primo si lava le mani e passa con una bacinella e l’asciugamano per far lavare le mani agli altri che siedono a tavola. Gesù ha fatto inoltre il successivo gesto che dici, ha lavato i piedi. Un segno di grande umiltà, poiché soltanto i servi lavavano i piedi ai padroni, ed ecco che così facendo “Egli” ha voluto dare questo grande esempio, per dire: dovete lavare i piedi, così come servire gli uni agli altri. Così facendo, nella messa cena Domini del giovedì, le persone conoscono e comprendono anche meglio la nostra messa, il rito e i suoi segni che hanno un preciso significato e collegamento anche con la fede ebraica. Diversamente, il tutto sembrerebbe accampato in aria e rimarrebbe incompreso. Padre Waldemar, oggi porta a conoscenza alla comunità del posto anche particolari accessori e indumenti rituali ebraici: il Kippah, la Menorah e il Talled, o detta in chiave moderna Tallit, cosa sono e qual è la loro funzione? Sì, questo che le mostro è un Kippah, un copricapo circolare simbolo che contraddistingue un ebreo, usato per obbligo dagli Ebrei maschi. Lo usano e camminano sempre, con il capo coperto, anche per le liturgie. In alcuni, vediamo che hanno il cappello. Poi questo che vede è la Menorah, un candelabro. Ce ne sono di diversi comunque. Questo che vede ha sette braccia, mentre altri ne hanno in tutto nove. È per diverse feste, perché ogni giorno si accende una candela. Questa nel mezzo è la candela di “aiuto” della quale si depone accesa. Anche noi abbiamo sui nostri altari queste candele. Una volta cerano tre candele nel lato destro, tre nel lato sinistro e poi si metteva anche il cero pasquale etc. e la settima, che è Gesù Cristo. Tutt’oggi lo vediamo ancora in alcuni altari antichi, tre da ambo i lati e in mezzo il “tabernacolo” che come detto è la settima candela, Gesù Cristo. Questo numero non è a caso, è numerologia, è un segno tra gli ebrei, molto importante. Quest’altro che le mostro invece, è il Talled o Tallit. Questo peraltro è proprio originale, l’ho acquistato a Gerusalemme e non è una tovaglia, bensì è come uno scialle, che gli ebrei lo indossavano per fare la preghiera nel tempio. Noi cattolici invece abbiamo una cosa simile che indossiamo per la preghiera, si chiama stola, che è il segno indistinguibile del sacerdote. Padre, perché propone proprio oggi questo particolare incontro, ai suoi parrocchiani? Perché, é proprio oggi che gli ebrei festeggiano l’inizio della Pasqua. Certo, noi non siamo ebrei e non facciamo la Pasqua ebrea ma ritengo che sia istruttivo spiegare questo rito di catechesi, del perché e cosa consiste accendere ogni giorno una candela e posarla sulla Menorah. È accompagnata ogni volta da una preghiera di benedizione, che si pronuncia in ebraico e che io oggi ho fatto in italiano, per semplificare il linguaggio d’intesa ai presenti. Abbiamo mangiato questa cena simbolica, mi spiega il valore e cosa consiste questa portata ebraica? Sì, la prima parte è quella liturgica, così come noi facciamo la messa e poi si va a mangiare. Loro adesso non hanno il tempio, perché è stato distrutto. All’epoca, il mattino, si portava l’agnellino e si sacrificava nel tempio. Poi si preparava questa Pasqua a casa, dove si mangiava e si svolgevano tutte le preghiere. Come hai visto Angela, abbiamo preparato un libretto, dove ci sono scritte diverse fasi e che, come anche voi avete avuto modo di seguire e documentare con le vostre telecamere, noi abbiamo seguito questo rito trascritto sul libricino, consumando le diverse pietanze. Si è partiti preparando la tavola, con l’aiuto delle mani esperte del team del locale di Giovanni Verga. Dopodiché, ci hanno servito le diverse pietanze concordate, come ad esempio: il sedano e un uovo sodo, segno simbolo della vita. L’agnello, simbolo della Pasqua e che ricorda il sangue versato sugli stipiti e che è stato salvezza per i figli degli ebrei. Il charoset, una miscela di mele e carote, parte importante del pasto servito nella Pasqua ebraica, perché ricorda il mortaio e l'argilla usati dagli schiavi israeliti in Egitto, per costruire i mattoni e a sua volta le piramidi e non solo. Poi c’è l’acqua e sale, che ricorda le lacrime che loro hanno versato quando erano nella prigionia. Seguito da diverse preghiere c’è un “azzimo” un pane non lievitato, che ricorda quando sono fuggiti dall’Egitto in fretta, senza avere il tempo di far lievitare la pasta. Le verdure amare, che ricordano l’amarezza dell’essere schiavo. Le quattro coppe di vino, simbolo della gioia della libertà ritrovata. Come avete notato, ogni volta, si è bevuto con il braccio destro appoggiato in modo obliquo sul tavolo, perché segno di uomo libero. Proprio come facevano i romani, quando bevevano coricati, per la stessa ragione. Tutto ha un segno, ed è questo lo scopo specifico di questa “cena Pasqua ebraica” e la catechesi eucaristica della quale continuo a proporlo ogni anno, anche nella nostra Missione, affinché ogni anno che viene, aderiscono sempre piú numerosi, a questo costruttivo incontro storico Da questo incontro dimostrativo, di tradizione pasquale ebraica, cosa si auspica dai suoi parrocchiani? Mi auspico che possa crescere la consapevolezza della nostra fede e anche della partecipazione dell’eucarestia. Desidero che capisca, desidero proporre, desidero che la gente non rimanga ignorante, perché poi, un ignorante si può governare più facilmente. Desidero che le persone siano libere di scegliere e che i riti non siano scambiati per "riti magici di uno sciamano". Ecco, questo è il mio obiettivo, aiutare le persone veramente, di conoscere la nostra fede, conoscere Cristo e anche i riti che sono nella chiesa, per vivere più consapevolmente la propria fede e fare consapevolmente le scelte della propria vita. Affinché, uscendo dalla chiesa, abbia visto abbastanza, sia consapevole e gli sia data la possibilità di approfondire la fede, ed essere libero di dire: “no, io non ci credo e abbandono” oppure dire “Signore ti ringrazio, che io ancora riesco a vivere la mia fede più profondamente e non per tradizione, solo perché i miei genitori mi hanno portato in chiesa o per qualche motivo legato alla chiesa, etc." No, in questo modo, non fa e non ha nessuno effetto. Io non sono un governatore ma sono solo uno strumento, come ho scritto anche nell’immaginetta della mia prima messa, che conta oggi trent’anni: “il Signore fa di me uno strumento della tua pace e del tuo amore” come anche le parole di Papa Benedetto XVI, quando è stato eletto, che diceva: “io sono qui, povero operaio nella vigna del Signore”. Padre, ringraziandola dell’invito e salutandola, vuole fare un augurio alla sua comunità pastorale? Sì, l’augurio che faccio a tutti i miei parrocchiani della Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe, è lo stesso che ho fatto la domenica delle Palme, quando ho messo a confronto diversi personaggi della Passione di Gesù e cioè: di essere come Pilato che, prima di giudicare una persona, voleva conoscerla e capire se era con o contro Gesù. Infatti, la storia stessa narra che lui se n’è lavato le mani e lo ha lasciato giudicare al popolo, evidentemente perché, non vedeva chiaro crocefiggere una persona senza capirne il vero perché. Secondo, di avere questo coraggio di vivere la propria fede come “Veronica” che: vedendo un povero uomo che soffriva e portava la sua croce, incurante di cosa diceva la gente e di essere in qualche modo contaminata e criticata, gli è corsa incontro e gli ha asciugato il viso e quest’uomo… “Gesù”, ha ricambiato il suo gesto di amore, lasciandole impresso sul telo l’immagine del suo volto. Ecco, chiedo di essere coraggiosi quindi, di mettere in pratica il comandamento di amore verso il prossimo, senza scrupoli. Vi benedico Dino e Angela, ringrazio sempre la presenza con la vostra emittente TeleVideoItalia.net e attraverso te anche quella del Corriere d’Italia per cui scrivi, per avere impreziosito questo momento di aggregazione. Ogni gesto e momento di questa cena pasquale ebraica, ha un significato importante e tutti i presenti hanno celebrato questo rituale con attenzione, osservando ogni dettaglio con compostezza, entusiasmo, emozione e grande riflessione. Unanime è stato lo stare bene insieme e di avere condiviso in piena armonia con il loro presule, don Waldemar Massel, questo frammento di storia celebrativa pasquale ebraica. Buona Pasqua, da tutti noi della Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe. Giunti al termine, tra i saluti echeggiano le immagini, i canti ebraici e i tanti volti sorridenti con il quale abbiamo condiviso questa nuova e costruttiva esperienza. É così che gli ebrei festeggiano la Pasqua, come altresì oggi noi chiamiamo “Pasqua” quei giorni di festa, in cui ricordiamo che: nostro Signore ci ha amato fino alla fine e quindi "Egli", ha dato un significato nuovo alla Pasqua. La nostra Redazione TeleVideoItalia.net ringrazia la calorosa accoglienza, impeccabile ospitalitá, attenzione e collaborazione avuta come sempre dalla comunitá cattolica italiana San Giuseppe di Karlsruhe e dall'intero consiglio pastorale della Missione. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Incontro con Giuseppe Faraldi assessore al turismo di Sanremo tra Festival e cittá

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Sanremo non è solo la culla del panorama musicale e dell’intrattenimento nota in tutto il mondo, per via del ”Festival della Canzone Italiana” e altrettanti eventi celebri di livello internazionale, ma è anche un raffinato e apprezzatissimo luogo turistico estivo e balneare, in un mare che dalla “Fee” ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della bandiera Blu. É inoltre una perfetta meta per gli amanti dei paesaggi tipici, sport e benessere, luoghi storici da visitare, da torri, monumenti, palazzi, ville, chiese ed edifici di diverso culto, all’immensa varietà florovivaistica di rara bellezza, ai suoi migliori negozi e boutique, veri e proprii salotti del Made in Italy, ai suoi abitanti molto cordiali e ospitali; per non parlare poi della tradizione culinaria di Sanremo che abbraccia, per antonomasia, tutti i sapori mediterranei e non solo. Incontriamo a tale proposito Giuseppe Faraldi, assessore al Turismo della Città di Sanremo. Con lui, facciamo una riflessione rivolta sia al Festival di Sanremo, sia alla splendida Città dei Fiori e dei suoi numerosi eventi in corso che portano, annualmente, milioni di persone da tutta Europa e oltre oceano a visitare i suoi posti incantevoli. Assessore Faraldi, benvenuto nella nostra trasmissione. A lei chiedo una sua prima impressione sul Festival e sulla vostra splendida città di Sanremo. Buongiorno, grazie a lei Angela e grazie a tutti i miei compatrioti che vivono in Germania. È un piacere essere ospite da voi e poter portare il messaggio di Sanremo anche oltre i confini nazionali, soprattutto in una terra dove il “Festival di Sanremo” è molto apprezzato, è molto conosciuto e facciamo tornare un pochettino a casa anche coloro che, per tanti motivi, lavorano e vivono in Germania. Il Festival è stato un evento eccezionale nel vero senso della parola, perché è stato il Festival più visto da venticinque anni a questa parte. È stata una festa nella città, eccezionale. Pensi che la nostra cittadina conta, normalmente, cinquantaseimila abitanti. È una piccola cittadina e nel e negli ultimi giorni del Festival, si sono contate centottanta mila persone. È stato veramente un evento che ci ha un po’ travolto, ci ha un po’ spiazzato, perché i numeri sono stati superiori alle aspettative. È stato un Festival che è uscito dall’Ariston. Solitamente uno associa il Festival al Teatro Ariston e che giustamente è la casa, il cuore, il pulsante della manifestazione. Invece il Festival, si è trasferito anche nelle piazze, si è trasferito nei locali, si è trasferito per le vie della città, ed è stato una cosa sinceramente molto, molto bella ed emozionante. La città è cambiata, è diventata una città glamour, una città, dove tutti volevano venire, tutti volevano partecipare a un evento e questo ci ha sorpreso. Avevamo studiato, per fare un qualcosa di questo tipo con la Rai, che ringrazio anche attraverso i vostri canali TeleVideoItalia.net, però è stato un evento veramente al di là di tutte le rosee aspettative. Restiamo sul tema Città dei Fiori che in questi ultimi due anni, causa pandemia, ha avuto una crisi di astinenza festivaliera. Abbiamo visitato posti allestiti per l’occasione, come il Forte di Santa Tecla, con i trentacinque splendidi abiti della mitica Raffaella Carrà e non solo. Che cosa ritiene di avere fatto a meglio, in questa settimana di Festival? Allora, nel 2021 è stato davvero un miracolo riuscire a portare a casa un Festival, perché, le sensazioni che si provavano nel 2021 erano veramente drammatiche. Io ho avuto la fortuna e la sfortuna di salire sul palco dell’Ariston, nelle sere in cui veniva trasmesso senza pubblico e vedere tutte quelle sedie vuote davanti e una sala nera, è stata veramente un’esperienza che mi porterò dietro e ancora peggio è stato, uscire da quella sala per tornare a casa la sera e ceravamo: io e i carabinieri… basta, cioè una sensazione veramente…, lì toccavi con mano quello che stava succedendo. Ed è stato una sensazione veramente, pesante, proprio pesante. L’anno scorso, è andato decisamente meglio. Siam riusciti a portare a casa un Festival con il pubblico nella sala e con qualche manifestazione all’esterno, diciamo, che c’è stato un assaggio di quello che sarebbe capitato quest’anno e quest’anno, abbiamo preparato un Festival per far vivere appunto la cittá e fare in modo che il Festival potesse essere un evento. Abbiam lavorato anche duramente perché, gli uffici comunali, sono stati impegnati a gestire situazioni che cambiavano tutti i giorni. Le location erano tante, lei Angela ha nominato il Forte di Santa Tecla che è il forte sul mare di Sanremo, ed è molto bello, ed è già da apprezzare così per com’è, è struttura storica. Dentro cera una manifestazione che riguardava gli abiti iconici di Raffaella Carrà e la manifestazione è stata visitata, se non erro, da circa undicimila persone, per dare un’idea dei flussi turistici di questa manifestazione. A Piazza Colombo c’era il palco, dove si sono esibiti alcuni artisti molto famosi e gli artisti che arrivano da Area Sanremo che è la manifestazione che porta i concorrenti, i partecipanti alla manifestazione che è gestita dal Comune di Sanremo e dalla sua Orchestra Sinfonica, a poter calcare il palco dell’Ariston attraverso le finali di Sanremo Giovani. Si sono esibiti anche questi ragazzi e hanno avuto la possibilità di cantare sul palco importante. Tenga presente che il palco di Sanremo, se qualcuno di voi lo conosce, era analogo al palco del Primo Maggio a Roma, quindi, un palco di dimensioni veramente importante, metteva veramente sensazione rimanere su quel palco, davanti alla gente. Poi cerano le Ville storiche, dove si sono svolte tantissime manifestazioni riservate o meno riservate; Casa Sanremo, dove c'erano tutte le attività del Gruppo Eventi; il Casinò di Sanremo, dove c’erano le registrazioni o anche puntate in diretta delle trasmissioni televisive della Rai e quindi, direi, che c’era solo l’imbarazzo della scelta. Il lavoro è stato duro, soprattutto per quanto concerne l’organizzazione, poi una volta che è partito il meccanismo, è stato un pochettino più festa anche per noi. Io però, mi son reso conto di quello che è successo il lunedì successivo, perché fino a domenica, eravamo tutti un po’ in trans agonistica da capire cosa stava succedendo. Il lunedì, quando abbiamo tirato le somme e la città si è svuotata, abbiam capito quello che avevamo combinato e sinceramente, è stata probabilmente la soddisfazione maggiore. Confermo la bellezza del Teatro, anche perché ho il privilegio di seguire annualmente le prove generali dei big all’Ariston, in veste di tv stampa ma anche grazie alla SDA Sanremo Eventi, che talaltro è un’etichetta indipendente italiana in Germania dal ’92 a fianco dei giovani talenti. Tornando in tema festivaliero però, cosa rifarebbe in futuro e non, in questa settimana del Festival? Rifarei tutto quello che abbiamo fatto quest’anno, probabilmente tenterei di apportare alcune migliorativi. Per esempio, a me piacerebbe riuscire col sindaco (perché è un discorso che portiamo ovviamente e soprattutto con il sindaco Alberto Biancheri e con tutta l’amministrazione) piacerebbe riuscire a creare tutto il centro di Sanremo, il sabato in un’isola pedonale, perché la gente potrebbe muoversi in maniera più libera. È molto difficile perché da noi le strade…, Sanremo è una piccola città con due strade, quindi diventa difficile, però possiamo sempre provarci. A me piacerebbe, riuscire ad anticipare un pochettino, la manifestazione. Creare qualcosa anche nel weekend antecedente al Festival. Riuscire a trovare qualche evento, qualche cosa che possa far vivere in questa maniera la città, anche il sabato e la domenica, prima del Festival. Fare una settimana intera, di eventi festivalieri. Già quest’anno abbiamo creato, il lunedì sera, un evento importante che erano i fuochi d’artificio sulle note delle canzoni del Festival e sono stati veramente molto, molto belli. Vedere quella nave da crociera a costa, dietro illuminata a festa, il molo del porto vecchio di Sanremo illuminato e dei fuochi che si sviluppavano seguendo da Domenico Modugno e siamo arrivati ai Måneskin e quindi è stato un crescendo molto, molto bello e da ripetere sicuramente. Son queste un pochettino il desiderato e quello che vorremmo fare, poi, vediamo cosa riusciamo a mettere in pista. Da levare, sinceramente non saprei, perché…, avessi la bacchetta magica, leverei il traffico, però quello non posso farlo, quindi. Per il resto, direi, quest’anno è andato tutto bene. Non ci sono state criticità e devo fare un ringraziamento a tutte le forze dell’ordine, che si sono occupati di tutta la sicurezza e a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita del Festival. Quello sì, è doveroso perché poi, io e il sindaco ci mettiamo la faccia, però il lavoro lo fanno anche tanti altri. É giusto quindi, ringraziare tutti gli uffici del comune, perché il lavoro è stato fatto da tantissima gente. È vero. Mi associo nel ringraziare, specie la Mara, per com’è riuscita a pianificare anche il nostro incontro e rendere possibile la nostra intervista, senza causare disagi. Eh, alla Mara bisogna fargli un monumento perché, seguire l’agenda del sindaco e l’agenda mia durante il Festival, sinceramente è una cosa impegnativa, perché poi si accavallano gli impegni di tutti e lei riesce incredibilmente a gestirli, senza mandarci da una parte entrambi insieme, oppure farci saltare un appuntamento. È veramente brava, ed è anche giusto riconoscere il lavoro della Mara che, in quella settimana lì, è veramente ma veramente difficile. Fiorello è l’emblema del Festival, specie per noi giornalisti che lo aspettavamo comunque. Andiamo quindi su Amadeus, i due conduttori e mattatori del Festival? Amadeus è…un automa. È una persona che riesce, incredibilmente, a gestire tutto con una sicurezza e una capacità al di fuori del comune. Ha anche gestito un Festival, ha cambiato le regole del Festival perché: ha fatto in modo che, da qualche anno, il Festival fosse più appannaggio dei ragazzi, delle nuove generazioni. È riuscito a svecchiare quest’immagine del Festival e ha portato dei risultati che… sinceramente, meglio di cosí nessuno poteva pensare. È una persona di e con molta capacità e i risultati, lo certificano, quindi nulla da aggiungere. Morandi, è il volto umano del Festival. Morandi è quella persona di una disponibilità, di una gentilezza e di una spontaneità che lasciano un pochettino, così…, con il sorriso perché, vedi una persona che si ferma a parlare con tutti, che è gentile con tutti e che ha delle uscite estemporanee che nessuno si aspetta e vedi davvero una persona che potrebbe essere il tuo vicino di casa. Rimani quindi contento di averlo conosciuto e rimani soddisfatto di aver lavorato, seppur in ruoli diversi, con una persona di questo tipo. La votazione è stata già fatta, abbiamo votato e Mengoni ha vinto, quindi il voto è sciolto e gli articoli li abbiamo giá stilati. Ora, ci rivela la sua canzone preferita, quale era veramente? Eh…devo dire una cosa, sinceramente dare una votazione, avendo ascoltato due volte una canzone, non è facile. Perché poi, adesso che le stiamo ascoltando di più nelle radio, cambia. Cambia il gusto, cioè, ci sono canzoni che subito non ti sono sembrate gran cosa, per esempio la canzone di Lazza è molto bella, ci sono anche altre canzoni che diventano orecchiabili. A me, ha emozionato quella di Mr. Rain, con tutti i bambini e cioè son quelle cose che…, Mengoni va beh, è di un’altra categoria lui, oltre a tutto. Diciamo che la classifica finale poi, rispecchia anche i miei i gusti, non ci sono grosse sorprese. Sentendole però, magari apprezzi di più una canzone che è arrivata seconda o terza, rispetto a quella che è arrivata prima. Di solito poi, il giudizio migliore, lo danno le vendite, quindi…, però vedo che voi giornalisti ci avete azzeccato perché, questi tre sono arrivati nelle prime tre posizioni. Poi, uno può essere primo, secondo, quello per l’amor di Dio, però, vedo che siete stati bravi e avete centrato. Il Festival è democrazia, perché vengono votati quindi solitamente, la maggioranza, è quella che indica il vincente e di solito, la maggioranza, prende delle decisioni corrette. Spenti i riflettori del Festival, Sanremo città non si è fermata. Assessore Faraldi, ci illustra i nuovi progetti che offre questa splendida città ligure? Nuovi progetti, adesso il 18 marzo siamo su tutte le televisioni nazionali, perché c’è la Milano Sanremo, è una corsa “monumento” e quindi siamo in onda su centosessanta Paesi, in tutto il mondo. Dopo, fine marzo, ci sarà due giornate dedicate ai fiori, che sono un evento importante per noi. Sanremo è la Città dei Fiori comunque, è un assist importante. Fiori e musica sono i nostri cavalli vincenti e poi andremo verso pasqua, lì saranno poi le estive e andremo a manifestazioni anche importanti, ad esempio il Luigi Tenco che è per ottobre. Diciamo che a Sanremo c’è sempre qualcosa, nell’arco dell’anno. C’è ilgriffes, ci sono tutte le manifestazioni sportive, c’è il Rallye di Sanremo, le gare di trial, le maratone ecc., di solito il nostro calendario sportivo conta circa quaranta manifestazioni tutto l’anno e con atleti che arrivano da tutta Europa. Poi ci sono i nostri eventi, come l’Orchestra Sinfonica che è un nostro cavallo di battaglia non indifferente, perché, utilizza il Teatro Alfano, che abbiamo aperto due anni fa. É un Teatro all’aperto con vista sul mare e che sinceramente è uno spettacolo e fa dei concerti o di musica classica, o Cross Over, con artisti contemporanei che sono veramente molto belli. Ci sono tante altre cose per cui uno viene a Sanremo, oltre al sole e al mare, può utilizzare tutti i sentieri che abbiamo ripristinato per andare in bicicletta, per andare a fare escursioni, concorsi ippici, di golf e tanto altro ancora, diciamo che a Sanremo, volendo, uno sa cosa fare per tutto l’anno. Grazie a voi, per l’opportunità che mi avete dato e che avete dato al nostro Comune di Sanremo. Il vostro è un lavoro comunque che, noi, vi utilizziamo perché, come tutti coloro che vengono a Sanremo durante il Festival per lavoro, sono il nostro megafono, sono la nostra voce, la nostra promozione o per radio, o per televisione. Noi ci facciamo conoscere grazie voi e quindi vi devo ringraziare, perché siete un pochettino la nostra cartolina. Voi portate all’estero o in Italia ovviamente, per le trasmissioni che viaggiano a carattere nazionale, il nostro biglietto da visita e quindi devo ringraziare voi per l’opportunità e per la gentilezza. Un saluto cordiale a tutti i telespettatori e lettori della vostra emittente TeleVideoItalia.net e del Corriere d’Italia per cui scrive, come a tutti i miei connazionali che vivono in Germania. La Redazione TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia la disponibilità, l’accoglienza e la grande attenzione che il Comune di Sanremo e i suoi abitanti ci dedicano ogni anno, con cura e grande dedizione. Ideale da visitare tutto l’anno, in coppia o in gruppo, Sanremo, denominata per eccellenza la “Città dei fiori”, è una tra le più belle città italiane per cui la nostra Italia puó vantare al mondo. Merita di essere visitata ma soprattutto… di essere “rispettata” senza eccezioni! Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • La Principessa lavandaia e un mix di emozioni di Luigi Moscato

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. "La Principessa lavandaia e un mix di emozioni" è la nuova opera letteraria di Luigi Moscato. Uscito in questi giorni il suo nuovo libro, va ad aggiungersi alla preziosa e inestimabile Collana Sinfony che ha portato negli anni, il celeberrimo autore di libri Giallo Rosa, a meritati successi letterari, commerciali e premi come il Premio Internazionale con "Targa d'argento" al Club terzo millennio di Roma", la “Medaglia doro” all'Accademia del Fiorino di Prato, un "Anfora d'oro" all'Accademia del Marzocco di Firenze, una Fiaccola d'argento" a Valdarno di sotto per racconti sportivi per lettura scolastica e tanti altri ancora. Scrittore romantico e soggettista cinematografico per il grande e piccolo schermo, le sue opere presenti con testi poetici in molte antologie, sono solo un susseguirsi di originalità, emozioni, positività, travolgente passione, amore e tanta riconoscenza. Ogni scritto che nasce dalle sapienti mani di questo scrittore naif, Luigi Moscato, è un travolgente e coinvolgente fascino del quale non ne puoi fare a meno. Gentile e buono, principalmente nell’animo, si annovera in molte categorie e regala emozioni continue mozza fiato. É un filo conduttore solido, di tutti i suoi scritti e di tutto quello che lo circonda, ne fa un'arte poetica. Luigi Moscato nato in Sicilia, nella terra di grandi nomi come Sciascia, Pirandello, Tomasi Di Lampedusa, tiene sempre a ricordare una cosa fondamentale agli amanti della lettura: “un buon libro deve divertire, commuovere e far riflettere nello stesso tempo. Non deve lasciare l'amaro in bocca ma la delizia nel cuore, affinché si possa ricordare che le cose positive della vita, sono davvero tante". “La Principessa lavandaia e un mix di emozioni scorrevole” di Luigi Moscato, racchiude tenerissime fiabe, poesie d’amore, racconti affascinanti e non per ultimo, esperienze di vita vissuta. Il suo prezioso tempo, dedicato umilmente alla scrittura, lo trasporta oltre i confini nazionali. I suoi libri, sono amati e apprezzati anche dagli italiani emigrati all’estero, a maggior ragione si auspica che questi suoi libri siano presto tradotti anche in lingua tedesca. "La Principessa lavandaia e un mix di emozioni" e giá disponibile dal 23 marzo e regalarsi o regalare anche sotto il periodo di Pasqua un buon libro, è una grande sorpresa e per certo, un tocca sana per la mente e per chi é in costante ricerca di forte emozioni. Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Maria Russo Gli ostacoli del mio corpo e il coraggio del mio spirito

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Oggi mi trovo a Wiesloch, in un comune nel nord del Baden-Württemberg che conta più di ventiseimila abitanti, di cui una generosa percentuale è costituita da italiani e non a caso, sono con una donna davvero speciale. Segue i nostri programmi televisivi e spesso è venuta lei a visitarci nei concerti con Al Bano e Romina, Carmelo Zappulla, Nino D’Angelo, Gigi D’Alessio e altre Stars. Questa volta invece, stiamo esaudendo noi il suo desiderio, quello di averci un giorno tutta per se. Maria Russo ha qualità inestimabili, fonte di ricchezza invidiabile, perle di saggezza, forza e vitalità senza eguali. Amata e stimata dalla cittadella, è una guerriera a trecentosessanta gradi. Mette a nudo la sua vita, anche quando gli volta le spalle. Fa a botte con se stessa e se è necessario, anche con Dio, per incitare la sua parte più debole a rialzarsi sempre e comunque. Si sottovaluta, quando si associa a una minuscolissima stella luminosa nel cielo, penso che è molto più di quanto lei cerca di farci credere. In occasione dell’uscita del suo libro, abbiamo tenuto fede alla promessa di incontrarla e ammirato, silenziosi, il brillare di questa straordinaria stella. Maria Russo, intanto grazie del tuo invito "Gli ostacoli del mio corpo e il coraggio del mio spirito"... bello, da dove é nata e come è arrivata a buon fine questa idea? Io scrivo già, dal mio sedicesimo compleanno. È partita così, sono momenti nella mia vita che mi hanno colpito. Un giorno ho avuto un episodio della mia vita, per me molto importante. Mi sono svegliata in piena notte e mi sono messa a scrivere questa prima storia, che si chiama Non volare via. Ho fatto dei semplici appunti, poi, mi sono rimessa a dormire. Il giorno dopo, ho visto tutti questi appunti e perplessa mi sono chiesta: ma li ho scritti io? Qua gli appunti non sono utili, qui ci deve nascere una storia! Ho passato praticamente quell’episodio nella mia vita, l’ho vissuto. Mi sono seduta a scrivere. È nata così, dopo quindici minuti, questa piccola storia “Non volare via”. Un episodio che anche oggi, quando ci ripenso, veramente mi palpita il cuore, perché è stata veramente un episodio molto ma molto importante per me. Sì, è così, piano piano, ho iniziato a scrivere le altre storie. Alcune più lunghe e altre più corte, dipende appunto degli episodi che io ho avuto nella mia vita e soprattutto, anche gli ostacoli che… porta la vita con un handicap. Anche questo ho detto, devo scrivere. Non ho avuto mai però…, come dire…la motivazione di pubblicarle. Ho detto: no, queste sono emozioni mie e le voglio tenere per me. Un giorno, un mio cugino che purtroppo non c’è più, mi ha detto: Maria, sono un peccato lasciarle nel cassetto, perché non provi a pubblicarli? Inizialmente ridissi no ma poi ripensandoci, dopo quello che era successo a mio cugino, ho avuto in sogno. Era proprio lui che mi diceva: pubblica! È così, ho provato a scrivere a case editrici qui in Germania, però… nessuno mi ha accettato e quindi ho iniziato a pensare di pubblicare un semplice audiolibro. È nato così, nel 2017, il mio primo audiolibro dal titolo “Non volare via” ed é andato molto ma molto bene. Nel 2020 ho pubblicato il secondo che si chiama “Un amore segreto”. Poi, ho avuto un episodio proprio qui a Wiesloch, con due ragazzi sordo muti, desiderosi di avere il piacere di ascoltare queste storie e che purtroppo non funziona. Ho stampato così questi due audiolibri e glie li ho regalati ma il mio pensiero era fermo lì: ma perché non pubblicare un libro? È così che ho iniziato a scrivere ma nessuno comunque mi ha accettato, tant'è che ridissi: eh va beh, allora lasciamo perdere!. L’anno scorso infine, sono andata al concerto di Carmelo Zappulla, dove ceravate anche voi con la vostra emittente TeleVideoItalia.net, lí ho conosciuto Maurizio Del Greco, che ha presentato un suo libro e quindi mi sono detta: ma questa è veramente una fortuna, un segno del destino. Rientrai e lo cercai, l’ho contattato e gli ho mandato una piccola storia e lui mi ha consigliato di rivolgermi in Italia, alla Grause Edizioni. Gli mandai un mio manoscritto e loro..., mi hanno accettato. Così è nato il mio libro. Sei una donna guerriera e prima, nel fuori onda, mi hai detto che hai dato gatta da pelare alla grafica della casa editrice. Raccontami com’è nata questa copertina e quali "complicazioni" hai dato alla grafica, nel crearla? Oh si, é vero e me ne scuso. No, sai Angela, io già dalla copertina, volevo raccontare una piccola storia, come puoi vedere: qui ci sono gli ostacoli, c’è il vento, poi c’è la cascata che è un altro ostacolo e c’è anche il palloncino rosso che vuol dire… la liberazione? Sì, ce l'ho fatta! Fino ad arrivare al compimento di questa copertina, c’è ne è voluto di tempo, veramente, però ce l’abbiamo fatta. Per me era importante già raccontare una piccola storia sulla copertina, perché io sono del parere che le copertine sono la cosa più importante, perché è quello che in primis attira le persone. Almeno nel guardarle. Maria, il bello di questo tuo libro è anche di averlo in bilingue, oltre ad avermelo autografato, ma perché bisognerebbe leggere questo tuo libro, la tua storia e soprattutto, qual è il messaggio reale che vuoi lanciare, attraverso questo bellissimo esemplare? È semplicissimo, il messaggio che voglio dare a tutte le persone che magari, con o senza handicap, si trovano nella mia stessa situazione o simile è che: non bisogna mai arrendersi, perché si arriva sempre ad un sogno. Bisogna credere a quello che vuoi raggiungere e soprattutto…, credere in te stesso. Questa, è la cosa più importante. Questo è il mio messaggio. Non bisogna mai arrendersi, perché c’è sempre la salita. Quanta realtà è raccolta in questo tuo libro? È tutta realtà. In pratica, è tutta la mia vita, iniziando dalla mia biografia per finire a oggi. Non c’è una storia inventata, è tutto un vissuto, sin dalla nascita. Leggendo attentamente questo libro, mi chiedo se c’è una parte di te qui dentro che, è più forte e più importante di tutto quello che hai scritto? Oh, si! In realtà, ce ne sono due. Due storie che per me, sono ancora oggi, molto ma molto importanti: il mio Angelo custode, che è un sogno praticamente del mio primo amore e che oggi purtroppo non c’è più e questa, è la storia più importante che contiene questo libro; la seconda: è “Non volare via” che è stata una storia un po’ movimentata e che non è andata a buon fine… Capisco, non sveliamo l’intenso contenuto, è giusto lasciare del suspense ai lettori. Oltre ad essere una grande guerriera comunque, vedo che hai anche grandi ambizioni come quello, ad esempio, di fare arrivare il tuo libro a una Icona del piccolo schermo, Silvia Toffanin? Eh si, perché io trovo che Silvia Toffanin è una persona che..., già la sua persona…, il suo viso…, c’ha talmente tanta dolcezza che proprio è…, è reale. Nelle interviste che fa, è proprio lei, non c’è niente di non vero. Oh sì, sarebbe un sogno! Sarebbe un sogno, fare arrivare il mio libro alla Silvia! Mi auguro che questo messaggio, arrivi nel profondo del cuore di tutti, oltre al tuo idolo Silvia Toffanin. È stato bello stare insieme a te oggi e nel salutarci ti chiedo, dove si può trovare il tuo libro? Attualmente sulla Grause Edizioni e su Amazon.it. Inoltre, essendo un libro scritto in bilingue e quindi, come puoi vedere qui in italiano e capovolgendolo è in lingua tedesca, stiamo lavorando a farlo inserire anche nel motore tedesco, perché logicamente il pubblico è vasto e non vogliamo creare disagi di intesa nell’ordinarli. Naturalmente, possono comunque mettersi in contatto anche con me, al mio sito: www.mariarusso.de, con il mio nome Maria Russo sono sui social, su YouTube e anche su Facebook e in questo modo, possono acquistare e ricevere il mio libro con una mia dedica autografata. Grazie a tuo marito Dino e a te Angela per la bellissima giornata che mi avete dedicato, per il selfie e per l’attenzione avuta anche con la vostra emittente TeleVideoItalia.net e il Corriere d’Italia per cui scrivi. Permettimi di ringraziare anche Maurizio Del Greco, per avermi aperto la porta di questa casa editrice italiana, senza di lui, probabilmente il mio libro sarebbe ancora un sogno non realizzato. Non per ultimo, ringrazio tutti i lettori che dedicheranno il loro tempo sul mio libro. É stato un vero piacere anche per noi stare con te, Maria Russo, ci hai regalato momenti bellissimi e di grande riflessione. Con il tuo carattere forte, ci hai insegnato come realmente possiamo essere tutti piú felici e quanto bene prezioso c'é in questo mondo, ancora tutto da esplorare, chapeau! Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Maria Russo è nata il 16.11.1971 in Germania da genitori entrambi siciliani ed é autoironica, un'amante della natura e della positivitá. Sin da bambina è sempre stata appassionata della musica, che è una bellissima alternativa di comunicazione, come della scrittura, che in certi momenti, può facilitare la comunicazione. Tra scuola, fisioterapia e ospedali, si è sempre dedicata alla scrittura. Dall’età di sedici anni, ha sentito forte l’impulso di mettere nero su bianco momenti importanti della sua vita e fare in modo che più persone possibili potessero ascoltarli. Pertanto, ha deciso di pubblicare due audiolibri. Più che un’autrice, si reputa per adesso solo una semplice persona piena di emozioni, che vuole lanciare con le sue parole un messaggio: tutto è possibile nella vita, anche con un Handicap. Nelle storie che scrive metto tutta la sua anima e il suo intento, è quello di fare illuminare nuovamente lo spirito di colui che sfoglia le pagine, alle quali ha affidato le sue emozioni. Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Nudda nontichiamerò

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Nudda “nontichiamerò” è il nuovo singolo della cantautrice toscana nudda, una canzone dalle sonorità pop-punk misto urban-pop, prodotta da rebtheprod e takabisha. “Il brano mi è piaciuto da subito, appena sentita la fine della produzione sono stata catturata immediatamente dal sound, tanto che ho pensato che potesse perfettamente completare le sonorità delle canzoni uscite fin adesso. Mi è piaciuto molto mescolare il mondo di Nedarosse con il mio” La canzone sarà disponibile dal 31 marzo nei principali store digitali per l’etichetta discografica talentoliquido. Mix e master sono a cura di Roberto Proietti Cignitti, presso Container Audio Room. Nudda nasce a Siena il 2 giugno del 2000. Si avvicina alla musica all’età di tredici anni trovando in lei forza e comprensione. Seconda al Festival Estivo (2018) e semifinalista di Area Sanremo, partecipa a X Factor 2021 dove raccoglie da subito consensi e apprezzamenti, fino al suo primo singolo “nonusciraidaqui” che la colloca da subito nel mondo del pop elettronico contemporaneo e che segna anche l’inizio del suo percorso discografico con la talentoliquido e The Bluestone Records. È con “acquagelida”, brano entrato in numerose playlist editoriali delle maggiori piattaforme di digital streaming, che nudda mostra la sua versatilità e il suo lato più urban, seguita da “sottosopra” e “seiore”, che ulteriormente mostrano la versatilità del suo elettropop. E’ la vincitrice della targa Quirici al Premio Bindi 2022. Il 7 ottobre esce il suo primo album “vedo il mondo un po’ sfocato”, anticipato dal singolo “scusanonlofacciopiù” feat. Schiuma, uscito il 9 settembre. Nontichiamerò è il secondo singolo di questo 2023. Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Triduo della Festa di San Giuseppe a Karlsruhe

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. La comunità italiana di Karlsruhe ha festeggiato San Giuseppe, presso la chiesa Unserer Lieben Frau di Karlsruhe. Il Triduo di preparazione alla Solennità di San Giuseppe, è incominciato il 16 marzo, ed è proseguito il 17 e il 18 marzo con momenti di preghiera di consacrazione e riflessione sulla figura del Santo Patrono, invocandone la sua protezione. I preparativi in chiesa, sono iniziati sin dalle prime luci dell’alba. Prima dell’inizio della Santa Messa solenne, celebrata dal Vicario missionario don Waldemar Massel della MCI San Giuseppe di Karlsruhe, un generoso gruppo di fedeli si è riunito davanti alla statua, posta affianco alla chiesa e ha atteso in preghiera il loro presule, che ha benedetto il “Fuoco di San Giuseppe”. Dopodiché, il corteo, cantando “Ave Giuseppe” ha portato in chiesa il loro Santo Patrono e assistito alla celebrazione Eucaristia. Dopo la comunione, don Waldemar, ha benedetto il “Pane Buono” di San Giuseppe e i bambini, preparati dalla presidentessa della Missione Francesca Bonfante, hanno fatto gli auguri a tutti i papà. Infine, è stato distribuito il Pane di San Giuseppe ai presenti e dato inizio al rinfresco, con degustazioni di dolci, salati e caffè, preparato con cura dalle sapiente mani delle signore della Missione. Anche se quest’anno liturgicamente la festa di San Giuseppe è stata celebrata lunedì 20 marzo, a causa della coincidenza con la IV Domenica di Quaresima, la nostra Missione della quale San Giuseppe dal 19 marzo 2022 è Patrono, ha deciso di onorare il Santo ipse diem...” ci dice il Reverendo padre don Waldemar “…questa, è relazione di un qualsiasi testimone esterno ma cosa ha significato questa festa per i partecipanti, emigranti italiani, in maggioranza provenienti dalla Sicilia? Da quello che ho percepito, è stato un forte momento di fraternità attorno a loro Santo, un Santo molto venerato nella “Bell’Isola”. Ho visto volti di persone sereni e felici che nella Comunità della Missione di Karlsruhe, ritrovano sempre di più una famiglia, la famiglia radunata attorno al suo Padre putativo, San Giuseppe. Ho visto la collaborazione e il coinvolgimento di tante persone, senza sventolarle e farsi vanto di quello che hanno fatto, nel preparare e svolgere la festa….” termina il presule Waldemar Massel “…questo porta la gioia e da la forza, come la speranza di camminare in questo mondo lacerato da discordie, mondo di gente disorientata di fronte a tante proposte di vita. Spero che veramente, come recitiamo nella preghiera di consacrazione a San Giuseppe, la Missione continui a essere centro vivo di civiltà cristiana, faro di luce evangelica a tutti gli emigrati italiani. Un grazie sincero a tutti quelli che hanno dato una mano nei preparativi e nello svolgimento della Festa. Viva San Giuseppe, Uomo Giusto”. Questo culto di San Giuseppe è molto sentito dai fedeli e si triplica il tramandare di questa fede, specie in chi vive lontano dalla propria terra d’origine. Custodire la fede per San Giuseppe significa: aver cura del suo Cuore, custodendolo puro, libero, centrato su Dio, concentrato sul fare il volere di Dio e non i suoi progetti. Da lui, impariamo la necessità della custodia del nostro cuore, dove nascono tutte le decisioni e le scelte vitali. Di questo Santo stupisce la cura, la tenerezza unita al coraggio, la fedeltà, la responsabilità, l’umiltà e totale assenza di protagonismo col quale vive e porta avanti la sua speciale, incomparabile vocazione e missione di custodire i tesori più belli e più grandi che Dio potesse regalare all’umanità. Un bene immenso e prezioso della quale, si dovrebbe attingere e custodire intatto nei secoli. L'evento religioso é stato organizzato dalla Missione Cattolica Italiana San Giuseppe di Karlsruhe, la nostra Redazione TeleVideoItalia.net ringrazia la loro calorosa attenzione e la collaborazione avuta dalla veterana del consiglio pastorale della Missione, Anna Maria Canfailla, nel poter illustrare a meglio questo loro sentito incontro religioso. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • MAGGIO Il tempo è solo Una formalità

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Esce oggi, 24 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali, M A G G I O, il nuovo attesissimo disco di Antonio Maggio, etichetta Incipit Records, distribuito da Egea Music, edizioni Maggio Publishing - Neuma Edizioni - Dischi dei Sognatori. Produttori artistici Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici; produttore esecutivo Antonio Maggio, arrangiamenti Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici. Registrato da Francesco Delogu e Fabrizio Ludovici presso i Bloom Recording Studios di Guidonia Montecelio (RM). M A G G I O è un No-Concept album composto da sei quadri differenti tra loro, ma intrisi dello stesso profumo: quello del miglior cantautorato italiano che gli è rimasto addosso perché è proprio lì che affondano le sue radici. Un EP interamente suonato, dalla prima all’ultima nota, con un’intera orchestra d’archi di 26 elementi, che di questi tempi sembrano essere un vero paradosso, un andare contromano, che per un cantautore che scrive parole, storie, in perfetto equilibrio con la musica, dedicando tempo e cura, sono l’unica via percorribile. M A G G I O è stato anticipato dal singolo Stati d’Animo e d’Accordo che aveva il compito di aprirne la strada, mentre Una formalità, intimo e introspettivo, con il suo video, ne sono il biglietto da visita: “Questo brano parla di ritorni, di attese sapute da sempre…” dice Antonio “…il tempo è un concetto troppo personale per essere oggettivo, si presta all’interpretazione dei sentimenti di ognuno di noi, che semplicemente prendono forma al momento opportuno. Tornare dove si è stati bene…” aggiunge Antonio “…è un istinto dell’uomo, una ricerca continua delle proprie sicurezze. Aspettarsi, credo sia questo uno dei segreti dell’amore, senza andare via. Nel videoclip della canzone, insieme al regista Francesco Luperto, abbiamo creato un doppio binario visivo da una parte il gioco di ombre di due amanti, che in maniera giocosa e romantica, con scene girate in controluce, raccontano la loro quotidianità; dall’altra parte, invece, il mio playback girato in un enorme stanza piena di oggetti impolverati, dove il tempo sembra essersi fermato e si sente il sapore di un malinconico passato, che resta presente, con l’ambizione di ritornare vestito da futuro. - Fatemi la barba questa sera che non ho mai visto nascere una stella così bella. Con gli ammortizzatori di emozioni spaccati dalla diffidenza di chi spera. Non si può credere al vento, che quando meno te lo aspetti cambia direzione. Non si può credere al vento, eh...- Questo disco nasce da consapevolezze, artistiche e personali, che l’artista ha messo a fuoco e fatto sue e non a caso, l’album porta il suo nome: “Sei tracce, sei diversi quadri: Stati d’Animo e d’Accordo, Una formalità, Sono simpatico, Malamore, Serenata d’Oltreoceano, Quanto sei bella Lecce, sono sei storie differenti, in cui ho provato a dare forma e sostanza ai miei stati d’animo, cercando di metterli d’accordo col loro tumulto, cercando una spiegazione, un equilibrio, perché la scoperta di sé stessi passa necessariamente dal mettere in discussione sia le proprie convinzioni, che quelle degli altri. Ho cominciato a lavorarci due anni fa scrivendo molti pezzi, ma ho volutamente scelto di pubblicarne solo sei, per il momento, per non togliere il giusto respiro a ognuno. Anche per queste canzoni, nessuna regola, ma solo piena libertà espressiva: a volte arrivano prima l’idea, le parole, oppure una melodia o tutto insieme. La conferma, però, la trovo sempre e comunque, al pianoforte”. Antonio Maggio ha scritto nel nome, il destino di questo importante album M A G G I O, che decide di pubblicare, non a caso, in marzo. Questo è il tempo in cui ha inizio la primavera e quel risveglio che arriva dopo un lungo ed operoso inverno, il momento in cui condividere i nuovi germogli, la nuova musica… Fatemi la barba questa sera che non ho mai visto nascere una stella così bella! "M A G G I O" di Antonio Maggio, è un progetto cantautorale che "profuma" della migliore tradizione, interamente suonato, nota dopo nota. Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Bailemos il nuovo singolo di Raffy

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Raffy "Bailemos" per portare l'estate in anticipo nei nostri cuori. Bailemos, etichetta Planet R, è il nuovo singolo di Raffy, un brano dal ritmo reggaeton, prodotto in Romania da Foresta, scritto dallo stesso producer e dalla cantautrice modenese. Il videoclip è a cura di Alex Ceausu.Il singolo è disponibile nei principali digital store, dal 24 marzo! "Bailemos" è nata un anno fa, ho amato questa canzone sin dal primo istante, perché nata in un periodo in cui non ero molto in me e avevo bisogno di una boccata d'aria…” ci spiega Raffy “…il giorno in cui iniziammo a produrre questo brano sentivo già che non poteva essere solo in italiano, ma che avremmo dovuto aggiungere anche qualcosa di spagnolo. “Bailemos” mi ha dato quella ventata d'ossigeno di cui avevo tanto bisogno e così ho deciso di condividere quella sensazione, portando in anticipo l'estate nei nostri cuori. Lo faccio con un singolo che parla d'amore e passione, di coppie che s'innamorano, d'estate e cercano di godersi ogni momento insieme, prendendo la vita con leggerezza, senza pensare al fatto che, finita la stagione, molto probabilmente uno dei due sparirà, lasciando un vuoto enorme, ma allo stesso tempo bellissimi ricordi…” termina Raffy "…ammetto che anche io stessa cerco di autoconvincermi di tutto ciò, ma non è sempre facile prendere la vita con consapevole leggerezza, perché per la maggior parte delle volte ci affezioniamo, ci fidiamo delle persone e poi ci ritroviamo a soffrire e finiamo per chiuderci in noi stessi per paura di star male nuovamente". Raffaella Maria Senese in arte Raffy, nasce a Mirandola (Mo), da madre romena e padre italiano. All’età di sette anni inizia a cantare ma i suoi studi musicali iniziano nel 2013, presso l'Accademia musicale di Modena. Più tardi frequenta il Trinity College di Londra. Raffy, al fine di superare la sua timidezza, il bullismo e la sua grande sensibilità, si affida e trova rifugio nella musica e canto, emozionando e coinvolgendo il pubblico che la ascolta. Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Ciao e il nuovo singolo di SindroMe

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Venerdì 10 marzo 2023 esce su tutte le piattaforme "Ciao" il nuovo singolo e il video di SindroMe scritto da Davide Napoleone, Michele Pecora, Viviana Colombo, Jacopo Federici, arrangiamenti e realizzazione blesss e Michele Pecora, registrato presso gli studi Diesis Chiaravalle da Matteo Pecora e studi blesss, etichetta Starpoint Corporation, edizioni Sony Music/Starpoint international. Ciao è un brano contemporaneo e radiofonico, scritto da un gruppo di autori, che SindroMe con la sua voce inconfondibile, graffiante e morbida al tempo stesso, interpreta magistralmente facendola sua. “Ho interpretato e indossato con piacere un brano nel quale mi sento a casa. Un brano che credo sia universale: un incontro casuale e l’ansia, le paranoie buone che ci siamo fatti tutti, nel sentirci attratti da qualcuno che ancora non conosciamo così bene. L’adrenalina che sentiamo quando si capisce che è scattato qualcosa, ma senza avere ancora cognizione di quello che sarà. Molto ballabile e con un ritmo che rende l’idea di quella tensione emotiva che ci scoppia dentro ad un nuovo incontro. Allegro e spensierato è un po' come “il sabato del villaggio”, di una nuova relazione. Istintuale. Il video è una girandola di immagini..." termina SindroMe "...che rappresentano il casino che si ha in testa in quei momenti quando si cerca di capire cosa fare: decido di rischiare e buttarmi e mando un messaggio, Ciao”. La giovane cantautrice, Sara Paniccià, ha scelto di essere SindroMe (confluenza di sintomi) dove tra musica e psicologia, trova il proprio equilibrio nell’ascolto degli altri e nel farsi ascoltare. Laureata in psicologia, non ha mai rinunciato alla musica, una passione che coltiva da sempre e che le ha permesso di raccontarsi. L’incontro, avvenuto alcuni anni fa al Premio Ravera, con il cantautore e musicista Michele Pecora a cui non era sfuggito il talento della giovane Sara, ha dato il via ad una amicizia e un sodalizio artistico importante che ha dato i suoi frutti e dopo In tempo da te e Meraviglioso disordine, con Ciao conferma il talento della cantautrice marchigiana. “Un brano attualissimo, che è nelle sue corde, con cui Sara dimostra, ancora una volta, una maturità artistica importante..." dichiara Michele Pecora "...un bel percorso, di studio, di ricerca che ha affrontato con molta umiltà, passione e desiderio di trovare la propria direzione, con determinazione e pazienza. Vederla crescere, conferma quello che ho visto in lei, da subito. Non è scontato per giovani artisti che scrivono le proprie canzoni, fidarsi ed affidarsi, lasciandosi guidare. Lei dimostra, ancora una volta, di essere capace di fare propria una canzone scritta da altri, come i grandi interpreti. Sperimenta, senza paure e anche la sua interpretazione, la sua vocalità cresce con lei, riuscendo a sorprendere”. Il video, nato dall’idea e con la direzione artistica di Melissa Di Matteo, la regia di Vito Montesano e il direttore di produzione Orazio Cerino, è intenso, coinvolgente. Dal silenzio, che avvolge Sara nella sua auto, i suoi pensieri e il buio, lasciano il posto ad un crescendo di ritmo e musica, che sono battiti del cuore e quell’adrenalina che un incontro, inaspettato ci regala. Basta un messaggio per buttarsi e capire cosa ci riserverà… Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • sold out delle Stars Marco Calone e Nando De Marco a Stoccarda

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. A un anno e mezzo dalla sua venuta, il cantautore partenopeo Marco Calone, torna a calcare i palchi della Germania ma questa volta lo fa assieme alla sua band e a un altrettanto fuoriclasse, Nando De Marco. Inevitabile è stato il sold out. Amante della musica fin da giovanissimo, lo scorso novembre al Palapartenope di Napoli abbiamo assistito a uno dei suoi più suggestivi spettacoli dove, sapientemente, ha mescolato la sua passione per il rap alla narrazione neomelodica e regalato immagini spettacolari da un megaschermo Sabato 18 marzo a Stoccarda, grazie all’organizzatore MTV Sound di Tony e Marcello Vocale, la folla è accorsa da più parti della Germania, Svizzera e Belgio per vedere il loro idolo. Acclamato, ha trascinato i fan in un puro spettacolo, ricco di emozioni, adrenalina e colpi di scena. Le Stars e l’organizzazione ci accolgono calorosamente già al loro arrivo e dopo lusinghieri apprezzamenti e aver consumato insieme un pranzo galante, con grande entusiasmo parte la nostra chiacchierata. Sold out, sold out e ancora sold out! Che dire Marco Calone… a te la parola! Sono felicissimo innanzitutto di rivedervi, perché siete delle persone speciali, poi mi trovo con Tony Vocale che è una persona altrettanto speciale, inoltre questa sera, è una cosa familiare, perché abbiamo fatto tra fratellanza con Nando De Marco e con altri amici come Pino, Awhon. É stata quindi… tipo una tournée, anche breve, però molto ma molto intensa e per questo, sono molto felice di ritornare qui a Stoccarda. Grazie di cuore Marco, anche per noi è un piacere rincontrarti. In questa occasione ritorni con tutto il tuo splendore, però al completo con la tua band, vuoi presentarceli? Ma certamente Angela, questa sera canterò con la mia band, c’è Alex Napoletano alla batteria, Nicola Bari al piano, Elmo Buccino alla chitarra e Davide De Grazia al basso, ma dopo… mi vieni a trovare all’evento, vero? Certamente Marco Calone, il tuo invito ci lusinga! Ieri Francoforte, oggi chiudi alla grande anche a Stoccarda, parliamo dell’emozioni che ti porti e dei tuoi progetti futuri? Eh…progetti futuri, per noi, sono sempre top secret, perché io sono…una bomba… hai capito com’è, no? Ha da esplode bella e buona all’improvviso e quindi, non posso dirlo. L’emozione invece è sempre la stessa. Forse un po’ di più perché, vi ripeto, c’è stata più familiarità in questi due giorni, li abbiamo vissuti, ci siamo divertiti e quindi per me, la musica e il divertimento, fanno l’amore. Il programma di questa sera è ricco di bellissime canzoni e poiché come tutti gli artisti non ti sbottoni, a riguardo di progetti futuri, ti chiedo qual è questa sera la canzone del cuore? L’anno scorso è stata “T'aggio purtato na rosa” perché era uscita da poco, mentre quest’anno a Stoccarda è Montana & Maradona. Ah, che bella, l’abbiamo ascoltata anche al mega spettacolo che hai tenuto al Teatro Palapartenope di Napoli. Lo scorso anno ti feci la stessa domanda: Marco Calone al Festival di Sanremo? Eh, è sempre quel sogno nel cassetto che… secondo me, non si aprirà mai, pero… mai dire mai! Un abbraccio a tutti i nostri connazionali, un abbraccio a voi Dino e Angela, ai telespettatori della vostra emittente TeleVideoItalia.net e al Corriere d’Italia per cui scrivi, ma non per ultimo a Tony Vocale. Ciao Nando De Marco, ho il piacere di incontrarti per la prima volta in Germania, assieme a un altrettanto mito come Marco Calone. Ti chiedo pertanto alla pari che effetto ti fa calcare questi palchi tedeschi, incontrare i nostri connazionali, cosa ti porterai da questa esperienza e progetti futuri? A parte che sto cantando con un mio fratello, è la prima volta per me qui in Germania e questa sera siamo carichi e pronti. Sicuramente mi porto una bella esperienza. Spero veramente di tornare al più presto e per quanto riguarda i progetti futuri, ci saranno delle belle novità a breve, quindi, restate connessi tutti quanti. Un saluto da Nando De Marco, un bacio a tutti voi, vi voglio bene ragazzi. Tony Vocale, rendo atto che hai portato artisti d’indiscussa fama ma stress e adrenalina vanno a braccetto. Ti chiedo pertanto: cosa ti porta realmente a fare questi grandi spettacoli per la comunità e non per ultimo, se hai in ballo altri progetti tipo? No, stressato no, sono pieno di gioia. Ieri è stata una bellissima serata a Francoforte Wiesbaden, dove ci siamo divertiti. Gli artisti sono uno più bravo dell’altro e il solo fatto che mi diano la possibilità di dire “andiamo con Tony Vocale, in Germania” questo mi fa tanto onore. Io sono una persona che per la mia patria, darei la vita. Purtroppo qui siamo in Germania e quello che possiamo fare è potersi solo rallegrare di amore e musica e quindi, decido di fare questa cosa per passione e amore. Organizzo volentieri, questi giovani talenti neomelodici. Progetti futuri non si possono svelare perché, comunque, la concorrenza è grandissima. Ne abbiamo però tantissimi e come hai visto Angela, poiché io punto sempre sui giovani, insieme a Marco Calone, ho portato per la prima volta anche Nando De Marco e quindi… insieme a questi due big, penso che ne vedremo delle belle. Vi ringrazio per avere accettato il nostro invito e per essere stati ancora una volta presenti con la vostra emittente TeleVideoItalia.net e attraverso te, il Corriere d'Italia per cui scrivi. Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questo duplice evento, il pubblico fedele, la mia famiglia e mia moglie Laura, che mi é sempre accanto e condivide i miei sogni. L’intero spettacolo, ha superato notevolmente e brillantemente tutte le aspettative della MTV Sound di Tony e Marcello Vocale. È stato un evento organizzato in una rinomata discoteca ma abbiamo visto la presenza d’intere famiglie con minori, a dimostrazione che anche gli spettacoli di questa organizzazione, non sono solo creativi e coerenti ma anche idonei per l’intera collettività che desidera riunirsi e divertirsi senza pericoli. Le due icone della musica neomelodica e partenopea poi, non si sono risparmiate e hanno esaudito e condiviso la maggior parte delle richieste dei loro fan, fino a tarda notte. É una realtà che la musica neomelodica ha un fascino imprescindibile, ed è tra i più preferiti generi dei giovani. Marco Calone inoltre, nonostante la popolarità raggiunta, è rimasto un giovane molto umile, altruista, riservato e legato fortemente ai valori sia di musica, sia di vita. Formula essenziale, per i veri grandi artisti come loro. La sua inoltre, non è solo musica ma comunicazione e così facendo, contribuisce a lanciare sani messaggi alle vecchie e nuove generazioni e ad essere amato e apprezzato in tutte le sue forme. Avendo seguito attentamente le sue performance e l’approccio che ha con il suo pubblico, concordo pienamente che il suo nome “Marco Calone” è meritevolmente destinato a lasciare il segno indelebile, nella scena della musica neomelodica nel mondo. Chapeau. La Redazione TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia l'attenzione avuta dalle Icona Marco Calone e Nando De Marco, come l'eccellente ospitalitá e assistenza avuta da tutto lo staff della MTV Sound di Tony e Marcello Vocale. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Ucraina con la Kalush Orchestra vince l’Eurovision 2022

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. La sessantaseiesima edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 è stata vinta dall’Ucraina rappresentata dalla Kalush Orchestra, formata da Oleh Psiuk, Igor Didenchuk, MC CarpetMan e dai polistrumentisti Tymofii Muzychuk e Vitaliy Duzhyk. La canzone Stefania è un brano composta da un mix di versi rap con un ritornello folk e beat hip hop ed é dedicata alla mamma del cantante Oleh Psiuk. Il brano è diventato simbolo di tutta le mamme dell’Ucraina in guerra, perché si basa su vere esperienze di vita. È stato il televoto del pubblico da casa che ha definito la vincita e a dare il maggior numero di punti sono stati la Polonia, la Moldavia e la Romania, i tre Paesi confinanti con l’Ucraina, portandola in finale. La stragrande maggioranza sostiene che ha vinto la “solidarietà”. Il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non tarda comunque ad arrivare “il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa”. Al secondo posto si piazza il Regno Unito e al terzo la Spagna. Nulla, di fatto, per l’Italia che scivola al sesto posto. Il colossale show musicale, che grazie alla vittoria dei Måneskin quest’anno si è tenuta in Italia al Pala Olimpico di Torino, è stato condotto dalla cantante romagnola Laura Pausini affiancata da altrettanti due bravissimi e simpaticissimi conduttori Mika e Alessandro Cattelan. Il Turquoise Carpet di apertura, è stato moderato dalla conduttrice radiotelevisiva e attrice Carolina Di Domenico in coppia con l’attore comico, showman e conduttore radiotelevisivo Gabriele Corsi e alternati con il conduttore televisivo Mario Acampa in coppia con la conduttrice televisiva e attrice Laura Carusino. Il commento italiano fatto in diretta su Rai Uno, è stato eseguito dallo stesso Gabriele Corsi assieme a un personaggi per eccellenza, la Star Cristiano Malgioglio cantautore, paroliere e autore di innumerevoli testi di successo internazionale. Quarantuno i Paesi che hanno dato vita all’epocale kermesse. Nella prima semifinale tenutasi martedì 10 maggio e dove genio e creatività italiana è stato il tema principale, hanno superato il turno la Svizzera, l’Armenia, l’Islanda, la Lituania, il Portogallo, la Norvegia, la Grecia, l’Ucraina, la Moldavia e i Paesi Bassi; mentre nella seconda semifinale tenutasi il 12 maggio, è stata la volta di passare il turno il Belgio, la Repubblica Ceca, l’Azerbaigian, la Polonia, la Finlandia, l’Estonia, l’Australia, la Svezia, la Romania e la Serbia. Sono stati loro che in aggiunta ai cinque Paesi entrati direttamente in finale quale la Francia, la Germania, l’Italia, la Spagna e il Regno Unito, hanno dato vita alla spettacolare Finalissima del 14 maggio e terminata con la vincita dell’Ucraina, il Paese che di diritto e maggior punteggio, ha conquistato il novero di organizzare l’edizione Eurovision Song Contest 2023. Eccellente è stato il clima tra l’organizzazione, i nostri colleghi, lo staff, le delegazioni e i cantanti. Sinergia, cordialità, collaborazione, assistenza e tanta voglia di divertimento con le canzoni, con la musica e scambio d’idee e opinioni a 360 gradi. Rigorosamente tutto in lingua inglese, anche in conferenza stampa, giunto il nostro turno di domande abbiamo chiesto a Emma Muscat: Il ritorno alla musica dopo la lunga pandemia è simbolo di rinascita, Emma Muscat ti chiedo il tuo desiderio più grande dopo quello ottenuto all’Eurovision Song Contest e non per ultimo di fare un saluto ai nostri connazionali in Germania che sono in tanti che aspettano un tuo Tour. Naturalmente mando un saluto ai connazionali italiani e un ciao a tutti i miei fan in Germania. Il mio secondo album uscirà adesso e naturalmente ne pubblicherò altri, mentre il mio più grande desiderio è quello di partecipare un giorno al Festival di Sanremo. Ad Achille Lauro abbiamo chiesto invece: Ciao Achille Lauro, le tue performance sono “quadri d’autore” di finezza rara. Considerando però le critiche che ogni volta ti piovono addosso, ti chiedo se potresti, a chi “tireresti una PIETRA” e a chi invece “diresti GRAZIE” Mah, in generale io credo che faccia parte di quello che facciamo, esporsi e quindi di conseguenza avere o comunque diciamo l’essere. Noi mettiamo in piazza le nostre cose, mostriamo le nostre cose e quindi è giusto che ci siano delle persone che ti seguono e persone a cui non piace quello che fai. Le serate sono state ricche di musica, colpi di scena e contornati da grandi messaggi di pace. Travolgenti e divertenti sono state le conduzioni dell’inedito trio Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan sin dalle prove generali e dove trasparente è stata l’ottima sinergia tra loro, ognuno con i suoi spazi e le sue peculiarità. Emozionante è stato l’omaggio fatto a Pavarotti con “Nessun Dorma” contornata dai ballerini e da giochi di luci e fiamme. Il cantante Diodato che con Fai Rumore, si riprende quello che la pandemia gli aveva ingiustamente tolto nel 2020. Dardust con Benny Benassi e Sophie and The Giants che con l'omaggio alla dance italiana che ha fatto il giro del mondo, trasforma il Pala Isozaki in una discoteca. Gigliola Cinquetti che dopo quasi sessant’anni dalla sua vittoria, prima vincitrice italiana di questa competizione, è tornata ad incantare con Non ho l’età. Il Volo con “Grande Amore” stravolto da un testo in inglese e una base musicale più rockeggiante, hanno comunque mandato in delirio tutti nonostante causa covid Gianluca Ginoble, risultato positivo, è stato costretto a cantare in collegamento da casa sua. I Maneskin hanno presentato in anteprima mondiale il nuovo singolo Supermodel. Celebrata anche la carriera di Laura Pausini che ha eseguito un medley dei suoi più grandi successi e intonato anche il suo ultimo singolo. Toccante è stata il tributo all’inimitabile Star Raffaella Carrà con Fiesta, fatto da Laura Pausini. Del resto, la conduttrice stessa non ha deluso le nostre attese, in conferenza lo aveva già anticipato “...l’Eurovision è un momento di tranquillità, un momento per far respirare le persone e specialmente i giovani ed è a tutti loro che lo dedico…” ha detto Laura Pausini “…il pensiero di avere 200 milioni di telespettatori mi porta a scappare, io sono una chiacchierona e la cosa più difficile sono i tempi da rispettare ma il tributo anche alla nostra Raffaella non deve mancare. Sono orgogliosa di essere qui con questi due miei compagni di viaggio. Noi siamo qui per far continuare questo viaggio della musica. La musica è pace. “Ci divertiamo…” dice Alessandro Cattelan, “… mi trovo in un gruppo molto bilanciato…” mentre in tema della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, aggiunge “…eventi come questi possono educare e pur non essendo politica, essa è di grande impatto e valore; l’Eurovision ha deciso di lanciare un importante messaggio di pace, è un modo per educare il pubblico ad amarsi e rispettarsi l’un l’altro". “Tutti sullo stesso palco esprimono con differenti lingue e culture il concetto di universalità…” pone l’accento Mika “…siamo qui per dire qualcosa di semplice mano nella mano, PACE, un messaggio di unità, affinché non si fermi mai e la musica è il simbolo più grande e migliore per la pace“. Le prove ufficiali, degli artisti di tutti i Paesi in gara, hanno avuto largo modo di perfezionare la messa in scena delle proprie performance, su uno dei palcoscenici più innovativi che si siano mai apprezzati all’Eurovision Song Contest. Un “sole cinetico”, progettato dalla designer Francesca Montinaro, con i suoi sei archi concentrici e mobili hanno dato vita a dinamiche teatrali e spettacolari giochi di luce, intrecciati tra elementi che hanno richiamato i giardini all’italiana. Sospeso tra realtà e illusione, la vegetazione si è mescolata tra giochi di luci e ha accolto l’intero team e le Star di tutti i Paesi in gara in una dimensione ludica e architettonica.Tra le affascinanti sorprese mozzafiato, non sono mancate le tradizionali retoriche polemiche e critiche a mio avviso poche costruttive, qualche mal funzionamento tecnico, disaccordi, perfino minacce lanciate su social e rivolte all’organizzazione torinese e non solo (per fatti incresciosi che “sembrano” siano accaduti durante il Turquoise Carpet e comunque sotto il vaglio degli inquirenti), malintesi che hanno agitato alcune delegazioni in gara e insomma, chi ne ha più ne metta, per contorno all’imponente kermesse che ogni anno catalizza l’attenzione di mezzo mondo e una platea di 200 milioni di telespettatori, per poi alla fine dissolversi a “tarallucci e vino”. Con le prove generali della seconda semifinale c’è stato il tempo anche per una conferenza stampa congiunta della Rai e di EBU, dove hanno incontrato i mass media all’indomani del notevole esordio ottenuto nell’evento televisivo. Le tre serate, tenutesi al PalaOlimpico di Torino il 10, 12 e 14 maggio 2022, sono state trasmesse in prima serata su Rai Uno, Rai Radio 2 e in streaming su RaiPlay. La prima semifinale dell’Eurovision Song Contest su Rai Uno ha avuto ascolti record, il 27% di share, più di 5 milioni e mezzo di telespettatori, la seconda semifinale 5 milioni e 538 mila, con uno share del 27,7, la Finale ben 6 milioni 590mila telespettatori con uno share del 41,9%. Onorati di avere fatto parte ufficialmente della 66esima edizione di Eurovision Song Contest 2022, TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia il grande supporto avuto dall’intero staff, la squisita ospitalità e assistenza avuta sul posto al Turquoise Carpet, i mezzi a disposizione che ci hanno condotto al party di ben venuto nella splendida Città torinese e negli spazi riservati e permessi a noi mass media, per seguire le prove generali tenute nel PalaOlimpico, la SDA Sanremo Eventi etichetta indipendente, ma non per ultimo la EBU e RAI per la fiducia posta nei nostri riguardi, nell’averci dato il novero di raccontare e rendere partecipe i nostri connazionali italiani residenti in Germania a questo epocale evento musicale. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.de - Tutti diritti riservati.

  • Emma Muscat con I am what I am a Eurovision 2022

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il colossale show musicale, che grazie alla vittoria dei Måneskin quest’anno si è tenuta in Italia al Pala Olimpico di Torino, è stato condotto dalla cantante romagnola Laura Pausini affiancata da altrettanti due bravissimi e simpaticissimi conduttori Mika e Alessandro Cattelan. Il Turquoise Carpet di apertura, è stato moderato dalla conduttrice radiotelevisiva e attrice Carolina Di Domenico in coppia con l’attore comico, showman e conduttore radiotelevisivo Gabriele Corsi e alternati con il conduttore televisivo Mario Acampa in coppia con la conduttrice televisiva e attrice Laura Carusino. Il commento italiano fatto in diretta su Rai Uno, è stato eseguito dallo stesso Gabriele Corsi assieme a un personaggi per eccellenza, la Star Cristiano Malgioglio cantautore, paroliere e autore di innumerevoli testi di successo internazionale. Quarantuno i Paesi che hanno dato vita all’epocale kermesse. La 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 è stata vinta dall’Ucraina rappresentata dalla Kalush Orchestra, formata da Oleh Psiuk, Igor Didenchuk, MC CarpetMan e dai polistrumentisti Tymofii Muzychuk e Vitaliy Duzhyk. La canzone Stefania è un brano composta da un mix di versi rap con un ritornello folk e beat hip hop ed é dedicata alla mamma del cantante Oleh Psiuk. Il brano è diventato simbolo di tutta le mamme dell’Ucraina in guerra, perché si basa su vere esperienze di vita. La stragrande maggioranza sostiene che ha vinto la “solidarietà”. Il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non tarda comunque ad arrivare “il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa”. Al secondo posto si piazza il Regno Unito e al terzo la Spagna. Nulla, di fatto, per l’Italia che scivola al sesto posto. Eccellente è stato il clima tra l’organizzazione, i nostri colleghi, lo staff, le delegazioni e i cantanti. Sinergia, cordialità, collaborazione, assistenza e tanta voglia di divertimento con le canzoni, con la musica e scambio d’idee e opinioni a 360 gradi. Rigorosamente tutto in lingua inglese, anche in conferenza stampa è giunto il nostro turno di domande e in rappresentanza di Malta incontriamo la cantante Emma Muscat, diventata famosa grazie al talent show Amici il format italiano ideato e condotto dall'icona della tv Maria De Filippi. Il ritorno alla musica dopo la lunga pandemia è simbolo di rinascita, Emma Muscat ti chiedo il tuo desiderio più grande, dopo quello ottenuto all’Eurovision Song Contest e non per ultimo di fare un saluto ai nostri connazionali in Germania che sono in tanti che aspettano un tuo Tour. Naturalmente mando un saluto ai connazionali italiani e un ciao a tutti i miei fan in Germania. Il mio secondo album uscirà adesso e naturalmente ne pubblicherò altri, mentre il mio più grande desiderio è quello di partecipare un giorno al Festival di Sanremo. Con le prove generali della seconda semifinale c’è stato il tempo anche per una conferenza stampa congiunta della Rai e di EBU, dove hanno incontrato i mass media all’indomani del notevole esordio ottenuto nell’evento televisivo. Le tre serate, tenutesi al PalaOlimpico di Torino il 10, 12 e 14 maggio 2022, sono state trasmesse in prima serata su Rai Uno, Rai Radio 2 e in streaming su RaiPlay. La prima semifinale dell’Eurovision Song Contest su Rai Uno ha avuto ascolti record, il 27% di share, più di 5 milioni e mezzo di telespettatori, la seconda semifinale 5 milioni e 538 mila, con uno share del 27,7, la Finale ben 6 milioni 590mila telespettatori con uno share del 41,9%. Onorati di avere fatto parte ufficialmente della sessantaseiesima edizione di Eurovision Song Contest 2022, TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia il grande supporto avuto dall’intero staff, la squisita ospitalità e assistenza avuta sul posto al Turquoise Carpet, i mezzi a disposizione che ci hanno condotto al party di ben venuto nella splendida Città torinese e negli spazi riservati e permessi a noi mass media, per seguire le prove generali tenute nel PalaOlimpico, la SDA Sanremo Eventi etichetta indipendente, ma non per ultimo la EBU e RAI per la fiducia posta nei nostri riguardi, nell’averci dato il novero di raccontare e rendere partecipe i nostri connazionali italiani residenti in Germania a questo epocale evento musicale. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.de - Tutti diritti riservati.

  • Achille Lauro con Stripper a Eurovision 2022

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il colossale show musicale, che grazie alla vittoria dei Måneskin quest’anno si è tenuta in Italia al Pala Olimpico di Torino, è stato condotto dalla cantante romagnola Laura Pausini, affiancata da altrettanti due bravissimi e simpaticissimi conduttori Mika e Alessandro Cattelan. Il Turquoise Carpet di apertura, è stato moderato dalla conduttrice radiotelevisiva e attrice Carolina Di Domenico in coppia con l’attore comico, showman e conduttore radiotelevisivo Gabriele Corsi e alternati con il conduttore televisivo Mario Acampa in coppia con la conduttrice televisiva e attrice Laura Carusino. Il commento italiano fatto in diretta su Rai Uno, è stato eseguito dallo stesso Gabriele Corsi assieme a un personaggi per eccellenza, la Star Cristiano Malgioglio cantautore, paroliere e autore di innumerevoli testi di successo internazionale. Quarantuno i Paesi che hanno dato vita all’epocale kermesse. La 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest 2022 è stata vinta dall’Ucraina rappresentata dalla Kalush Orchestra, formata da Oleh Psiuk, Igor Didenchuk, MC CarpetMan e dai polistrumentisti Tymofii Muzychuk e Vitaliy Duzhyk. La canzone Stefania è un brano composta da un mix di versi rap con un ritornello folk e beat hip hop ed é dedicata alla mamma del cantante Oleh Psiuk. Il brano è diventato simbolo di tutta le mamme dell’Ucraina in guerra, perché si basa su vere esperienze di vita. La stragrande maggioranza sostiene che ha vinto la “solidarietà”. Il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non tarda comunque ad arrivare “il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa”. Al secondo posto si piazza il Regno Unito e al terzo la Spagna. Nulla, di fatto, per l’Italia che scivola al sesto posto. Nonostante l’eliminazione del cantante Achille Lauro che si é classificato al quattordicesimo posto, Federico Pedini Amati, segretario di Stato al Turismo della Repubblica di San Marino, ha annunciato ufficialmente che sarà ancora “Una voce per San Marino” la selezione nazionale per l’Eurovision 2023 di San Marino RTV. Eccellente è stato il clima tra l’organizzazione, i nostri colleghi, lo staff, le delegazioni e i cantanti. Sinergia, cordialità, collaborazione, assistenza e tanta voglia di divertimento con le canzoni, con la musica e scambio d’idee e opinioni a 360 gradi. Rigorosamente tutto in lingua inglese, anche in conferenza stampa è giunto il nostro turno di domande. Ciao Achille Lauro, é un piacere rincontrarti quí oggi, dopo il Festival di Sanremo 2019 con Rolls Royce. Le tue performance sono “quadri d’autore” di finezza rara. Considerando però le critiche che ogni volta ti piovono addosso, ti chiedo se potresti, a chi “tireresti una PIETRA” e a chi invece “diresti GRAZIE”? Ah, in generale io credo che faccia parte di quello che facciamo, esporsi e quindi di conseguenza avere o comunque diciamo l’essere. Noi mettiamo in piazza le nostre cose, mostriamo le nostre cose e quindi è giusto che ci siano delle persone che ti seguono e persone a cui non piace quello che fai. Con le prove generali della seconda semifinale, c’è stato il tempo anche per una conferenza stampa congiunta della Rai e di EBU, dove hanno incontrato i mass media all’ indomani del notevole esordio ottenuto nell’evento televisivo. Le tre serate, tenutesi al PalaOlimpico di Torino il 10, 12 e 14 maggio 2022, sono state trasmesse in prima serata su Rai Uno, Rai Radio 2 e in streaming su RaiPlay. La prima semifinale dell’Eurovision Song Contest su Rai Uno ha avuto ascolti record, il 27% di share, più di 5 milioni e mezzo di telespettatori, la seconda semifinale 5 milioni e 538 mila, con uno share del 27,7, la Finale ben 6 milioni 590mila telespettatori con uno share del 41,9%. Onorati di avere fatto parte ufficialmente della sessantaseiesima edizione di Eurovision Song Contest 2022, TeleVideoItalia Angela Saieva ringrazia il grande supporto avuto dall’intero staff, la squisita ospitalità e assistenza avuta sul posto al Turquoise Carpet, i mezzi a disposizione che ci hanno condotto al party di ben venuto nella splendida Città torinese e negli spazi riservati e permessi a noi mass media, per seguire le prove generali tenute nel PalaOlimpico, la SDA Sanremo Eventi etichetta indipendente, ma non per ultimo la EBU e RAI per la fiducia posta nei nostri riguardi, nell’averci dato il novero di raccontare e rendere partecipe i nostri connazionali italiani residenti in Germania a questo epocale evento musicale. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.de - Tutti diritti riservati.

  • intervista a Fegiz a Sanremo 2023 tra impressioni e progetti letterari

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il Festival di Sanremo, specie in questi ultimi decenni è un evento che coinvolge a 360° il mondo intero. Non a caso abbiamo scelto di parlarne con un personaggio, colonna del giornalismo italiano, che segue da decenni come inviato, il Festival di Sanremo. Ogni anno che c’incontriamo al Festival, ci regala perle di saggezza sulla kermesse più importante d’Italia, tanto amata quanta chiacchierata tra pregi e difetti. Incontriamo, lo stimatissimo opinionista, critico musicale, saggista Mario Luzzatto Fegiz. Conoscendo le sue peculiarità, non potevamo pertanto esimerci dal chiedere il parere e la sua impressione sulla settantatreesima edizione del Festival di Sanremo, sui cantanti in gara, sulle canzoni e non per ultimo, sulla conduzione targato per il quarto anno consecutivo, Amadeus. Buon pomeriggio Fesgiz, partiamo subito dalle tue impressioni e saggi su questo Festival Buon pomeriggio Angela. Beh, Amadeus ha continuato la linea di Baglioni, su quasi tutto. Per esempio, ha fatto venire un complesso straniero e secondo me, la musica straniera non centra con Sanremo, ed è andato crescendo sempre di più. Sanremo musica, è ed è stato rappresentato per decenni da due organizzazioni: il Festival di Sanremo e il Festival Premio Tenco. Beh, quelli che erano un po a sinistra, progressisti, sperimentatori si ritrovavano nel Tengo, compreso i cantautori dove Puccini, De Gregori ecc., un’organizzazione, e il Premio Tengo nacque proprio nei complessi di colpa di quello che aveva inventato il Sanremo vero, che si chiamava Valli. Dopo il suicidio di Tenco o omicidio, non si sa bene, lui formò questo club. La cosa incredibile è, che nel corso di questi decenni, queste due entità che a poco a poco si sono trovate sempre più, per cui ormai non c’è più differenza tra: il cast di Sanremo che sarebbe la musica reazionaria e il Festival Tenco che si assomigliavano sempre di più. Ovviamente le risorse maggiori, le ha il Sanremo tradizionale e che è andato crescendo negli anni, ed è diventato un punto di ritrovo di tendenza del passato, perché si sfrutta, giustamente, una era storica e questa è una bellissima cosa. L’anno scorso vedere Giovanotti, Morandi e Amadeus, insomma, è stato una commozione generale. Come sempre ci sono le polemiche, come ad esempio è stato il problema dell’ospite ucraino, ospite un po’ scomodo, però devo dire, insomma: Sanremo è nato e risorto e va bene così! Amadeus ha fatto tanto per i giovani in questi ultimi anni, portandoli al Festival. Secondo te, c’è una buona scelta e probabilità di vincita? Mah, da una parte c’è molta sonorità espressiva. I giovani è facile che vincano quasi sempre, perché, sono quelli che hanno affrontato più difficoltà e più esami, rispetto a quelli, diciamo, storici e che non puoi rifiutare. Diciamo che si è sempre cercato, almeno si è “a parole”, di accontentare tutti e se accontenti tutti, è chiaro che fai scontenti tutti, quindi, una quota si cercava di mescolare ma li rigiri solo. Quest’operazione la francheggiò anche Pippo Baudo ma era troppo legato lui, a un certo tipo e modo di fare spettacolo, che è indubbiamente dignitoso ma non prendeva minimamente i giovani. Si pensava che la produzione della gara o l’abbondare dei giovani, avrebbe portato via l’ascolto perché la gente, secondo gli organizzatori, cerca il sangue e trova sempre dei talent show ed io, anche tu lo sai questo, odio i talent show perché dico: “mi hanno derubato, derubato del mio mestiere di critico, spalmandolo su tutti i tipi popolari, i televoti, ecc.,” adesso sono tutti cantanti, tutti ballerini e dico sempre nei mie spettacoli: “voi, voi con i vostri Like, avete messo fine al tutela della critica…, il mio!”. Cosa ne pensi sui giovani, chi ti è piaciuto e chi potrebbe andare avanti in futuro, il connubio con i grandi che hanno fatto la storia della musica italiana? Allora Angela, a me piace molto Madame delle nuove leve, mi piace i Måneskin anche se lì, avrei un’osservazione da fare: non esistono idee nuove, esiste quello che non ci ricorda più e questo, diciamo, i Måneskin sono bravissimi e io gli auguro ogni bene però, noi “vecchietti” io ad esempio, ho settantasei anni e avevo decadenti su David Bowie ecc., quindi io credo che sia stato fatto un bel lavoro sui giovani. C’è una nuova classe che sta salendo e che mi fa un po’ impressione: per anni io ho combattuto il chirignago sanremese, la canzone classica che non dice niente ma insomma… amore, cuore, pizza e besughi ecc.. Adesso è cambiato tutto, nel senso che arrivano proposte e incredibili, soluzioni sceniche incredibili, però c’è sempre una minoranza di chirignago, se hai sentito, nei provini che arrivano e tra i quali sono di chirignago. Io li chiamo i melodici 6.0 perché, riescono attaccandosi a melodie antiche a poterli e riescono a modernizzarli grazie a suoni di “tum tu tum, tutum” e… “la chitarra suona” fa il Giovanotti “tanto, tanto tanto…”. Io nel complesso mi sono divertito. Non credevo che la gente avrebbe retto una formula così mastodontica, vent’otto cantanti sono una quantitá enorme di gente. Io mi ricordo un impresario che ci ha lasciati da poco, Ballandi, che quando vedeva facili melodici diceva: ma tu sai che per lavargli i calzini, va via un chilo di cifra al giorno! Perché la Rai, ha messo in moto sta macchina formidabile e ha incassato cinquanta milioni di euro di pubblicità e ne ha spesi circa venticinque. A me piace Amadeus, anche se devo dire che qualche volta in conferenza stampa, provocato dai giornalisti, beh, gli è venuto un viso cattivo, perché la televisione fa malissimo, secondo me. Rischia di baudizzarsi. Io spero certamente di no, perché a me piace, è bravo, però, deve stare attento a non farsi prendere troppo la mano. Come hai visto questa introduzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avvenuta peraltro per la prima volta in assoluta nella storia del Festival, grazie ad Amadeus? Mah, secondo me, abbiamo un Presidente della Repubblica che fa onore all’Italia e riconfermato talaltro nel suo ruolo. Io l’ho trovato bellissima la partecipazione del Presidente Sergio Mattarella, anche perché per la prima volta l’ho visto sorridere, non riusciva a trattenersi. Tutti hanno dalla loro parte, una pagina bellissima dell’Italia e devo dire abbiamo il trionfo dello sport e abbiamo una gran voglia di ricominciare di riprenderci, c’è davvero tanta voglia. Naturalmente, il contesto mondiale non aiuta, però il contesto materiale e anche negli anni passati, sono stati ricordati. Io sono di Trieste (mia madre era di Lussinpiccolo) e io sono molto sensibile a questa accorazione storica che sono vittime economiche, fisiche ecc. di una guerra e una storia che non è stata raccontata fino in fondo e quindi…, anche della commemorazione delle toime, che erano queste cavità a casi che venivano buttati l’addentro ancora vivi, la gente non aveva fatto niente di male a niente e a nessuno…, e va be…, comunque.. . Ritornando al Festival, io dico la verità, se lo facessero un po’ più corto…, io Angela, vorrei fare un programma “Sanremo in sintesi” ma infondo, la sintesi, la gente se la fa, perché io vado su Rai Play e non ho bisogno di andare a sgomitare in conferenza stampa ma comodamente sul mio televisore, faccio tutto, insomma, ecco. Su certe cose, è proprio un bel momento, in questo Paese. Non lo so, io dico sempre: gli italiani si salveranno, l’Italia no! Ascolta Fegiz, un tuo giudizio sui monologhi, cosa ne pensi? I monologhi vanno bene, se uno li sa fare. Anche la Luciana Littizzetto, ormai, legge le letterine. Nessuno impara a memoria e quindi si fa quel che si può, o c’è il gobbo che scorre, perché parlare improvvisando come anch’io adesso che ogni tanto, dopo anni di radio, m’impappino perché abbiamo avuto una vita spericolata, ho passato la mia vita nei camerini e di sicuro, nei camerini, in genere, non si pregava il rosario. Come vedi questa era di conduzione, di conduttori e co-conduttori? Mah, io penso che la stessa persona che scrive lo show scelga le canzoni, sia giusto accentrare. Di fatti, a un certo punto si parlava di Amadeus con Carlo Conti come direttore artistico. Giustamente il mite Amadeus ha voluto accentrare, ha una squadra fortissima e poi devo dire del lavoro ai fianchi, il lavoro di Fiorello è stato magnifico, è stato meraviglioso e lo dico non perché lui mi ha ringraziato, per il Dopofestival del passato con Toto Cutugno, per chi se lo ricorda. Veramente, quest’aiuto da Roma con "Viva Rai2 Viva Sanremo" è stato una cosa stupenda e la Radio sta per elasticità, devo dire che si è comportata come una Azienda moderna e le polemiche che si sono quasi tutte pretestuose, per finire sul giornale, perché tutti vogliono apparire in questi argomenti, siamo tutti eroi. Ripeto, io non sono mai riuscito ad arrivare alla fine della trasmissione, perché mi addormentavo prima. Ma del resto Fegiz, è solo cinque giorni l’anno e possiamo goderceli a pieno, questi giorni di Festival, o no? Ma si, ma si, naturalmente. Sai Angela, il problema è questa, la sorpresa. Sai cos’è stato, hanno demolito la gara del tutto e anche le declassificano e questo di solito, in passato, queste scelte portavano a diminuire l’audience, la platea. Invece sono riusciti a infilare un sacco di giovani sconosciuti, senza avere bisogno del telescopio, anzi, sono riusciti finalmente ad agganciare i giovani, quello che non si aveva da tempo. Non dimentichiamo poi il panorama della televisione che è molto cambiato negli ultimi quarant’anni. Io mi ricordo che, quando io sono andato a Sanremo, scrivevo un pezzo e poi non tanto lungo e poi con il mio collega Zampa e altri, andavamo al cinema, altro che radio, web, radio tv ecc. L’altro lavoro poi era, il tenerti occupato con il telefono ottenere i risultati, a quei tempi a gettoni peraltro. Io ho visto insomma al massimo un inviato, poi due, poi tre e poi con il tempo la televisione ha preso sempre piú potere, su questa manifestazione. Tant'è vero che, noi musicanti, siamo stati abbastanza emarginati, rispetto a chi si occupa di tv, perché, più che una gara canora, era uno spettacolo televisivo, sempre di più. Adesso, sono riusciti a infilarci dentro i web, i social, infilarci dentro i giovani e insomma…, vediamo come va. È vero Fegiz, noi ci incontriamo ogni anno in sala stampa con te, ed era impensabile oggi parlare serenamente insieme, senza essere disturbati. La tecnologia fa molto, se si sfrutta in un modo intelligente e in positivo. Ascolta, Pippo Baudo ha presentato tredici volte il Festival di Sanremo, tu lo vedi altrettante volte in Amadeus? Eh beh, se non si trova una soluzione migliore, no. Il problema è questo che, qualcuno ha detto: ma questa è una concessione del Comune e quindi, va fatto un bando. Certo, Angela come dici tu, parlo del Festival. Io spero che vada avanti così perché comunque, Amadeus, è una persona veramente civile e veramente a me piace. Così come questa alleanza, lui, Fiorello, anche Fedez. Vedere inoltre questa nave da crociera enorme, ancorata davanti al porto, con quelle luci meravigliose nella notte, ho detto: questa nave ispira nuove magiche e splendide parodie, destinate a rimanere incise nel mio libro, per omaggiare e ringraziare tutti miei lettori. La Rai si è dimostrata molto pronta a rischiare, certo che il monologo della notte mi ha lasciato perplesso, di questo “strano cabarettista” che sputa, bestemmia però…, c’è, ed esiste anche questo. Esiste un underground, esiste della gente che nasce inxxxxata…, non so se si può dire, nella vostra trasmissione, ma vabbè … ormai, l’ho detta. Beh, detto da te Fegiz, quest’espressione “colorita” la ritengo più un saggio e comunque do libertà di parola ed espressione, purché ognuno si assume le proprie responsabilità. Nel ringraziarti per essere stato anche in questa edizione con noi, termino nel chiederti di illustrarci i tuoi nuovi progetti Fegiz. Grazie. Si Angela, tra un mese esce il mio nuovo libro e s’intitola “Parole d’Artista”. Ci sono le migliori registrazioni della mia carriera, tramite centinaia di bobine, che ho trasferito su File, perché voi sapete che la lavagna magnetica, prima o poi si consuma nell’arco dei trent’anni e ho costruito un libro un po’ strano nel senso che: nelle parole di un artista e insomma, l’intervista con gli artisti, ma se prendi il telefonino e clicchi sull’icona che c’è vicino al racconto, senti la voce dell’artista dal libro e questo è solo una chicca ma c’è dentro Paolo Conte, Ligabue, Vasco, Lucio Dalla e tanti altri ancora. Insomma, queste sono le novità ed è una cosa bellissima. È un progetto che ci sto lavorando da quasi un anno e spero che sia capita. Grazie Angela per il tempo che mi hai dedicato. Permettimi di salutare tutti i tuoi telespettatori e lettori di TeleVideoItalia.net e del Corriere d’Italia per cui scrivi. É sempre un piacere incontrarvi e aderire ai tuoi inviti. Mi auguro di realizzare un mio spettacolo anche da voi in Germania e abbracciare di persona gli italiani del posto. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • intervista a I Cugini di Campagna al Sanremo 2023

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Standing ovation per i giganti della musica italiana che tornano in gara, portando in delirio il pubblico, I Cugini di Campagna, il gruppo composto da Nick Luciani, Tiziano Leonardi e i fratelli gemelli Silvano e Ivano Michetti, quest’ultimo fondatore storico dei I Cugini di Campagna nel 1970. Rivoluzionarono il proprio stile, eseguendo canzoni in falsetto. “Lettera 22” è il titolo del brano presentato al Festival di Sanremo 2023, scritto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, il duo che forma il gruppo La Rappresentante di Lista. Incontriamo il gruppo storico per antonomasia, fiore all’occhiello dei nostri connazionali italiani nel mondo, I Cugini di Campagna, che con grande umiltà ci hanno omaggiato della loro presenza. Grazie Angela, intanto un saluto particolare a tutti gli italiani emigrati, siamo lì con voi, metaforicamente e so che avete apprezzato la nostra performance, soprattutto poi, per un gruppo anni settanta come il nostro. Ne abbiamo fatto di belle su questi palcoscenici però, un palco così importante come Sanremo ci mancava, per questa è un’esperienza molto ma molto importante, molto bella e che non dimenticheremo soprattutto…” ci dice Nick Luciani dei Cugini di Campagna “…ho visto anche il riscontro del pubblico, è stiamo anche molto apprezzando questa nostra esibizione, questo nostro momento particolare. Cinquant’anni di storia artistica e abbiamo dovuto aspettare così tanti anni per rivedervi al Festival, ci raccontate le impressioni e l’emozione che avete provato. Beh, l’emozione è stata tantissima. Noi abbiamo fatto molte cose in passato, però, quella del Sanremo ci mancava. I primi Sanremi ci avevano invitato però, all’epoca, andava in differita. C’era solo una puntata e trasmettevano su Rai2 e non avevamo accettato spesso di andare e poi, negli anni '70, i Cugini di Campagna andavano molto bene e non serviva fare Sanremo, come noi molti altri personaggi. Poi, negli anni '80, ci abbiamo riprovato a chiedere, magari di partecipare, però pare che si sono "rifatti" per questa cosa che, noi, avevamo rifiutato inizialmente e non ci presero. In seguito però, nel '97, noi facemmo la trasmissione con Fabio Fazio e Claudio Baglioni, che talaltro loro nel ’98 e ’99 presentarono il Festival di Sanremo. Noi ci presentammo allora, con una canzone scritta da Giovanni Paolo II, "il Papa" e musicammo una poesia presa da un libro di Karol Wojtyla. Era la nostra terra e volevamo partecipare con questa canzone, scritta dal Papa. Non fu accettata però al momento, perché il Papa "non era cittadino italiano". Ci inventarono questa scusa, che poi, non ci è andata giù e da lì saltò questo progetto che poi, talaltro, era azzeccato, perché noi avevamo fatto appena la trasmissione con Fabio Fazio e presentavano il Festival per due anni e successivamente, non ci si aspettava più di andare, ecco. Com’è arrivata la fatidica chiamata al Festival? Il grande Amadeus ha avuto questa straordinaria idea, soprattutto perché noi siamo stati, a settembre, all’Arena. C’è stato proprio un impatto, vedere questo pubblico di cinquanta mila persone e noi abbiamo fatto “Anima mia”. C’è stato davvero un bell’impatto e sicuramente lui, è rimasto un po’ stupito da questa cosa che, nonostante ciò, abbiamo preso un pubblico completo come ragazzi, nostalgici e tutti cantavano “Anima mia”. Noi, salutandolo, lui se ne é uscito dicendo “ci vediamo presto” e quel “noi ci vediamo presto” ne abbiamo parlato e sicuramente aveva già in mente qualcosa e successivamente, ecco, ci ha contattati e ci ha voluti a Sanremo, diciamo però, cantando un brano della Rappresentante di Lista, che è un gruppo emergente e che comunque sta andando molto bene, questo connubio “anni settanta” con questi ragazzi e devo dire che ha azzeccato molto la cosa. A noi, ha fatto molto piacere e siamo felicissimi di avere partecipato a questo grande evento. Ascolta Nick, se vi dico Paolo Vallesi? Eeeh, “Paolo Vallesi” Angela, è un grande amico e anche in quest’accoppiata delle cover che c’è stato, con questo ricordo del "La Forza della Vita", che talaltro fa trent’anni e noi con “Anima mia” che ne facciamo cinquanta. È abbinata bene anche ai colossi dei due brani abbastanza riportati e ci ha fatto molto piacere cantarla insieme a Paolo, anche perché, ci siamo trovati subito in sintonia anche come voce. Sono esperienze anche queste e sicuramente avrà apprezzato, questa nostra performance. Abbiamo assistito alla consegna del Premio alla Carriera, per i settant’anni, a un mostro sacro della musica italiana di livello internazionale, come Peppino di Capri, ma nemmeno i vostri cinquant’anni di carriera sono indifferenti. Vi aspettereste questo Premio anche voi? Mah, sicuramente sì, perché diciamo che "Anima Mia" è un brano che comunque, ancora oggi, sembra come se fosse scritto ieri e diciamo che, è un brano che non stanca mai. Io lo vedo anche nelle nostre esibizioni e ha preso tantissime generazioni, perciò meriterebbe un Premio alla Carriera sicuramente. Lo aspettiamo e... noi siamo qui. Sicuramente ci sarà qualche sorpresa…, Ferma restando nelle sorprese e visto che solo in Germania vivono un qualcosa come piú di ottocentomila italiani, che programmi futuri bollono in pentola? Di recente abbiamo chiuso dei concerti e sicuramente si andrà adesso in Australia, in America. Abbiamo tante date e anche diversi passaggi e ospitate televisive perché adesso, l’impatto con Sanremo, è stato molto positivo. Hanno apprezzato molto, è stanno cantando molto questo brano. Sto vedendo che questi ragazzi, molte persone e comunque, proprio la famiglia in generale, ha apprezzato molto questo brano e ci fa molto piacere questo. Siamo felicissimi. L’impatto con Amadeus, come persona umana, come conduttore e come famiglia, artisticamente inteso, com’è stato e come vi siete trovati con lui? Mah, devo dire che Amadeus, ha saputo sempre gestire per quanto riguarda anche i Festival precedenti. Ha sempre saputo vedere avanti, più di tanti altri, magari che l’hanno presentato. Ha cercato sempre di accoppiare questi personaggi, sia storici, sia anche moderni e devo dire che ci prende molto. Poi, è molto disponibile, è sempre una persona simpatica e…, ci ha sempre creduto, in parte. Ecco, diciamo che ha trovato il momento giusto e questa volta c’è toccato anche a noi. Nick, so che è una domanda bizzarra, ma sapresti farmi un’autobiografia dei componenti de I Cugini di Campagna e sapere ad esempio chi è il brontolo, il pignolo, il tenerone ecc.? Allora…, Silvano è il comico della situazione, diciamo, lui fa il contabile e che ci tiene tutte le contabilità, per quanto riguarda il gruppo però. Diciamo, è quello più comico, allegro, più ragazzone, ecco. Anche Tiziano è molto vivace, perché è più giovane è più ancora un ragazzone, diciamo nell’ambito generale. Anche se però, come pianista, sul pianoforte è in gamba. Ivano è il capo, quello che organizza, anche se poi è supportato anche da noi in certe cose perché, in molte cose non riesce a distaccarsi…, soprattutto adesso, con l’età…, no scherzo! Poi c’è il cantante, io, sono molto tranquillo, molto paziente. Io sono quello un po’ più…stabile, meno vivace, però tranquillo sicuramente. Ho avuto il novero, di avere nella mia emittente TeleVideoItalia.net, un numero non indifferente di colossal della musica italiana come voi e anche se può sembrare retorica, domando anche a voi: in cinquant’anni di canzoni, quale mettereste al primo posto, quale invece è quella del cuore e quella che pensavate che fosse stato, forse, meglio non farla? Sì, qualcuna magari c’è stata però, diciamo, la maggior parte sono tutte canzoni melodiche, d’amore. “Anima mia” ha strutturato e di fatti la lascio all’ottimo posto. Ce ne sono però tante altre come, a me ad esempio, piaceva molto anche “Innamorata”, “È lei” e l’avrei paragonata anche a “Anima mia”. “Anima mia” come è stato inciso, è rimasto impresso, come sta rimanendo impresso questa “Lettera 22” non lasciarmi solo, non lasciarmi qui. È un tormentone e sto vedendo che sta prendendo molto. Diciamo, potrebbe essere anche la… nuova “Anima mia” del 2023. Altre no, tutte un po’ sulla stessa linea, devo dire. La canzone del domani, secondo I Gugini di Campagna, qual’è? Mah…Angela, la canzone del domani…, non è detto, perché, molti che ci seguono hanno apprezzato, diciamo, questa novità e che talaltro sta comunque andando molto bene, per i giovani. Peró c’è pure il nostalgico che non bisogna trascurare e continueremo a fare sia brani in questo modo, come quello di Sanremo 2023 ma magari non dimenticandoci di quelli che sono i nostri classici e il melodico, che è la punta in eterno, certo. Accontenteremo però, tutte e due le fasce di età, ecco. Grazie Angela, per lo spazio che ci hai dedicato, noi ci rivedremo presto, ma intanto colgo l’occasione attraverso te, di fare “un saluto particolare da Nick Luciani de I Cugini di Campagna, a tutti i telespettatori e i lettori di TeleVideoItalia.net e del Corriere d’Italia per cui scrivi”. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Marco Serra dalla Germania a Casa Sanremo

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Si sono spenti i riflettori della settantatreesima edizione del Festival di Sanremo ma chi non si è potuto accaparrare il biglietto di entrata al Teatro Ariston, grazie al Presidente del CG Eventi Vincenzo Russolillo, Patron di Casa Sanremo, non ha certo sentito la mancanza. Nell’imponente struttura di fatti, si è tenuta anche una serie di progetti musicali collaterali al Festival. Abbiamo incontrato e conosciuto l’esperienza del connazionale Marco Serra, che di professione fa davvero il cantante e per l’occasione, ha presentare un inedito a Livebox. Partiamo subito da chi è Marco Serra, per quei pochi che non ti dovessero conoscere ancora! Sono un cantante e cantautore, poiché scrivo anche miei brani. Sono dalla Sardegna. Mi sono trasferito in Germania e vivo qui, da ventuno anni. Sono una persona semplice, ho una bellissima famiglia e una grande passione per la musica. Restando in ambito festivaliero, tu sei stato selezionato tra i tanti, per esibirti a Livebox di Casa Sanremo. Ci parli di questa esperienza? Sì, devo dire che io sono stato per la prima volta a Sanremo nel ’96 e sempre con un brano inedito. La situazione però che ho trovato questa volta, mi ha sorpreso tantissimo. Perché la macchina Sanremo, è diventata una cosa veramente enorme. Ho avuto modo di appurarlo con i miei occhi, di vivere la settimana del Festival personalmente e pertanto essere nella città di Sanremo. Vivere e respirare esclusivamente di musica, è stata un’esperienza bellissima. Mi ha sorpreso, a differenza di tanti anni fa’, che ogni angolo della città cera qualcuno che cantava, che esponeva la sua arte, aveva voglia di comunicare tramite la musica. Questo mi ha appassionato tantissimo e continuo a credere che, questa, sia la via giusta. Perché quello che faccio, è cercare di comunicare tramite la mia voce, emozioni ed emozionarmi allo stesso modo. Questa quindi, è stata un’esperienza veramente molto bella e che mi ha gratificato tantissimo. Chiaramente parliamo di una vetrina collaterale al Festival di Sanremo ma che è comunque esponenziale per professionisti come te, che tengono a perfezionare le proprie doti e far sì che, artisti, si accorgano per davvero delle tue qualità e non ti regalano solo un facile selfie. Sí, certamente. Ci tenevo a rilevare questo punto di vista e specificare che sono stato a Sanremo Livebox. È comunque un contesto che rientra nella macchina e nella settimana del Festival di Sanremo. Si cerca di avere contatti con personaggi nell’ambito musicale e questo, in parte, è avvenuto, anche se per certo non li trovi in strada. C’è tutto un circuito che ti consente di aumentare la tua conoscenza e farti provare emozioni che “di norma” non proveresti, giacché sei nella città della musica e del Festival più importante d’Italia. Dato l’età, il regolamento del Festival non ti consente di gareggiare ma essendo uno scrittore, tale vetrina collaterale, accentua almeno le probabilità di essere notato. Cosa ti porti quindi da questa esperienza sanremese? La mia esperienza era motivata soprattutto da tutto questo circuito di apprendimento e di conoscenza. Non si sa mai nella vita cosa può accadere. Come detto, essendo anche un cantautore, è chiaro che scrivo testi e suggerisco la composizione anche della mia musica. Lo faccio ormai da più di trentacinque anni e poiché non suono nessuno strumento, ho diverse collaborazioni in quest’ambito, con le quali mi piace costruire anche i miei progetti. Si aprono sempre nuove porte e collaborazioni, quindi, mai dire mai nella vita. La cosa più importante è, comunque, cercare sempre di credere che l’esperienza non finisce mai, come altrettanto, il modo di imparare. C’è sempre un qualcosa che ti deve aiutare a crescere, in quello in cui tu credi. Io credo nel mio lavoro, perché lo amo e perché lo curo con ogni parte del mio corpo. La parte più importante però, per me, è il cuore. Che riscontro hai avuto in quest’occasione e che tipo di musica generalmente fai? Tantissimo. Ho un vasto pubblico che mi segue dall’Italia, Svizzera, Francia e naturalmente qui in Germania dove vivo e tutti loro mi hanno inondato di messaggi e auguri sinceri, per la mia esibizione. Questo è molto gratificante. In pochi giorni, il brano inedito, ha superato le quattromila visualizzazioni. Per molti può sembrare un numero insignificante ma per me, quattromila persone che hanno seguito di proposito la mia esibizione, è un bel obbiettivo raggiunto. Faccio musica leggera italiana e internazionale. Semplicemente con il mio nome e cognome comunico con il mio pubblico, di persona e anche attraverso il mio sito e social, che ormai è quasi parte essenziale della mia professione. Dopo questo vissuto, è cambiato qualcosa in Marco Serra o si è fatto un’idea diversa? Assolutamente no. Rimango sempre la persona che sono, umile, sorridente in ogni punto della mia giornata, in video o foto. Io sorrido sempre alla mia giornata, che è la cosa più importante. Ho una famiglia che adoro e amo con tutto me stesso. Amo il mio lavoro, però rimango con i piedi per terra, perché non si finisce mai di imparare e sono sempre pronto a nuove collaborazioni e situazioni. Tornerai a Sanremo il prossimo anno e chi ti senti di ringraziare? Mai dire mai, come si dice, quella porticina socchiusa, magari si può aprire completamente, grazie anche a collaborazioni nuove che magari possono arrivare. Devo ringraziare la mia famiglia che…, scusate, mi emoziono ogni volta che la nomino, mi sostiene e m’incoraggia sempre, ad andare a vanti e a credere in quello che faccio e un po’ anche a me stesso. Resta un dato di fatto che la settimana del Festival di Sanremo attira un consistente e non indifferente numero di persone, turismo e imprenditori di qualsiasi genere. Sapere spiegare la propria professione e la vera ragione per cui si visita la città di Sanremo, senza alterarne i motivi, fa davvero la differenza! Marco Serra, è un noto professionista degli intrattenimenti musicali, gala ed eventi e di tale argomento, sapientemente, ci ha saputo parlare. Chapeau dunque, alla sua professione e alla sua grande modestia. Il servizio televisivo redatto in collaborazione con la SDA FotoVideo Production e visibile sui siti ufficiali di televideoitalia.net/intervistelive e corriereditalia.de Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

  • Maurizio Costanzo ci lascia un icona del giornalismo e del piccolo schermo

    © by TeleVideoItalia.de - Rotocalco italiano in Europa - Portale TV Stampa di Angela Saieva. Il mondo del giornalismo, della televisione ma soprattutto della gente comune, dice addio a Maurizio Costanzo, che ci ha lasciato poche ore fa. Aveva ottantaquattro anni ma è comunque un enorme lutto. L’icona della carta stampata, radio e tv, ha saputo entrare in punta di piedi e portare nelle case degli italiani cultura, simpatia e ineguagliabile gentilezza. Era sposato con un’altrettanta icona del piccolo schermo e grande donna, Maria De Filippi. La sua carriera da giornalista è incominciata molto giovane, appena diciotto anni, come cronista. Vittima nel ’93. con la sua consorte. di un attentato da parte della criminalità organizzata, per il suo impegno e la sua attività di denuncia, scampò miracolosamente all’esplosione di novanta chili di tritolo ma indelebile, andó avanti, senza lasciarsi intimidire. Inventore del talk sul piccolo schermo, il suo nome è legato a innumerevoli programmi di successo, tra i tanti il Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset, Buona Domenica, Bontà loro. Di un animo estremamente buono e gentile, é stato e resterà un esempio per tutti quelli che, come noi, credono per davvero nei valori di una buona, nitida, pulita e trasparente trasmissione, progetto, alla divulgazione mediatica e ai sani principi di fare notizia rivolta nel rispetto del pubblico. La nostra Redazione TeleVideoItalia.net si unisce al cordoglio della conduttrice Maria De Filippi e famiglia. R.I.P. Servizio televisivo e stampa, redatto dagli studi televisivi di TeleVideoItalia Angela Saieva in collaborazione con la SDA FotoVideo Production, Channel-TV TeleVideoItalia.de, Corriere d'Italia, AISE SINE - © by TeleVideoItalia.net - Tutti diritti riservati.

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